Trebisacce-31/01/2023: ESAMI KARMAN

                                   

  

 

 

   ESAMI KARMAN

 Che cos’è la sequenza di tiro kàrman? E’ un invito. Un invito a liberare il silenzio. Un invito a centrarsi prima di centrare. Un invito ad essere in ben-essere” (Guido Valenzano).

Giorno 29 Gennaio u.s. la palestra comunale di Oriolo Calabro, grazie ai Maestri Guido Valenzano e Gina Florentina Stan, ha vissuto un momento altamente qualificante dal punto di vista sportivo ed umano, infatti si sono svolti gli esami Kàrman di Tiro con l’Arco per il passaggio di grado, che hanno visto impegnati diversi arcieri, desiderosi di superare un impegno importante e gratificante per i sacrifici ed il lavoro sostenuti nel corso dei loro durissimi allenamenti.

Gli esami si sono suddivisi in una prova scritta, una pratica ed una di Forma.

Si è trattata di una prova molto severa, proprio per incentivare tutti a migliorarsi sempre di più, al fine di trasmettere un insegnamento fondamentale: seppur trattandosi di livelli iniziali, è necessario far comprendere che la meritocrazia non deve essere un optional, ma un fattore determinante per la buona riuscita dell’esame stesso.

Sostenere un esame è sempre motivo di crescita personale, in quanto ci si rende conto dove si è sbagliato e ci si impegna per eliminare le lacune.

Un esame, anche per i giovanissimi, deve comunque essere sinonimo di serietà e professionalità, perché fin dalla più tenera età si deve capire l’importanza di determinati momenti, in modo da crescere nel rispetto dei sani princìpi dello Sport, quello vero, fatto di sacrifici, impegno e lealtà.

Tutti gli esaminandi hanno dimostrato impegno e spirito di abnegazione; naturalmente, come in tutte le verifiche tecniche c’è stato chi ha eccelso e chi è stato sufficientemente preparato, altri avranno bisogno di studiare in modo più approfondito, ma i loro validi Istruttori sapranno fare in modo che anche qualche lacuna venga colmata, così da permettere nel futuro una crescita a livello tecnico.

Il Progetto Kàrman si propone di far diventare tutti dei bravissimi arcieri, offrendo loro una grandissima opportunità: quella di “smeccanicizzare” il tiro, che in tal modo non diventa un mero e semplice gesto fisico, ma si proietta verso una profondità che permette di “vedere” il Tiro con l’Arco come una disciplina a 360°, dove princìpi quali rilassamento, concentrazione, visualizzazione, respirazione, atteggiamento mentale, postura diventano una cosa sola.

E pensiamo che ciò possa contribuire a formare un arciere completo, capace di superare anche quello che, dopo qualche anno di pratica, attanaglia molti arcieri e che viene chiamato “target panic”, cioè l’ansia della prestazione, la paura di sbagliare.

Ebbene, grazie al lavoro “interno” che fa parte integrante del Progetto, tutto ciò viene superato, grazie proprio agli esercizi che sottendono a tale scopo.

Guido e Gina perseguono questo nobile intento e siamo certi che con l’impegno fattivo di tutti gli Istruttori, si promuoverà un lavoro sempre più serio e costruttivo.

La severità di un esame contribuisce a trasmettere ai praticanti di qualunque disciplina sportiva un bagaglio di conoscenze che travalicano quello che è il semplice gesto atletico, ma si proietta verso un discorso globale, che forma non soltanto il campione, ma anche l’uomo.

Serietà e professionalità fanno parte del dna di Guido Valenzano e Gina Florentina Stan e negli ultimi giorni si è appresa la splendida notizia che, grazie a queste loro virtù ed al loro indefesso lavoro, il Settore Kàrman è entrato a far parte, come rappresentante per l’Italia, del T.A.I.(Traditional Archers International), quindi inizia un nuovo ed importante cammino che vede la formazione kàrman protagonista di attività sportiva e formativa internazionale.

A tal proposito si ringrazia il Presidente Mondiale T.A.I., Eric Ist Hier, per aver creduto in questo splendido Progetto.

Un ringraziamento a tutti gli Istruttori presenti per il loro lavoro e per il loro impegno acchè tutto si svolgesse nella maniera migliore possibile ed un grazie particolare, da parte nostra, al Maestro Alessandro Carlucci ed al Maestro Gina Florentina Stan per averci supportato nel difficile compito di esaminatori nella prova di Forma.

Vogliamo concludere con un pensiero che molti grandi Maestri di Kyudo tengono sempre a mente: Kokoro No Yoi (Preparare il proprio spirito).

Soltanto così si potrà dire: “non scaglio la freccia”, ma “sono la freccia”.

E quando arciere, freccia, arco e bersaglio diventano una cosa sola, allora si potrà dire davvero di vivere l’essenza di ciò che si pratica.

RAFFAELE BURGO