Trebisacce-05/02/2023:    100 CALLAS

 

                                            

      

 

 

 

 

     100 CALLAS

La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori”. (Johann Sebastian Bach)

Che cosa è la Musica? E’ Dio che sorride all’uomo!

Bob Dylan, Premio Nobel, dice che il bello della musica è che quando ti colpisce non senti dolore.

E’ una grande verità questa, infatti la musica ti entra “dentro” in maniera delicata, trasmettendoti quelle emozioni mai sopìte ma che, forse, la frenesìa della vita moderna, lascia scorrere senza che noi ce ne accorgiamo più.

La Grecia, nostra dirimpettaia, nel centenario della nascita della “Divina”, la grandissima Maria Callas, la più grande cantante lirica che il mondo abbia mai avuto, ha voluto renderle doveroso omaggio, infatti nel meraviglioso Teatro Comunale di Trikala, Nikos Efthimiadis, in collaborazione con l’Associazione “Amici dell’Ospedale delle malattie croniche”, ha organizzato uno splendido evento denominato “Callas 100”, presentato dal noto Alexis Kostalas.

Il bellissimo teatro di Trikala ha visto la partecipazione del Maestro Teresa Cardace, soprano di caratura internazionale e Docente di Conservatorio, Maria Sarli, pianista eccezionale di fama mondiale e di Francesca Campanella, sublime soprano, ed Ester Ferraro, bravissima mezzosoprano.

Per l’Italia e per il nostro Sud è stato un grande orgoglio avere avuto la possibilità di partecipare ad una manifestazione così prestigiosa, grazie alle sopracitate professioniste, che hanno incantato il numerosissimo pubblico presente, non soltanto grazie alla loro performance, ma anche per la delicatezza con la quale hanno portato avanti il programma musicale.

Ricordiamo uno splendido film dal titolo “ La musica nel cuore”, quando il protagonista dice: “Sai cos’è la musica!? È Dio che ci ricorda che esiste qualcos’altro in questo mondo”!

Ripercorrere le tappe artistiche dei Maestri Cardace e Sarli e di Francesca ed Ester e ricordarne i successi ottenuti, sarebbe superfluo, in quanto tanto si è scritto su tutto ciò, per cui desideriamo sottolineare soprattutto quella che è la valenza umana di un lavoro fatto di spirito di abnegazione e professionalità, grazie al quale ci si immerge totalmente nella musica, non disdegnando mai i valori umani ed etici che devono essere alla base di tutto.

Ascoltare il pianoforte di Maria Sarli vuol dire chiudere gli occhi e rendersi conto, dai suoi occhi, che si immerge in un mondo tutto suo, si isola da tutti immedesimandosi nella interpretazione, diventando tutt’uno con la musica: mani, cuore, animo, melodia diventano una cosa sola e chi l’ascolta non sente più niente attorno a sé, se non questo suono che sembra venire dal cielo.

Teresa Cardace appare in tutto il suo splendore e riesce a trasmettere emozioni forti quando canta, in quanto rende “viva” l’interpretazione, che diventa realtà , una storia che prende forma mentre lei si esibisce.

E che dire di Francesca Campanella? La sua voce potente e la sua presenza fisica sono qualcosa di meravigliosamente coinvolgente non soltanto sotto l’aspetto puramente artistico-musicale, ma anche dal punto di vista umano, infatti è una cantante che diventa una sola cosa con la musica e nel momento in cui interpreta, diventa lei stessa il personaggio.

Ester Ferrara merita il plauso per le sue qualità professionali ed etiche, dimostrando come con sacrificio e passione si possono raggiungere risultati di altissimo livello.

Attraverso gli occhi del Maestro Cardace, oltre che di Maria Sarli, di Francesca ed Ester,  dotati  di una sensibilità senza limiti, viene trasmesso un meraviglioso messaggio, cioè si capisce come si può essere innamorati della luce, quella della Musica, attraverso la quale ci si spinge a mantenere alto il fasto della grandissima Maria Callas.

Grazie a loro la Musica fiorisce e si dilata verso la prima, vera luce, quella dei primi albori del mondo, quella della idealità, dei sentimenti veri, puliti e profondi.

Tutto ciò permette a tutti di riappropriarsi di un sogno bellissimo, che si basa sull’amore, vero e temerario, struggente e dolcissimo. L’amore che una volta accendeva una stella per ogni coppia di innamorati, l’amore che spacca il cuore della pietra dura, amore pulito.

Ancora un grosso plauso a Teresa Cardace, grandissima professionista, capace di coniugare perfettamente tecnica, serietà e professionalità con dolcezza, umanità, disponibilità e sensibilità, riuscendo a trasmettere quei valori necessari per rendere davvero la Musica veicolo di crescita individuale.

Vogliamo concludere con un bellissimo pensiero di Maria Callas: ““Non è abbastanza avere una bella voce. Bisogna prendere quella voce e sezionarla in mille pezzi in modo che possa servire le necessità della musica, dell’espressione.

Immaginate come sarebbe noioso Jascha Heifetz se fosse soltanto un grande tecnico. E’ un grande violinista perché va al di là delle note. Per un cantante, questo è ancora più importante, perché abbiamo le parole oltre alle note. Dobbiamo fare tutto quello che fa uno strumentista, e poi ancora di più. E’ un lavoro molto serio e difficile, e non lo si fa col talento o colla volontà sola, ma coll’amore, colla devozione per ciò che si adora. Questa è la ragione più forte per fare qualsiasi cosa.”

RAFFAELE BURGO