Trebisacce-05/02/2021:    LE PALESTRE DEMONIZZATE INGIUSTAMENTE

                            

Le palestre demonizzate ingiustamente

   LE PALESTRE DEMONIZZATE INGIUSTAMENTE

 

Ormai è da circa un anno che le palestre vengono considerate come “pericoloso” veicolo di contagio del Covid-19, per cui sono state penalizzate, con gravissimo nocumento sia dal punto di vista economico per tantissimi professionisti, la cui unica fonte di sostentamento è proprio la palestra, sia per moltissimi praticanti, che nella pratica sportiva trovano oltre che uno svago, anche un mezzo per crescere da un punto di vista psicofisico.

E tutto ciò, dopo che avevano dato ampie assicurazioni sulla riapertura, purchè i gestori delle palestre le avessero messe in totale sicurezza.

Cosa puntualmente avvenuta, anche con notevole esborso di denaro.

Tra l’altro, a quanto ci risulta, nessun contagio si è registrato nelle palestre.

Ma ciò che amareggia maggiormente deriva dal fatto che vi sono tanti altri tipi di attività che continuano regolarmente, nonostante presuppongano assembramenti e quant’altro, ma evidentemente il dio denaro è più importante di qualunque altra cosa.

L’astrologia cinese indica nel “Bufalo” che sintetizza il concetto della “pazienza” il nuovo anno, che parte il 12 febbraio.

E di pazienza ce ne vuole tanta, pensando che il settore economico – sociale delle palestre, non solo è chiuso, ma quasi del tutto dimenticato.

Si sta delineando un nuovo Governo a guida Draghi e un cambio di casacche.

Chi sarà il nuovo ministro dello Sport?

Cambierà qualcosa? Non cambierà nulla… Ma chissà!

Nel mese di ottobre c’è stata  una manifestazione in cui sono scesi in piazza le Società Sportive. L’effetto sociale ci ha remato contro; tante le visualizzazioni oltre 28 mila ma solo circa 300 persone a metterci la faccia.

E così, giorno 1 Febbraio, a Roma, in Piazza Montecitorio, chiedono di riaprire le palestre, grazie ad una ulteriore manifestazione promossa dalla “Federazione Sindacale Sport Italia”.

Purtroppo, le palestre vengono sempre chiuse per prime e riaperte per ultime.

Si potrebbe definire ciò una follia, considerato che la regolamentazione nelle strutture sportive è totalmente aderente alle disposizioni della normativa.

I danni sono ingenti e i mesi non sono tutti uguali: gennaio e febbraio sono i mesi principali. Hanno tolto un pezzo di ottobre, tutto novembre, tutto dicembre; ed ora gennaio e febbraio.

Rimane (marzo?) come mese buono per le palestre, perché già ad aprile c’è un fisiologico calo delle iscrizioni.

Le Istituzioni hanno, a modo loro, riconosciuto il problema, erogando pezze – ristori, ma servono contributi veri che comprendono il danno emergente e il lucro cessante.

Chissà se qualcuno davvero capace di comprendere la difficoltà, possa trovare la soluzione giusta.

Concordiamo tutti che al primo posto viene la salute, però non bisogna nemmeno demonizzare alcuni tipi di attività, provocando la morte sociale ed economica delle suddette.

A molti professionisti del settore non resta che pazientare, ma non dimentichiamo un’antica massima orientale che dice: “Guardati dall’ira dell’uomo paziente”.

RAFFAELE BURGO