Alessandria del Carretto-15/09/2021: Il sogno del Bifurto catturato da Frammartino

Fine riprese per “Il Buco”, film sul Bifurto

Il sogno del Bifurto catturato da Frammartino

 

Chi scrive parole dettate sicuramente dal cuore e dalla conoscenza è l’avv. Mimma Covelli, ex consigliere comunale di Alessandria del Carretto quando Antonio Larocca “Nino” per gli amici, ricopriva il ruolo di sindaco per ben due legislature.  Covelli scrive in un appassionato post sui social “Be’ che dire caro Nino, oggi è troppo facile parlare di te, del tuo grande apporto all ‘impresa di Michelangelo, del grande riconoscimento cinematografico, speleologico, e soprattutto del clamore che ha coinvolto l’ intera nostra Regione Calabria. È troppo facile, e mi sento banale a scriverti, ma lo sento profondamente e voglio dirti:Grazie!!! Grazie per quello che sei, per la tua passione, la Speleologia, per il tuo Amore Eterno, il Bifurto, per ciò che hai trasmesso a tantissimi amici.” Certamente ora che Nino sta cavalcando la cresta dell’onda con il suo importante contributo nel film di Michelangelo Frammartino “Il Buco” tutti sono pronti a saltare sulla barca del vincitore, a supportarlo e ad acclamarlo, a prendersi meriti. Troppo facile scrive ancora Covelli, quando invece Larocca è stato il propulsore delle attivita’ innovative del G.S.S. (Gruppo Speleologico Sparviere) gia’ dalla fine degli anni ’70, e il precursore di tante iniziative, Nino ha osato dove non si pensava minimamente di fare.  Dopo di lui, intervistata oggi Covelli, riferisce, stanno copiando le orme battute da Nino sia a livello di piccoli Comuni sicuramente con prospettive finanziarie diverse, sia a livello speleologico. Il pioniere è stato lui con il suo entusiasmo, la sua forza, la sua lungimiranza a vivere le sue passioni in prima linea, mettendoci sempre la faccia senza paura di niente e di nessuno.  Oggi la Calabria sta vivendo una ventata tardiva d’estate, un prolungamento entusiastico che solo pochi figli di questa terra hanno offerto in modo del tutto spassionato senza interessi personali. Nino ha attinto dalle risorse naturalistico-carsiche calabresi senza ringraziare nessuno.  Non è un caso che Michelangelo Frammartino a Venezia lo ha voluto al suo fianco, perche’ Nino era al fianco di Frammartino anche nella precedente battaglia cinematogafica a Cannes nel maggio 2009 “Le Quattro Volte” documentario girato tra Alessandria del Carretto e Caulonia. E oggi a distanza di ben 11 anni, Frammartino l’ha voluto a Venezia ringraziandolo pubblicamente, rendendo onore alla Ns.Terra come “la Regione piu’ bella del mondo“, che dire ancora, se non inchinarsi a tanta onesta’ intellettuale e al merito. Il film “Il Buco” di Frammartino, patrocinato dal Comune di San Lorenzo Bellizzi e dal Parco Nazionale del Pollino, non racconta solo dell’abisso del Bifurto, ma di tutto il Pollino centro orientale, della sua gente e della sua essenza.  Tanto che nel film ha preso parte la gente del posto, dandone un valore aggiunto.  I san lorenzani, raccontano i piu’ informati, hanno trattato Nino, in primis, come uno di loro fin dalle prime frequentazioni dello stesso a San Lorenzo Bellizzi, ma hanno da subito abbracciato affettuosamente Frammartino e tutta la troupe, sposando entusiasticamente l’idea del film. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Ultimo inciso, Covelli precisa, Frammartino non ha mai messo l’accento sull’emigrazione che i suoi familiari avrebbero intrapreso. Anche questa è stata una forzatura, questa volta, giornalistica, va bene tutto, ma è bene precisare che non tutti coloro che si trasferiscono dalla Calabria al Nord Italia, sentono questa situazione come “fenomeno meridionale“, bensì come orgoglio delle proprie origini  e affetto incondizionato per cio’ che rappresenta la diversita’ di esperienze, che poi diventa produzione cinematografica.   Covelli riconosce infine, che solo anime simili possono insieme fare grandi imprese. E Mimma ritiene che Michelangelo e Nino hanno molte cose in comune, altrimenti non si sarebbero trovati a realizzare un sogno, “Il Buco” nell’abisso del Bifurto. 

Mimma Covelli