Trebisacce-16/04/2021:    MALIKA: ORFANA ALL’IMPROVVISO

            

Milena Angelillo

        MALIKA: ORFANA ALL’IMPROVVISO

Non ha fatto altro che sconvolgere tutti la storia di Malika Chalhy, la ventiduennne cacciata di casa dai suoi genitori dopo avergli comunicato di essersi innamorata di una donna.

La ragazza era già consapevole del loro pensiero riguardo ciò, ma mai avrebbe pensato ad una reazione così spiacevole ed esagerata.

Non appena saputa la notizia, i suoi genitori l’hanno cacciata dal luogo in cui è nata e cresciuta, allontanandola dalle mura che l’avevano protetta sino a pochi minuti prima, indignandosi, rifiutandosi di ascoltarla, disconoscendola ufficialmente come figlia e minacciandola di morte. E ancora, insulti, parole dettate dall’ira, piene di odio, disprezzo e addirittura “schifo” nei confronti di Malika e la sua ragazza.

 E’ assurdo che due genitori arrivino a fare e a dire tali parole alla propria figlia, è inconcepibile che queste atrocità siano uscite dalle loro bocche. Che due genitori odino la propria figlia è impossibile. Cosa ha realmente scatenato tale reazione allora? La loro paura di essere giudicati dagli altri, dalle voci di paese, di ricevere commenti e battutine sull’orientamento sessuale della figlia, ritenuto a quanto pare un “problema“, un qualcosa di cui vergognarsi e rovinarsi l’immagine.

E poi, ventidue anni, quanti sono? Non sono nulla. Ancora troppo pochi per affacciarsi alla vita da soli, per affrontare i problemi che giorno dopo giorno diventano più grandi, si ingigantiscono quasi a soffocarci. A quell’età la testa di un ragazzo è ancora piena di dubbi e incertezze che possono essere districati solo dai genitori, dalla loro maturità, dai loro “preziosi” consigli,  dai racconti delle esperienze passate, da una loro carezza, abbraccio o consolazione.

Invece Malika ora si ritrova da sola, senza quelle braccia pronte ad avvolgerla, senza i pilastri della sua vita, le sue certezze più grandi prima di quel maledettissimo giorno. 

All’improvviso si è ritrovata orfana, senza una famiglia. Troverà abbastanza forza per camminare da sola d’ora in avanti? Si, in questo caso la deve trovare, non ha altre opzioni.

Ma soprattutto, non può avere la certezza che un giorno i suoi genitori alzeranno la cornetta del telefono e la chiameranno per chiederle se sta bene, se è al sicuro, se ha un tetto sulla testa o se è felice. Quella chiamata probabilmente non arriverà mai e lei lo sa, ed è questo che le fa più male in assoluto. Malika sa che non cambieranno idea, non lo faranno perchè la loro mentalità esclude a priori il fatto che tra due persone dello stesso sesso possa esserci un sentimento, considerano questo qualcosa di “anormale“.

E non si tratta di ignoranza, quella si può risolvere attraverso la conoscenza. In questo caso non si può trovare una definizione, si rimane solo allibiti.

MILENA ANGELILLO