Trebisacce-12/03/2022: Sanità, carenza di personale. A rischio gli Ambulatori di Chirurgia ed Endoscopia

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TREBISACCE Assegnazione di n. 3 Infermieri e di n. 1 Operatore Socio-Sanitario al fine di evitare la mutilazione degli Ambulatori di Chirurgia e di Endoscopia attivi presso il “Chidichimo” e di impedire, di fatto, ai Dottori Luigi Sommella e Domenico De Santis e al Coordinatore Giuseppe Campanella di fare il proprio mestiere e di soddisfare le legittime aspettative delle popolazioni dei 17 Comuni afferenti l’ex Distretto Socio-Sanitario dell’Alto Jonio. E’ quanto è stato richiesto attraverso una nota sottoscritta dagli stessi operatori sanitari del prezioso servizio allocato al 5° Piano dell’ex Ospedale di Trebisacce, indirizzata al Commissario dell’Asp dr. Vincenzo La Regina, al Responsabile f.f. della Direzione Sanitaria dr. Antonio Adduci e all’Ufficio Risorse Umane dell’Asp di Cosenza e consegnata virtualmente nelle mani del Consigliere Regionale Pasqualina Straface che nella mattinata di venerdì 11 marzo è tornata a fare visita al “Chidichimo” per rendersi conto di persona sullo stato delle cose. Secondo quanto si legge nella suddetta nota, se non si interverrà tempestivamente con l’assegnazione di detto personale, considerato l’avvenuto pensionamento degli Infermieri Franco Iantorno e Giuseppina Oriolo e quello imminente dell’Infermiere Carlo Esposito, si rischia la chiusura del servizio <a tutto danno – si legge testualmente – di questo fondamentale presidio sanitario attraverso il quale viene erogata un’ingente mole di prestazioni mensili assicurate finora con grandi difficoltà dopo l’arrivo del Dr. Sommella e del Coordinatore Campanella che sono stati affiancati al Dr. De Santis già presente nei due Ambulatori>. Con la speranza di vedere quanto prima riaperto il “Chidichimo”, è quanto mai importante, secondo quanto si legge nella nota indirizzata ai vertici aziendali, assegnare detto personale per potenziare la cosiddetta “medicina di prossimità” ed è importante farlo con urgenza, sia per contribuire attraverso a decongestionare gli Ospedali-Spoke attraverso l’Abulatorio di Chirurgia, sia per favorire, attraverso l’Ambulatorio di Endoscopia, la medicina preventiva nella quale, come è risaputo, il fattore tempo è determinante. <Il tempo – si legge infatti nella comunicazione indirizzata al Commissario La Regina – non è fattore neutro e richiede perciò decisioni tempestive e appropriate da parte dei decisori che stanno a capo del servizio sanitario pubblico a cui spetta il dovere di curare gli ammalati ed assicurare all’utenza almeno i livelli minimi di assistenza>.

Pino La Rocca