Trebisacce-20/02/2023: Il Movimento Politico “Trebisacce 2023” chiede un consiglio comunale aperto sull’Autonomia differenziata

Petta A.

Al Sig. Sindaco

                                                                                                         Comune di Trebisacce

 

Al Presidente del Consiglio Comunale

 

 

 

OGGETTO: RICHIESTA CONSIGLIO COMUNALE APERTO – INSERIMENTO O.D.G. CONSIGLIO COMUNALE PROPOSTA DI DELIBERAZIONE AUTONOMIA DIFFERENZIATA

Il Movimento Politico “TREBISACCE 2030”

Considerata da parte del Consiglio dei Ministri l’approvazione in data 02/02/2023 del cosiddetto “DDL Calderoli” in materia di attuazione del progetto dell’autonomia regionale differenziata;

Considerata inoltre l’approvazione definitiva in data 29/12/2022 della legge di Bilancio che contiene nei commi 791-798 l’attuazione dell’autonomia regionale differenziata senza garanzie di finanziamento e attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni;

Chiede

  • di convocare un Consiglio Comunale Aperto per informare e sensibilizzare i cittadini e le cittadine riguardo al tema della Autonomia differenziata delle regioni proposta nel disegno di legge del Ministro Calderoli, che mina l’unità della Repubblica, mettendo a serio rischio l’uguaglianza dei diritti in tutto il territorio nazionale.
  • Di inserire nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale l’allegata proposta di Deliberazione sull’autonomia differenziata ex art. 116, comma 3, Costituzione, redatta dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale Calabria e dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale Nazionale.

Nel contempo, si rinnova la richiesta a Codesta Amministrazione di farsi promotrice della raccolta delle firme necessaria per la presentazione della Proposta di Legge Costituzionale di Iniziativa Popolare presentata dal citato Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, di cui il primo firmatario è il costituzionalista prof. Massimo Villone e di cui si è già allegata copia. 

Il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale e il Movimento Politico “TREBISACCE 2030” dichiarano la propria disponibilità alla collaborazione con Codesto Ente per tutto quanto può essere utile al riguardo.

Trebisacce, 14 febbraio 2023

TREBISACCE 2030

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ORDINE DEL GIORNO SULL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA, EX ART. 116, COMMA 3, COSTITUZIONE, PROPOSTO DAL COORDINAMENTO PER LA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE CALABRIA E DAL COORDINAMENTO PER LA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE NAZIONALE.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI TREBISACCE

PREMESSO CHE

  • Il Consiglio dei Ministri ha approvato in data 02/02/2023 il cosiddetto “DDL Calderoli” per l’attuazione del progetto dell’autonomia differenziata di cui all’art. 116, terzo comma, della Costituzione;
  • Il suddetto Disegno di Legge non specifica le modalità con cui attivare la richiesta di autonomia differenziata, lasciando spazio alle regole di ciascun Statuto regionale;
  • Si prevede che l’intesa tra lo Stato e la singola Regione vada elaborata dal Governo e poi inviata alla Regione in questione per essere esaminata e approvata;
  • Si conferma la sostanziale emarginazione del Parlamento, escluso dalla fase di trasferimento delle funzioni e delle risorse e dal monitoraggio, e ridotto a pareri non vincolanti nell’adozione dei cc.dd. LEP – Livelli essenziali delle prestazioni – , adottati invece con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri: modello viziato da assai dubbia costituzionalità;
  • La compartecipazione al gettito tributario maturato nel territorio regionale è a vantaggio delle regioni economicamente più forti; tale evenienza comporterebbe maggiori finanziamenti alle Regioni del Nord,che disponendo di più risorse hanno quindi una spesa storica più alta, e meno a quelle del Sud, caratterizzate da una spesa storica più bassa; con conseguente aumento del divario tra Nord e Sud sui Livelli Essenziali di Prestazione, preoccupazione denunciata anche dalla SVIMEZ;
  • In data 29/12/2022 è stata approvata in via definitiva la legge di Bilancio che contiene nei commi 791-798 l’attuazione dell’autonomia regionale differenziata senza garanzie di finanziamento e attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni;
  • Da parte delle Regioni Lombardia Veneto ed Emilia Romagna è stata richiesta nelle pre-intese del 2019 la devoluzione ex art. 116, comma 3, Cost., rispettivamente, di 20, 23 e 16 materie tra quelle indicate nell’art. 117 Cost., tutte di interesse anche nazionale;
  • se è vero che l’art.116, comma 3, Cost. ammette il trasferimento a singole Regioni che lo richiedano di “ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, concernenti le materie indicate nell’art.117 Cost…”, è altresì vero che la richiesta, estremistica e non conforme ad una lettura corretta dell’art. 116 Cost., di devolvere alle Regioni tutte o quasi tutte le materie indicate, stravolge in modo inammissibile lo stesso art. 117 Cost. e viola i principi degli artt. 5 e 119 Cost.;

