Trebisacce-13/09/2018:   MUSICA E MODA

                                             

  MUSICA E MODA

Si cade spesso nell’errore di considerare la Moda come qualcosa di troppo frivolo e superficiale piuttosto che una forma d’arte. Eppure non ha nulla a che invidiare alla altre discipline. In una collezione si miscelano colori, idee, sogni, proiezioni, emozioni, come un film, una musica o un quadro. Se vogliamo esagerare anche un abito da sera ha una sua architettura” ( Roberto Cavalli)

La musica è la più romantica di tutte le arti, si potrebbe quasi dire che essa sola è romantica, poiché solo l’infinito è il suo tema” (Ernst Theodor Amadeus Hoffmann)

Il Centro Storico di Trebisacce, “u paìs) trasmette ancora emozioni forti, ricordi, nostalgie e rimpianti; attraverso i suoi vicoli si respirano  i valori mai sopìti del rispetto, della educazione, del sorriso e questo permette a tutti noi di assaporare i profumi di questa trebisaccesità che, per fortuna, ancora si sentono quando si ascolta con la voce del cuore.

In questi giorni il “cuore” della nostra Trebisacce, “u paìs”, ha vissuto uno splendido pomeriggio ed in una magica atmosfera  ha sentito riecheggiare attraverso i suoi luoghi più suggestivi, la voce suadente e, nello stesso tempo, potentissima, del soprano Maria Addolorata Mondella e ha visto sfilare la stessa con degli splendidi abiti d’epoca realizzati dalla stilista Maria Antonia Bevilacqua.

Entrambe trebisaccesi doc, non hanno mai dimenticato le loro origini e hanno voluto omaggiare il loro luogo natìo con questo secondo evento, che ha visto il perfetto connubio tra la musica lirica e la moda, per la gioia delle orecchie e degli occhi, in quanto Maria Mondella ha sfilato per i vicoli del nostro Centro Storico indossando gli abiti di Maria Bevilacqua, nel mentre si esibiva in meravigliose interpretazioni del suo vasto repertorio.

La soavità della voce del nostro soprano, che ha cantato “Vissi d’arte” (Tosca), “ O mio babbino caro” ( Gianni Schicchi), “ Nessun dorma” ( Turandot) e “O sole mio” ha catturato l’attenzione di quanti hanno potuto apprezzare la sua bravura e, nello stesso tempo, ha permesso di restare estasiati dinanzi alle splendide realizzazioni di Maria Bevilacqua.

Il tutto da Piazza Acropoli al Museo di Arte Olearia, fino alla cappella di Sant’Antonio.

Questo straordinario momento ha visto la partecipazione di Tele Libera Cassano, con la presenza del Professor Bruno La Vecchia che, con grande professionalità, ha intervistato le nostre due bravissime artiste, le quali si sono dette felici di questi due eventi organizzati nel nostro Centro Storico e si sono ripromesse di realizzarne altri.

Un plauso a Franco Cosma, addetto alle riprese, ed a Federico De Marco, che ha provveduto ad un servizio fotografico di altro livello.

Momento di altissimo valore emotivo è stato quello vissuto all’interno del Museo “Ludovico Noia” dell’Arte Olearia e della Cultura Contadina, quando Maria Mondella, visibilmente emozionata, ha incantato e commosso i presenti con la sua voce.

Il Museo era l’ultimo frantoio tradizionale del luogo, trasformato qualche anno addietro in Museo, grazie all’impegno indefesso di Salvatore Noia e dei fratelli Ciccio e Renato.

Presenti il Professor Salvatore Noia, il Professore Piero De Vita, il Dottor Ludovico Noia, tutti estremamente disponibili nell’aprire le porte del Museo per permettere di poter godere di questo pomeriggio splendidamente vissuto tra musica e moda, creando un afflato assolutamente suadente, elegante e luminoso di valori etici e professionali.

Nel suggestivo scenario adiacente la Cappella di Sant’Antonio, abbiamo potuto vivere un altro bellissimo momento, quando le note di “O sole mio” hanno attirato tante persone che, in tal modo, hanno potuto applaudire Maria Mondella e Maria Bevilacqua, ringraziandole per aver voluto omaggiare il loro Centro Storico con questo incantevole evento.

Questa collaborazione tra le due artiste è nata quasi per caso, infatti entrambe avevano trascorso la loro fanciullezza proprio tra i vicoli del Centro Storico di Trebisacce, ma poi per il naturale corso della vita, le loro strade si erano separate, ma in occasione della Festa del Biondo si sono riviste e hanno deciso, parlando delle loro rispettive passioni, di iniziare questa collaborazione che, di certo, darà meravigliosi frutti futuri.

Maria Mondella non ha bisogno di presentazioni, infatti si è esibita nei maggiori teatri nazionali ed internazionali ed è reduce da un lungo periodo trascorso in Cina, dove ha catato nelle maggiori città del Paese di Mezzo, riscuotendo un grandissimo successo.

Maria Bevilacqua è un’affermata artista, che opera nel campo della moda, quella fatta di grande professionalità e passione; confeziona abiti d’epoca di notevole fattura che vanno dal Rinascimento al Barocco, dal Rococò al Vittoriano e che, comunque, si rifanno tutti alla nobiltà di un tempo.

Un pomeriggio veramente da incorniciare e che resterà indelebile nel cuore di quanti sono intervenuti che, siamo certi, avranno per sempre davanti agli occhi la bellezza degli abiti de “Le nobil dame” e nelle orecchie la voce bellissima di Maria Mondella.

Incontri come questo sono davvero straordinari, in quanto denotano come i nostri trebisaccesi veraci ci tengono alla valorizzazione del proprio paese, grazie a queste iniziative dettate dal cuore.

Per un pomeriggio i nostri vicoli hanno potuto assorbire suoni e colori e, se restavamo per qualche attimo in silenzio, forse avremmo potuto sentire i vecchi menestrelli di un tempo che, insieme alle nostre due bellissime a bravissime artiste, sfilavano, suonavano e cantavano facendo rivivere le emozioni vere e profonde di una volta, dando vita a quei vicoli che vivono di una luce propria mai spenta.

Arriva la sera tra i vicoli del paese, i lampioni si accendono, tramutando il tutto in suggestivi viottoli romantici e silenziosi che trasudano di ricordi.

Com’è difficile staccarsi dai luoghi. Per quanta attenzione facciamo, ci trattengono. E lasciamo pezzetti di noi stessi sui paletti delle staccionate, piccoli stracci e brandelli della nostra vita”(Katherine Mansfield)

Tante parole non sempre rendono interessanti i discorsi… a volte una sola parola racchiude un profondo significato: grazie.

RAFFAELE BURGO