Rocca Imperiale-03/02/2020: Il Sindaco Ranù scrive al Segretario Pd Nicola Zingaretti

 

 

Giuseppe Ranù

 

 

 

 

 

 

 

 

COMUNE DI ROCCA IMPERIALE

(Provincia di Cosenza)

UFFICIO DEL SINDACO

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                                                                                             Rocca Imperiale, 03.02.2020

On.le Nicola Zingaretti

Segretario Nazionale Partito Democratico

Carissimo Segretario,

mi preme esplicitare, da una latitudine diversa rispetto alle solite, in queste poche righe le sensazioni e soprattutto le risultanze emerse dalle urne in Calabria per il partito democratico. Una terra difficile dove è stato intrapreso un cammino su un sentiero irto e quanto mai complicato. Appartengo a coloro che avrebbero gradito un ragionamento ed una discussione più ampia sulla scelta del candidato Presidente. Questo “deficit” di discussione iniziale, per responsabilità di tutti, ha determinato una vera e propria collisione con il nostro elettorato che si è sentito smarrito ed a tratti abbandonato. Ma nonostante tutto non ha perso la speranza. Si registrano in alcuni territori dati preoccupanti dove la nostra forza risulta pressoché inesistente rispetto alle precedenti competizioni elettorali. Nel contempo si registrano dati significativi per merito prevalente dei Sindaci e dei candidati che hanno rapporti diretti con il territorio. La Calabria è una terra fragile abituata di volta in volta a virare con le stesse percentuali di consenso. Elemento drammatico che impedisce un cambiamento reale e diffonde pratiche clientelari che danneggiano oltremodo la nostra terra facendola divenire il “nord dell’Africa” e non già il “sud dell’Europa”. Assistiamo inesorabilmente all’esodo di migliaia di giovani che abbandonano i loro luoghi, borghi, comunità, territori per la ricerca di un lavoro nelle città del settentrione come accadeva nel dopoguerra. Il sud resta ancora una opportunità per l’Italia e l’Europa. Per riprendere Pasolini: “…non c’è dubbio, non c’è il minimo dubbio che vorrei vivere qui: vivere e morirci, non di pace…, ma di gioia…”. Bisogna ripartire da qui, dai nostri territori, dai nostri Municipi e soprattutto dai nostri ragazzi. Abbiamo bisogno però di costruire un vero e proprio campo dentro il quale possano raccogliersi le migliori generazioni e le migliori idee capaci di tradurre la Calabria in sogno e soprattutto allontanare la rassegnazione. E’ necessario aprire questo campo, abbiamo bisogno di buon governo e buona pratica politica per rilanciare la Calabria. In questi anni abbiamo sofferto le politiche nazionali e il “palazzo” che hanno penalizzato, prevalentemente in materia sanitaria e trasporti, le nostre terre. Ecco perché abbiamo bisogno di un partito organizzato che diventi forza popolare capace di contrastare le destre e di parlare all’Italia e all’Europa. Questa forza deve nascere dai territorio, dai Sindaci, dal mondo delle professioni, dalla società civile, dal mondo del volontariato ecc.. Registro in questa esperienza di governo cittadino il desiderio della partecipazione e dell’impegno da parte di tanti ragazzi che hanno deciso di fermarsi ed investire mettendosi in discussione. A fronte di queste istanze appare necessario aprire il nostro partito e coinvolgere le migliori generazioni per un rinnovamento reale delle classi dirigenti. La disfatta elettorale è sempre drammatica e lo è prevalentemente per i tanti Sindaci impegnati sul territorio che hanno necessità e bisogno di una interlocuzione seria con la nuova Regione. Ecco perché non si tratta di costruire un muro con la nuova Giunta Regionale ma un ponte di dialogo nell’interesse della Calabria e valutare azione su azione entrando nel merito delle questioni senza farsi guidare dai pregiudizi. Il rinnovamento delle classi dirigenti è una necessità. Non siamo stati bravi a cambiare da soli. In Calabria bisogna costruire una nuova forza democratica dove gli arrivismi e gli egoismi si posino e diano spazio all’impegno, alla conoscenza dei bisogni, dei disagi e ai sogni che provengono dai territori e dalle nuove generazioni.

Un dirigente deve conoscere e formarsi nella forgia quotidiana dei territori e della gente. Un dirigente deve dimostrare prima qualcosa e poi potrà ambire a legittimi spazi. Prendiamo atto di una nuova speranza che proviene dalle ceneri di questa sconfitta. Prendiamo atto che il coraggio del Segretario ha aperto un campo su cui lavorare. Prendiamo atto che il PD ottiene complessivamente buoni risultati da cui ripartire. Prendiamo atto che abbiamo un patrimonio di amministratori e Sindaci che hanno bisogno di una forza popolare organizzata che sappia parlare e coordinarsi con le forze migliori ed anche ragionare con questa Regione. A fronte di ciò si apra un dibattito sui territori con i dirigenti. Comune su Comune, dirigente su dirigente e solo dopo si apra al congresso che non dev’essere conta e divisione ma momento di responsabilità e aggregazione. Non possiamo continuare a dilaniarci sul nulla. E’ necessaria una fase di decantazione che consenta di aprire un nuovo corso. Ritengo che l’orizzonte tracciato sia quello giusto e soprattutto va aiutato e sostenuto.

E’ tempo di favorire idee e impegno. La Calabria ed i calabresi attendono questo nuovo percorso che possa incidere realmente in una nuova stagione di orgoglio e di sfide.

Cordialmente

SINDACO

GIUSEPPE RANU’