 

  • se questa scelta di devoluzione si realizzasse sarebbe colpita a morte l’unità giuridica ed economica della Repubblica (art. 2, 3 e 5 della Costituzione), con enormi complicazioni nel governo delle singole materie, in danno dell’uguaglianza dei cittadini, delle imprese e delle pubbliche amministrazioni locali e nazionali;

 

  • Nessuna delle tre Regioni richiedenti ha mai spiegato, né tantomeno dimostrato, la fondatezza delle ragioni per le quali sarebbe utile e giusto trasferire quelle materie alla competenza regionale;

 

  • esiste una relazione e interdipendenza tra tutte le Regioni e i territori italiani, tali per cui il Sistema- Paese cresce o arretra assieme;

 

  • il riordino istituzionale di cui ha bisogno il Paese non riguarda soprattutto le Regioni quanto invece il rafforzamento delle autonomie locali;

 

  • molte Regioni e moltissimi Sindaci, tra cui quelli di Bari, Napoli e Bologna e altri 140 della rete Recovery Sud hanno manifestato contrarietà alle richieste ex art.116 Cost. da parte delle tre Regioni e hanno già richiesto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di bloccare il disegno in oggetto.

 

QUANTO PREMESSO,

CHIEDE AL GOVERNO CHE

 

  1. qualunque disegno di legge attuativo dell’autonomia differenziata ex art. 116, comma 3, Cost., sia inviato alle Camere come D.D.L. ordinario, al fine di permettere un approfondito e indispensabile dibattito pubblico nel Paese su scelte che determineranno importanti e potenzialmente irreversibili conseguenze istituzionali, economiche e sociali. Coinvolgendo in tale dibattito sindacati, associazionismo, studiosi, autonomie locali e soprattutto il Parlamento a cui va riservato un ruolo centrale anche nella valutazione di merito delle eventuali intese;
  2. vengano obbligatoriamente definiti – prima di eventuali intese con singole Regioni – LEP, costi fabbisogni standard e fondi perequativi, senza i quali non è possibile stabilire le risorse necessarie a finanziare le prestazioni sulla base del principio di uguaglianza. Vietando in particolare regimi transitori governati da fantomatiche “commissioni paritetiche” prive di qualsiasi legittimazione politica;
  3. ogni trasferimento di materie avvenga nel rispetto dei principi di solidarietà e unità nazionale, garantendo maggiori risorse a quei territori in cui permangono gap infrastrutturali, economici e sociali col resto dell’Italia;
  4. il processo di eventuale devoluzione di cui all’art. 116, comma 3, Cost. avvenga nel rispetto del principio di sussidiarietà nell’esercizio delle funzioni amministrative e non si traduca in un accentramento regionale in danno delle autonomie locali;
  5. il riconoscimento di ulteriori e particolari forme di autonomia ex art. 116, comma 3, Cost. trovi fondamento in specifiche e dimostrate esigenze della Regione richiedente, compatibili con l’unità della Repubblica e col principio di uguaglianza. