Rocca Imperiale-26/11/2022:     SANTA SUBITO      

                                            

            SANTA SUBITO                                   

 

Per tutte le violenze consumate su di lei, per tutte le umiliazioni che ha subìto, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le sue ali che avete tarpato, per tutto questo: in piedi, signori, davanti ad una donna” (William Shakespeare)

Giorno 26 Novembre 2022, la Sala Consiliare presso il Monastero dei Frati Osservanti di Rocca Imperiale, è stata teatro di una importantissima manifestazione, organizzata dall’Associazione Culturale” La Fucina delle Idee”, sempre estremamente sensibile a tutto ciò che è sociale.

In collaborazione con i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Federico II, si è svolta una giornata intrisa di emozioni forti, infatti è stato proiettato il docufilm “Santa Subito”, che racconta la storia di Santa Scorese, una giovane donna di Bari, uccisa dal suo stalker.

Il regista Alessandro Piva, persona in possesso di una enorme sensibilità, ha risposto alle domande dei giovani studenti, regalando momenti di profonde riflessioni.

In un periodo storico che vede, purtroppo, il fenomeno della violenza sulle donne, sempre più accentuato, oltre ad un intervento normativo da parte delle Istituzioni, sono necessarie e fondamentali  iniziative di sensibilizzazione e campagne di comunicazione.

La Dottoressa Tiziana Battafarano, sempre sensibile a tematiche così delicate, ancora una volta ha portato all’attenzione una piaga sociale gravissima che, si auspica, possa essere definitivamente estirpata.

Un ringraziamento ai sindaci presenti Paolo Stigliano, Maria Antonietta Pandolfi, Introcaso Rocco per i saluti inviati, a Don Pasquale Zipparri ed al Comandante della Caserma dei Carabinieri Guido della Sala, alla Presidente e Vicepresidente dell’Associazione L’istrione Cultura Filomena Presta e Federica Grisolia, al Dirigente Prof. Giuseppe Dilillo, alla funzione strumentale Ernestina Vetere e a tutto il corpo docente dell’Istituto Comprensivo Federico II.

Un ringraziamento alle socie de La Fucina delle Idee ed a quanti si sono prodigati per l’ottima riuscita dell’evento, in primis a Ferdinando Di Leo.

Nel corso della manifestazione si è ricordata Maria Sistina Arcuri, vittima di femminicidio, alla quale è stata dedicata la preghiera della splendida cantante Stefania Dipierro, che ha intonato una emozionante Alleluja.

Moderatore Vincenzo La Camera.

Il rispetto passa attraverso il riconoscimento della preziosità dell’altro, in questo caso della donna e libertà non vuol dire permettersi di fare tutto ciò che si vuole, perché è in questo preciso istante che ognuno sente il diritto di poter dominare la donna, considerata come essere inferiore.

Per contrastare il femminicidio e la violenza in generale, è fondamentale fare una operazione culturale ed è necessario fare squadra, affinchè si tutelino i diritti di tutte le donne.

Il grande John Lennon, mitico cantante dei Beatles, già nel 1972, scrisse una splendida canzone dal titolo “ Woman is the nigger of the world” ( la donna è il nero del mondo): un testo meraviglioso sotto tutti i livelli, attraverso il quale l’artista faceva una denuncia forte sulla condizione della donna in una società prevalentemente maschilista.

Da allora è cambiato poco e niente e se pensiamo che, addirittura, fin dal Medioevo e già nella Bibbia, era palese come la donna veniva vista come un essere succube dell’uomo, allora possiamo ben comprendere come la situazione si trascini da tempo immemore e come la violenza sulla donna sia diventata una vera e propria piaga sociale.

L’uomo considera la donna come un suo “possesso” e questo lo porta a comprimerne sia lo spazio psicologico che quello fisico, fino a giungere alla violenza che, il più delle volte, si traduce nella soppressione fisica della compagna, dell’amica, della moglie, della conoscente, della collega di lavoro.

La maggior parte delle volte la donna viene uccisa perché l’uomo non sopporta vederla emergere economicamente, per gelosia, per rabbia repressa, per invidia: tutti motivi futili che non giustificano reati così gravi.

Spesso, la violenza passa dal disagio economico, dalla consapevolezza del potere maschile di gestire una donna solo perché non indipendente, per cui è necessario combattere tutto ciò per porre fine a questa spirale di odio.

«Una società che vuole definirsi civile, avanzata e democratica non può alimentare le cronache con omicidi e abusi sulle donne. E’ necessario che gli uomini vengano educati fin da bambini al rispetto nei confronti delle donne. Rispetto che dovrebbe partire dall’uso di un linguaggio non violento o discriminante».

Grazie ancora a Tiziana Battafarano per la sensibilità e per coinvolgere tutti  in questi incontri così altamente qualificanti dal punto di vista umano, sociale e culturale. Tutto ciò è sinonimo, da parte sua, di enorme sensibilità e pulizia d’animo.

Come scriveva la filosofa francese Simone de Beauvoir :“Nessuno è di fronte alle donne più arrogante, aggressivo e sdegnoso dell’uomo malsicuro della propria virilità”. Soltanto quando l’uomo prenderà coscienza che l’essere violento è solo sintomo di debolezza e per nulla  di forza, si potrà debellare quello che ormai sembra essere diventato un cancro sociale: il femminicidio. E più in generale, sconfiggere la quotidiana violenza contro le donne.

RAFFAELE BURGO