VILLAPIANA-29/07/2020: Il fuoco torna protagonista nel “Bosco di San Francesco”

VILLAPIANA Il fuoco torna protagonista in quello che rimane del “Bosco di San Francesco” che sorge in prossimità del Centro Storico di Villapiana dopo i tanti incendi degli anni passati che hanno devastato a più riprese uno dei più estesi  polmoni di verde (circa 300 ettari) di tutto l’Alto Jonio, un tempo costituito da una lunga distesa di secolari pini di Aleppo e di macchia mediterranea che ospitava una flora e una fauna tipica che oggi è a rischio di estinzione. L’innesco del fuoco, di probabile causa accidentale, è scattato intorno alle 14.30 di ieri martedì 28 luglio e, appena allertati i soccorsi, sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco di Trebisacce insieme al DOS (direttore operazioni di spegnimento), sempre dei Vigili del Fuoco, il quale preso il comando delle operazioni di spegnimento coordinando le operazioni condotte da terra dagli stessi Vigili del Fuoco, i Volontari del “Gruppo Lucano” di Villapiana, delle squadre antincendio di “Calabria Verde” e del Consorzio di Bonifica di Trebisacce e, dall’alto dell’aereo-antincendio Canadair fatto arrivare da Lamezia Terme. Le operazioni di spegnimento del fuoco che in poco tempo, spinto dal vento e dalla natura resinosa della vegetazione, ha incenerito una vasta area di bosco, si sono protratte per diverse ore e solo in tarda serata il fuoco è stato ridotto alla ragione e sono state risparmiate le opere in legno e le insegne collocate al suo interno a ricordo di quello che vorrebbe diventare il Parco Naturale di San Francesco. Così il DOS ha potuto dichiarare “chiuso” l’incendio e nel corso delle ore notturne i Vigili del Fuoco di Trebisacce hanno completato le operazioni messa in sicurezza dell’area che, comunque, ha subito un’ulteriore e violenta aggressione del fuoco che sta piano piano facendo terra bruciata di quel polmone di verde così caro a cittadini di Villapiana che sognano di veder realizzato in quell’area di verde il “Parco dei Dinosauri” come attrazione turistica e come rimedio ai disastrosi incendi boschivi.

Pino La Rocca