Trebisacce-23/05/2021: Le Avanguardie Educative di Pino Cozzo

Pino Cozzo

Le Avanguardie Educative

di Pino Cozzo

 

Le Avanguardie Educative sono un Movimento di innovazione che porta a sistema le esperienze più significative di trasformazione del modello organizzativo e didattico della scuola, aperto alla partecipazione di tutte le scuole italiane che lavorano ogni giorno per trasformare un modello non più adeguato alla nuova generazione di studenti digitali, e disallineata dalla società della conoscenza. Il Movimento intende utilizzare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per cambiare gli ambienti di apprendimento e offrire e alimentare una «Galleria delle Idee per l’innovazione» che nasce dall’esperienza delle scuole, ognuna delle quali rappresenta la tessera di un mosaico che mira a rivoluzionare l’organizzazione della didattica, del tempo e dello spazio dedicato all’insegnamento. Gli obiettivi possono essere così sintetizzati: trasformare il modello trasmissivo della scuola, sfruttare le opportunità offerte dalle I.C.T. e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare, creare nuovi spazi per l’apprendimento, riorganizzare il tempo del fare scuola, riconnettere i saperi della scuola con quelli della società della conoscenza, investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda, ecc.), promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile. L’insegnante che trasforma la lezione in una grande e continua attività laboratoriale, di cui è regista e facilitatore dei processi cognitivi. Da qualche anno, l’I.T.S. “G. Filangieri” di Trebisacce cerca di mettere in campo anche questo nuovo metodo di insegnamento, poiché, come è solito dire il Dirigente Scolastico, Prof.ssa Brunella Baratta, una scuola che superi il modello trasmissivo e adotti modelli aperti di didattica attiva mette lo studente in situazioni di apprendimento continuo che gli permettono di argomentare il proprio ragionamento, di correggerlo strada facendo, di presentarlo agli altri. Tale pratica educativa deve tener conto delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dei cambiamenti richiesti dalla società della conoscenza. L’utilizzo ragionato delle risorse e degli strumenti digitali potenzia, arricchisce e integra l’attività didattica, “muove” la classe, motiva e coinvolge gli studenti, stimola la partecipazione e l’apprendimento attivo, contribuisce allo sviluppo delle competenze trasversali. La fluidità dei processi comunicativi innescati dalle ICT si scontra con ambienti fisici non più in grado di rispondere a contesti educativi in continua evoluzione, e impone un graduale ripensamento degli spazi e dei luoghi che preveda soluzioni flessibili, polifunzionali, modulari e facilmente configurabili in base all’attività svolta, e in grado di soddisfare contesti sempre diversi. L’aula è ancora uno spazio pensato per interventi frontali, ma è anche il luogo in cui l’insegnante può muoversi liberamente e interagire in forma più esplicita e diretta con i suoi studenti. I diversi momenti didattici richiedono nuovi setting che sono alla base di una differente idea di edificio scolastico che deve essere in grado di garantire l’integrazione, la complementarità e l’interoperabilità dei suoi spazi. E spesso la Prof.ssa Baratta è solita comunicare a docenti e alunni che l’espansione di Internet ha reso la conoscenza accessibile in modo diffuso. Soprattutto in questo delicato e difficile periodo di crisi pandemica.