Rocca Imperiale-06/03/2020:       L’INVOLUZIONE URBANA 2.0

                                

          L’INVOLUZIONE URBANA 2.0

 

Correva l’anno 2018 ed i cittadini rocchesi vedevano l’apertura di un grande cantiere in una delle strade principali del Paese.

La famosa e trafficata Via Taranto si avviava ad essere riqualificata.

Siamo arrivati a marzo 2020:  il cantiere è ancora aperto, ma cosa è cambiato?

Lavori per un importo di  circa 650mila euro che dovevano vedere il termine dopo 180 gg sono destinati a durare per via di  varianti “migliorative” che continuano ad essere applicate al progetto iniziale.

Forse è il caso di rimediare ad una progettazione che ha lasciato molti aspetti al caso?

Nulla da dire e nessuna domanda da fare  se  i soldi spesi e le  varianti servissero a migliorare la vita dei cittadini, ma basta osservare e transitare in auto su questa strada  per capire che di riqualificazione si parla solo su carta.

Via Taranto è da sempre stata per Rocca Imperiale strada di scorrimento e di passaggio per bus importanti, che ormai sono l’unico mezzo di trasporto che unisce  l’Alto Jonio cosentino al resto dell’Italia, punto nevralgico di incontro per via della presenza della stazione ferroviaria, di numerose attività commerciali e di luoghi pubblici.

Oggi, oltre a nuovissimi marciapiedi, i cittadini si imbattono nel pericolo costante di una  rotatoria insensata ed inutile, che ha contribuito insieme alla pista ciclabile, al restringimento di carreggiata che non avrebbe avuto modo di esistere se i nostri amministratori avessero inteso recuperare gli spazi adiacenti a via Taranto ormai inutilizzati dalle ferrovie e pericolanti.

Per recuperare spazio si è pensato bene, invece, di distruggere un marciapiede  già pagato 8 anni addietro dai cittadini e che aveva mantenuto intatta la sua utilità sostituendolo con uno decisamente più stretto e accessibile.

Ma non a tutti ,parliamo ad esempio della mancanza dei percorsi tattili per i non vedenti.

Tutto questo è servito ad interrompere il passaggio degli autobus di linea che ad oggi transitano invece su una strada non predisposta e sicura per quel tipo di servizio.

Perché non prevedere e progettare un piccolo terminal bus sicuro e efficiente proprio su via Taranto? Forse per fare spazio alla pista ciclabile che era completa e  che negli ultimi giorni però è stata smantellata per cause non del tutto chiare. Assistiamo inermi a quello che sta succedendo.

Il paradosso è che si sta  distruggendo il nuovo per rimediare ad errori che potevano essere certamente evitati. Siamo sicuri che i cittadini meritino delle risposte e delle spiegazioni sensate, anche perché Via Taranto non è solo di chi la “riqualifica”, ma di chi ne usufruisce: un paese intero!

GRUPPO DI MINORANZA E GRUPPO POLITICO ROCCA NEL CUORE