Montegiordano-20/08/2019: Il 19 agosto, rimpatriata dei sessantanovenni di Montegiordano. (di Mario Vuodi)

Il 19 agosto, rimpatriata dei sessantanovenni di Montegiordano. (di Mario Vuodi)

 

Montegiordano, 21/08/2019. Il 19 agosto  si è festeggiata una simpatica rimpatriata di sessantanovenni  Montegiordanesi  nel Ristorante “La Nicchia” di Andrea Marangi e Luciano Mormandi,  situato nel suggestivo centro storico di Roseto Capo Spulico, un ridente paesino dell’Alto Jonio Cosentino.

Nei secoli Roseto Capo Spulico ha assunto grande importanza per via della sua posizione strategica baricentrica sul Golfo di Taranto. Oggi Roseto si presenta come una delle mete turistiche più ambite del Sud Italia, grazie al suo mare incantevole e alla sua natura incontaminata.

        Fondata come una delle città satellite di Sibari, ai tempi della Magna Grecia, raggiunse però il suo massimo splendore nel 1260, al tempo della costruzione del castello, il Castrum Petrae Roseti.

E’ stata una giornata davvero divertente nel vedere uomini e donne Montegiordanesi del 50′, molti dei quali provenienti da città del Nord-Italia, dove vivono per ragioni di lavoro,  banchettare allo stesso tavolo e divertirsi con la stessa grinta di  quando erano ventenni.

        Una classe di sessantanovenni davvero interessante e vivace che ha voluto questa giornata all’insegna della convivialità, dell’affetto, dell’amicizia, raccontandosi le esperienze della propria vita.

Una classe anche numerosa quella del 50′. Un dato davvero rilevante se confrontato con la natalità di questi anni che sembra condannare ad una fine certa le nostre piccole comunità.

La simpatica giornata è incominciata alle ore 13,30 con la degustazione di ottimi antipasti, primi piatti e secondi, tutti a base di pesce, innaffiati da vino bianco che ha contribuito a creare quell’allegria necessaria affinchè la festa avesse il giusto senso.

Nel tardi pomeriggio, dopo la degustazione del gelato, del caffè e dell’amaro, una visita nel centro storico rosetano, al Museo dell’Arte Contadina, dove il responsabile, sig. Salomone ha illustrato, con maestria, gli oggetti in esso contenuti.

A fine giornata salutandosi con affetto e gioia si sono dati appuntamento al prossimo anno

Mario Vuodi