Trebisacce-22/01/2022: Chidichimo: lavori in corso…per l’immediato ma anche per il futuro

Saletta Operatoria

TREBISACCE “Chidichimo”: fervono i lavori al 4° Piano per allestire il Reparto destinato a pazienti Covid sub-acuti a supporto delle strutture sanitarie dedicate. A eseguire i lavori, in vista dell’apertura di un Reparto-Covid, è l’Impresa “Sprovieri” di Corigliano incaricata di mettere in sicurezza e adeguare gli ambienti alla normativa anti-Covid vigente. Ma anche al 5° Piano si lavora alacremente per ripristinare e potenziare la Diagnostica Medica e la Chirurgia Ambulatoriale che si confermano essenziali sia per la prevenzione di patologie più impegnative e complesse, sia per alleggerire il peso sugli Ospedali-Spoke attualmente in grave sofferenza per via della pandemia. Si tratta di esami clinici afferenti la diagnostica medica e di interventi chirurgici cosiddetti “minori” effettuati in regime ambulatoriale a beneficio delle popolazioni dei 16 Comuni dell’Alto Jonio (ma non solo) che, almeno per esami clinici e per piccoli interventi chirurgici, (vedi nei, verruche, cisti sebacee, lipomi, lesioni cutanee croniche e post-operatorie, inestetismi della pelle…) possono evitare i continui e odiosi viaggi della salute anche fuori regione. Si tratta infatti di piccoli interventi chirurgici che vengono eseguiti, in regime di “Day-Surgery” (non richiedono alcun ricovero e che prevedono la dimissione del paziente alla fine della procedura chirurgica) eseguiti tramite anestesia locale e su prenotazione, nella piccola Sala Operatoria (nella foto) situata al 5° Piano, cioè in un ambulatorio espressamente dedicato. Esami clinici e piccoli interventi che, anche dopo l’inopinata chiusura dell’Ospedale avvenuta nel 2010, venivano eseguiti, sempre al 5° Piano, dai Dottori Corigliano e Santagada in collaborazione con gli infermieri professionali superstiti alla chiusura dei Reparti. Una volta però andati tutti in pensione, il servizio si era ridotto al lumicino costringendo tutti i pazienti della zona a recarsi fuori sede con il risultato di accrescere il disagio delle persone, di ingolfare gli Ospedali Spoke o, recandosi fuori regione, di alimentare la migrazione sanitaria e lo sperpero di risorse regionali. Oggi qualcosa sta cambiando e anche presso il “Chidichimo” pare stia cambiando l’aria, a partire dalla Chirurgia Ambulatoriale. Qualcosa insomma torna a muoversi grazie alle insistenti sollecitazioni del referente della Direzione Sanitaria Dr. Antonio Adduci e all’impegno del Dr. Franco Laviola quale Funzionario dell’Asp e quale soggetto attuatore ma anche grazie alla disponibilità manifestata ai vertici aziendali da due Medici, il Dr. Domenico De Santis di Villapiana Medico-Chirurgo specializzato in Urologia e Vulnologia proveniente dallo Spoke di Rossano e presente al “Chidichimo” tutti i giorni e il Dr. Luigi Sommella Medico-Chirurgo in servizio presso l’Ospedale Civile di Castrovillari. In questo contesto, poi, un ruolo importante sta svolgendo il trebisaccese Pino Campanella, Infermiere Professionale specializzato in Stomatoterepia (medicazioni avanzate), già Caposala di Chirurgia, Coordinatore Infermieristico e allievo del compianto Dr. Mario Guarasci al “Compagna” di Corigliano il quale, fin dal suo approdo al “Chidichimo”, ha preso molto a cuore la situazione e si sta adoperando, d’intesa con la Direzione Sanitaria e con il Dr. Laviola, per completare la suddetta saletta operatoria, per riorganizzare e potenziare il servizio e per ottimizzare così le risposte sanitarie di cui sono veramente assetate le popolazioni del Comprensorio. Ben venga dunque la ritrovata attenzione delle autorità sanitarie e politiche verso il “Chidichimo” e verso la Chirurgia Ambulatoriale che, se ulteriormente dotata di uomini e di mezzi può diventare, specie in tempi di Coronavirus, punto di riferimento non solo per l’Alto Jonio ma per l’intera Sibaritide. Per fare questo e per aggiungere altri esami di diagnostica medica più impegnativi, come la Gastroscopia, l’Endoscopia, la Colonscopia, la Peg (Gastrostomia Endoscopica Percutanea)… necessita la presenza di almeno un Anestesista e di Infermieri (Professionali e Ausiliari) in grado di mettere i Medici-Chirurghi nelle condizioni di esercitare il proprio mestiere.

Pino La Rocca