TREBISACCE-06/05/2019: Pronto Soccorso presso il “Chidichimo”: scomparsi gli Anestesisti, a rischio la sopravvivenza di un servizio vitale come il Pronto Soccorso

Pronto Soccorso Trebis.

TREBISACCE Pronto Soccorso presso il “Chidichimo”: scomparsi gli Anestesisti, a rischio la sopravvivenza di un servizio vitale come il Pronto Soccorso, essenziale per fronteggiare l’emergenza sanitaria a favore delle popolazioni dell’Alto Jonio. Una conquista, questa, enfatizzata al massimo al momento dell’apertura anche perché frutto di una serie di battaglie civili e politiche che oggi, a distanza di poco più di un anno, rischia di ammainare bandiera. Il 5 maggio, infatti, è scaduto il Contratto che l’Asp aveva sottoscritto con 8 medici-anestesisti che, pur operando in altre strutture sanitarie della provincia di Cosenza, a fronte di lauti guadagni, si erano impegnati a garantire la turnazione h/24 presso il presidio sanitario di Trebisacce dove, oltre a presenziare il Pronto Soccorso assicuravano le proprie prestazioni nei vari ambulatori in cui è richiesto il servizio di Anestesia. A nulla sono valse le sollecitazioni effettuate dagli amministratori locali e dalla direzione sanitaria a provvedere al rinnovo preventivo della Convenzione. Tutto questo, oltre a dimostrare quanto la politica sanitaria e il management siano poco rispettosi delle esigenze sanitarie delle popolazioni del Comprensorio, la dice lunga sulla confusione e il pressapochismo in cui, tra commissariamenti quotidiani e vertici aziendali che cambiano dall’oggi al domani, vive da troppo tempo la sanità calabrese. Responsabilità, queste, che vengono da lontano, a partire dalla chiusura di un Ospedale capace per oltre 50 anni di dare risposte esaurienti alle popolazioni dell’Alto Jonio, ma che afferiscono anche alle classi politiche di oggi, perché è troppo semplice continuare ad agitare le responsabilità di quanti in passato hanno distrutto la sanità in Calabria e partorito figli e figliastri, ma chi oggi, a livello nazionale, ha in mano i destini della sanità calabrese, non deve limitarsi al balletto dei commissariamenti ed a denunciare gli sprechi della politica regionale, ma deve “decretare” le assunzioni del personale necessario, perché senza medici non può esistere la sanità. Vero è, infatti, che la “salata” Convenzione con i suddetti Anestesisti (si è parlato di circa 700 euro al giorno) risultava essere uno spreco per la disastrata situazione finanziaria della sanità calabrese, ma se non si bandiscono i Concorsi e non si coprono i vuoti della sanità, presso il presidio sanitario di Trebisacce non si può assicurare né la presenza degli Anestesisti, né si potrà mai immaginare, nonostante l’ottimismo della politica locale e nonostante le ripetute Sentenze passate in giudicato da parte della Magistratura Ordinaria.

Pino La Rocca