Amendolara-02/05/2022: “Vibrazioni” in lockdown. Un ponte di versi che scuote l’anima

foto agnetti

“Vibrazioni” in lockdown. Un ponte di versi che scuote l’anima

 

Quando la poesia guida l’animo umano tra le emozioni più profonde nascono i versi di “Vibrazioni”, l’opera scritta dalla giovane Laura Agnetti, studentessa di Scienze dei Servizi Giuridici all’Università di Pavia, che arricchisce “I Diamanti” dell’Aletti editore. «Concepisco la poesia come se fosse una corda di strumento musicale – spiega l’autrice che vive a Casteggio, cittadina dell’Oltrepò Pavese – capace di vibrare al più lieve tocco e i suoi versi piccole note capaci di suscitare, nei cuori di chi è disposto ad ascoltarne la melodia, le più disparate emozioni». Pagina dopo pagina – e qui sta la particolarità – si attraversano stati d’animo raccontati dalla penna della scrittrice. Alle poesie, infatti, si accompagnano poche righe descrittive «che raccontano al lettore la genesi dei versi, guidandolo tra le emozioni salvate dall’oblio del tempo».

Alcuni testi, come “Non eri solo” e “Insieme”, sono stati scritti durante il lockdown, in piena pandemia, «quando – racconta l’autrice – più volte l’ispirazione ha bussato alla porta della mente e del cuore, soprattutto guardando le terribili immagini in tv e leggendo le drammatiche notizie relative alla situazione pandemica mondiale. La scrittura è stata un ponte che mi ha consentito di superare la necessaria lontananza fisica dalle persone care e abbracciare coloro che, a causa del covid, hanno perso un parente, un familiare, un amico, senza poterlo rivedere un’ultima volta». E, scrivere, in alcuni momenti, rappresenta “il rifugio” della giovane Laura. “Quando Tristezza viene a tormentarmi il petto, io mi proteggo, entrando in un altro mondo, fatto di parole vive e colori sfumati, paesaggi incantevoli e un po’ di me”.

«L’anima poetica di Laura Agnetti – scrive Alfredo Rapetti Mogol, figlio del noto paroliere, nella Prefazione – interagisce con il mondo ad occhi e polmoni completamente aperti respirando ogni singolo grammo di bellezza o di dolore che le è destinato. Usare sempre le parole e il tono giusto in armonia con l’ambiente, non forzare mai la mano, non arrecare mai disturbo. Educazione ed eleganza. Questa la lettera poetica dell’Agnetti che sembra predisporre i suoi atomi in modalità di ricezione di ogni corrispondenza che arrivi dall’esterno».

 

La bellezza dei versi – scritti con un linguaggio fluido e fruibile al lettore, con il ricorso alla figura retorica dell’enjambement per spezzare il verso prolungando la pausa ritmica e utilizzando, a volte, la rima baciata – sta nella volontà di lasciarsi attraversare dalle emozioni. Siano esse di lacrime o di gioia. Quelle che regala la natura, un paesaggio, un papavero amico o un girasole; la mamma, la famiglia. Che si possono esprimere con carta e penna. Senza aver paura di chiedere aiuto o di tendere una mano a chi ne ha bisogno.

 

«Penso che lasciarsi aiutare – afferma l’autrice – sia molto importante per affrontare al meglio i momenti di difficoltà. In particolare, l’aiuto e la consapevolezza di non essere soli, può rivelarsi utilissimo per tornare ad apprezzare e riscoprire con nuovi occhi la bellezza delle cose che ci circondano e che, forse, risucchiati dalla frenesia della quotidianità o da vari pensieri, non eravamo più capaci di cogliere e assaporare».

 

I versi rispecchiano la realtà, trasmettendo una dettagliata descrizione della poetessa, senza filtri o barriere, attraverso racconti di vita quotidiana, emozioni, sensazioni, sentimenti e momenti belli e difficili, ma anche la bellezza dei paesaggi che circondano la città. «In generale – afferma l’autrice – voglio trasmettere al lettore ogni tassello del mosaico di esperienze vissute e che hanno contribuito a rendermi la persona che sono». Il libro “Vibrazioni” sarà presentato domenica 8 maggio, alle ore 16.30, a Casteggio (Pavia), presso il Palazzo della Certosa Cantù. L’autrice dialogherà con Sandra Tassisto; le poesie saranno lette da Giuditta Manganoni, con accompagnamento musicale di Davide Destefani.

 

Federica Grisolia

 

(Vincenzo La Camera – Agenzia di Comunicazione)