
Trebisacce-09/09/2021: Il cooperative learning di Pino Cozzo

Il cooperative learning
di Pino Cozzo
Se si paragona il mondo della produzione industriale con quello della produzione culturale, quest’ultimo ne esce perdente. L’industria aumenta costantemente la propria efficienza, producendo una quantità maggiore di beni, con un numero sempre minore di impiegati. La scuola può sperare di competere e di essere considerata ancora indispensabile alla società, se saprà aumentare la qualità del “prodotto”, aumentandone il valore aggiunto. Ovvero, se saprà formare tecnici e dirigenti con le caratteristiche che più interessano al mondo del lavoro: una preparazione a vasto respiro, la capacità di lavorare in gruppo e l’abilità nel problem solving. Se fosse possibile migliorare in modo significativo l’interesse per la materia e il coinvolgimento degli studenti, con interventi a basso costo, potrebbe questa tecnica suscitare l’interesse degli insegnanti? Questo metodo si basa sul coinvolgimento attivo dello studente nell’apprendimento (in classe, oltre che osservare ed ascoltare il docente, lo studente è impegnato in altre attività) e sul cooperative learning; gli studenti lavorano in gruppi in attività strutturate secondo determinati criteri. La maggior preoccupazione didattica di molti docenti è il completamento del programma, e minore enfasi viene posta su quanto sia significativo e stabile nella memoria ciò che gli studenti apprendono. A seconda di quanto lo studente sia coinvolto nel processo di apprendimento, possiamo riconoscere diverse strategie didattiche. Nella lezione “ex cathedra”, tradizionale dell’insegnamento, il docente fornisce informazioni da apprendere e lo studente è coinvolto soprattutto nello sforzo di seguire la spiegazione e di prendere appunti. Ricerche condotte sulla sua efficacia smentiscono che la lezione sia un modo efficiente di trasmettere informazioni in modo accurato. Di circa 5000 parole ascoltate in 50 minuti di lezione, gli studenti ne appuntano circa 500 e in media trascrivono circa il 90% delle informazioni scritte dal docente sulla lavagna. Gli studi considerano la capacità della memoria di lavoro (Working memory capacity) e la dipendenza o l’indipendenza dal campo (Field dependence/independence; FD/FI). FD/FI è una misura psicologica standard che evidenzia tra l’altro, l’abilità di una persona di separare le informazioni essenziali dal resto; un po’ come separare il “segnale” dal “rumore”. Negli studi condotti, viene considerato il numero totale di unità di informazione trascritte dallo studente. L’unità di informazione è definita come il più piccolo blocco di conoscenza che ha senso come asserzione a sé stante. L’I.T.S. Filangieri di Trebisacce, diretto da Dirigente Scolastico Prof.ssa Brunella Baratta, di concerto con tutto il personale docente, ha inteso inserire nel suo Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto, moderne forme di attività didattiche come il Cooperative learning, la Flipped classroom e la Peer to peer Education, iniziative che costituiscono le linee principali su cui basare l’implementazione della conoscenza per il tramite di moderne forme di apprendimento e per mezzo delle apparecchiature informatiche, al fine di agevolare la comunicazione tra scuole, nelle forme di cooperazione più idonee. Anche l’e-Twinning rappresenterebbe un nuovo, moderno e innovativo strumento di partenariato di carattere didattico, formativo e pedagogico che si possa instaurare tra due scuole di due diversi Paesi europei, che utilizzino in maniera sistematica le TIC, per consentire alle scuole gemellate di creare, attivare e gestire un progetto comune, che sia duraturo nel tempo. Sarebbe un modo moderno e coinvolgente per attirare l’attenzione dei giovani su temi importanti e attuali con mezzi moderni e allettanti. In ambito europeo, sono state organizzate degli incontri di lavoro in cui sono state spiegate le grandi potenzialità di simili iniziative ed hanno spinto le istituzioni scolastiche a proporre gemellaggi elettronici. Viene assicurata piena libertà d’azione alle II.SS. nel decidere l’oggetto e le modalità delle varie forme di collaborazione, poiché un siffatto programma consente di entrare in contatto con ogni angolo d’Europa, permettendo così agli alunni di migliorare le loro capacità in campo informatico e la conoscenza degli idiomi e culture studiate a scuola. Contemporaneamente, un tale programma contribuisce a rafforzare le conoscenze e le abilità informatiche che sono fondamentali in un’economia e in un mondo globalizzato come quello attuale.