Trebisacce-11/04/2019: ’è grande attesa in tutta la comunità per la Prima Edizione della sacra rappresentazione vivente della Passione di Cristo

La Passione

TREBISACCE C’è grande attesa in tutta la comunità per la Prima Edizione della sacra rappresentazione vivente della Passione di Cristo nella quale, per la prima volta, si cimenterà la comunità parrocchiale della Chiesa Madre “San Nicola di Mira” guidata dal parroco don Joseph Vanson. Vi prenderanno parte circa 40 figuranti e attori “per caso” presi nella comunità: bambini, adulti e anziani, uomini e donne che indossando i vestiti dell’epoca, faranno rivivere i momenti tragici della più grande storia d’amore vissuta dall’umanità fin dalla sua creazione. E così, mentre fervono i preparativi in vista del sacro evento in programma domenica 14 aprile dalle ore 19.30, tutta la comunità parrocchiale si prepara a vivere ed a meditare sui sacri riti della Settimana Santa che rievocano, secondo le sacre scritture dei Vangeli, i misteri della Passione e Morte di Gesù Cristo sul Golgota di Gerusalemme. Quest’anno, dunque, a ricordare la straordinaria storia della via Crucis del Nazareno verso il Golgota non ci sarà solo la tradizionale processione del Venerdì Santo che ogni anno, partendo dalla Chiesa Madre, sfila per le vie cittadine del Centro Storico e della Marina per concludersi presso il Monumento del Calvario, ma anche la rappresentazione vivente della Passione di Gesù Cristo, in particolare le ultime dodici ore di vita di Gesù: dall’ultima cena all’orto degli ulivi e al tradimento di Giuda, dall’arresto di Gesù da parte soldati romani alla decisione di Ponzio Pilato di lavarsi le mani e affidare la scelta alla folla, dal processo-beffa alla condanna a morte e quindi la Via Crucis, la flagellazione e, infine, la crocifissione e la morte di Gesù Cristo issato sulla Croce in mezzo a due ladroni. Quest’anno il sacro evento si svolgerà all’interno della Chiesa Madre, ma non viene esclusa, per l’anno prossimo, l’ipotesi di ambientare tutte le scene tra i suggestivi vicoli del Centro Storico utilizzando e valorizzando, tra l’altro, luoghi della memoria popolare come il Monumento del Calvario e l’antica fontana del Cannone.

Pino La Rocca