Trebisacce- 26/03/2019 :   La 104enne Rosa Colotta non c’è più!

 

 

 

 

 

 

 

Trebisacce: 26/03/2019

 

La 104enne Rosa Colotta non c’è più!

 

Si sono svolti nel pomeriggio i funerali della Signora Rosa Colotta, vedova Larocca, deceduta ieri 25 marzo 2019. Era molto nota nella comunità per la sua cordialità e simpatia e anche nella comunità religiosa perché da fedele cristiana non perdeva occasione per recarsi in Chiesa, a piedi, per la settimanale comunione. La comunità ha partecipato commossa al rito funebre presso la Parrocchia “Madonna della Pietà”, nella marina. Il parroco celebrante Mons. Gaetano Santagada, coadiuvato dal Diacono don Sebastiano Indraccolo e dall’Accolito Eduardo Magnelli, ha inteso ricordare le virtù della centenaria, volata in cielo, rivolgendosi a tutti gli intervenuti e in particolare ai figli, Franco, Pino e Nino che avevano accanto le rispettive mogli, figli, nuore e parenti. Tanti gli amici d’infanzia di Franco intervenuti e tanti gli amici calciatori di Nino consegnato alla storia del calcio Trebisaccese come migliore Capitano di squadra e ancora diversi i giornalisti presenti a sostenere, in un momento di grande dolore, il collega Pino Larocca (direttore del mensile “Confronti”) a cominciare dal Presidente del Circolo della Stampa “Pollino-Sibaritide” Mario Alvaro di Castrovillari, Martino Zuccaro, Gazzetta del Sud, di Cassano All’Ionio, Vincenzo La Camera (direttore di Paese24) di Amendolara, Franco Lofrano (direttore del mensile “Eco Rocchese”) di Trebisacce, Franco Maurella e Andrea Mazzotta de: “il quotidiano del Sud” rispettivamente di Villapiana e Trebisacce, Agostino Cimbalo di Trebisacce, ecc. Presente ancora il sindaco Franco Mundo con al seguito diversi amministratori. Mons. Gaetano Santagada, ha ricordato, tra l’altro, che la Sig.ra Rosa Colotta il prossimo settembre avrebbe compiuto 104 anni. Tra tutti gli enigmi vi è la morte. Se siamo disponibili ad accettare anche le cose che non vediamo e capiamo riusciamo ad aprire il nostro cuore alla fede e perciò alla vita. Così come fa  da sempre il contadino che semina nonostante l’incertezza di potere fare un buon raccolto. Dobbiamo ringraziare il Signore per il dono della vita che ci ha dato. Tutti siamo figli di Dio perché siamo di religione cattolica e crediamo nei tanti misteri che sono delle rivelazioni, anche se non riusciamo a capirli. Il mistero della Santissima Trinità è difficile da comprendere, ma noi cristiani possiamo soltanto dire: ci credo. “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue avrà la vita eterna”, ha detto Gesù. E la signora Rosa ha seguito gli insegnamenti di Gesù ecco perché noi sappiamo che è in Paradiso. Il coro Parrocchiale ha dato il meglio nel sostenere il rito funebre. Per chi scrive è vivo il ricordo di quando la Signora Rosa Colotta ha festeggiato i suoi 100 anni nel 13/09/2015, attorniata e sostenuta dall’affetto dei suoi figli, nipoti, generi e nuore e tanti amici intervenuti. Nel 2015 era frizzante e allegra e dimostrava al massimo 80 anni. Originaria di Oriolo Calabro, dove è nata il 13 settembre 1915 e dove  è cresciuta collaborando con i genitori nel duro lavoro dei campi. Il suo percorso di vita l’ha portata a incontrare un giovane bello e aitante, Libero La Rocca, con cui si è sposata e ha coronato il suo sogno d’amore. Testimoni e frutto di questo amore genuino sono i cinque figli nati, di cui due deceduti giovanissimi. Libero e Rosa hanno iniziato la loro storia di famiglia unita e circa 70 anni fa si sono trasferiti a Trebisacce, dove la Signora Rosa ha avuto la residenza, Via T. Gulli,10- sino ad oggi. Con la gioia dell’amore nel cuore, con la Fede, con il lavoro duro di Libero, con i sacrifici comuni a tante famiglie, tenendosi per mano con grande affetto hanno affrontano insieme e con entusiasmo il loro futuro. Donna Rosa ha dovuto crescere in fretta e affrontare le responsabilità della famiglia. Ha ricoperto il ruolo di moglie affettuosa, di mamma amorevole, di nonnina dal cuore generoso, ma ha dovuto accettare la forzata assenza del marito perché obbligato a partire per il fronte e combattere contro il nemico durante la prima guerra mondiale che lo ha impegnato per ben sette anni. E in questi anni, donna Rosa, ha dovuto ricoprire un doppio ruolo, di padre e di madre, che ha saputo gestire con intelligenza, coraggio e forza d’animo. Un vero pilastro ed esempio di vita lascia la nostra comunità che diventa più povera. Sentite condoglianze alla famiglia.

Franco Lofrano