Trebisacce-04/09/2019: I giovani e il loro impegno sociale (di Pino Cozzo)

Pino Cozzo

I giovani e il loro impegno sociale

di Pino Cozzo

Il punto di partenza indispensabile per l’approfondimento delle problematiche legate alla condizione giovanile è rappresentato dalle ricerche condotte sul campo che sembrano convenire su una percezione di sostanziale fiducia che i giovani nutrirebbero ancora verso l’istituzione scolastica e gli insegnanti. Vale a dire che, a fronte del discredito abbastanza diffuso che la scuola sembra riscuotere presso l’opinione pubblica, resta ancora in piedi un certo capitale di credibilità di cui il sistema può disporre, per quanto, ad un’analisi più approfondita, sia possibile individuare alcune crepe importanti, due in particolare. La prima ha a che fare col gap intergenerazionale tra studenti ed adulti-docenti, che rende sempre meno facili le relazioni tra i due mondi. A ciò contribuisce in forte misura la differenza di approccio alle tecnologie della comunicazione digitale. Inoltre, sul piano strettamente scolastico, presenta aspetti di sempre maggiore criticità la dimensione valutativa del rapporto tra studenti e insegnanti. L’Empowerment, il raffozamento, è lo sviluppo del  potere e della responsabilità nel prendere le decisioni importanti, anche quelle connesse all’agire quotidiano. Anche nelle migliori situazioni, ciò che nelle nostre scuole ha funzionato fino ad ora potrebbe non reggere alle sfide del domani, alle innovazioni strutturali in atto o alle istanze di cambiamento che da più parti si riversano su di essa. I successi di ieri possono diventare l’ostacolo e l’insuccesso più evidenti al cambiamento, le routine consolidate potrebbero non far vedere altra strada che quella da sempre praticata. L’abitudine ad agire su disposizioni di servizio potrebbe costituire l’ostacolo maggiore allo sviluppo di un agire consapevole e autonomo. Creatività, flessibilità e disponibilità al cambiamento sono importanti fattori di successo, perché aiutano a esplorare in continuazione le variazioni che si presentano nelle interazioni e nei processi da noi utilizzati per ottenere i risultati desiderati. Ci permettono di evitare di cadere nelle trappole del successo riscosso in passato, perché ci aiutano a capire le caratteristiche del presente. Non esiste un prossimo in generale, la nostra prossimità è caratterizzata da un hic et nunc, un qui ed ora, dalla vicinanza e affinità da cui vengono scanditi i rapporti umani, che sono sempre oggettivi. La flessibilità deve essere proporzionale alla potenziale variazione o all’incertezza del ruolo del sistema. Nei momenti di grande incertezza e di grandi cambiamenti si richiede un elevato livello di flessibilità; chi ne è maggiormente dotato può con maggiore probabilità diventare elemento catalizzatore del sistema. Occorrono determinazione e fermezza sugli obiettivi, flessibilità e creatività sui modi per raggiungerli. Chi ha responsabilità manageriali deve fornire personalmente esempi di comportamento congruenti con gli obiettivi dichiarati. Le aziende dei settori di punta hanno compreso da tempo che la supremazia nei mercati si acquisisce, solo ed esclusivamente, grazie a continue innovazioni e attraverso una propria ed unica visibilità identitaria che li distingua dalle altre. Essenziale diventano allora la cura nella confezione dei messaggi attraverso i quali si vuole veicolare l’immagine di sé ed anche l’attenzione alle preferenze, sensibilità, propensioni dei destinatari. Essere primi per un’organizzazione significa esercitare la capacità di trasmettere fiducia all’utenza o alla clientela. Per le aziende, ma anche per le scuole, il capitale umano e gli altri valori sono gli elementi portanti che permettono di definire con precisione e trasmettere, se ben guidati e organizzati, una precisa identità. Il giovane si trova così impegnato a passare da una forma di vita fondata sulla dipendenza dall’adulto ad una forma di vita più autonoma e aperta gli altri, correlata al prossimo e cosciente di sé. Egli oscilla dunque tra una situazione di dipendenza-indipendenza e autorità-autonomia, che è tipica di un ragazzo in formazione, a cui si aggiunge un atteggiamento contraddittorio del sistema sociale, che, da un lato, sollecita un agire più responsabile da parte sua, e, dall’altro, ostacola in qualche modo la sua ricerca di autonomi,  autosufficienza e partecipazione, per cui lo si può trattare da adulto, se ci aspetta una prestazione concreta, e da bambino, quando si tratta di negare qualche diritto o vantaggio.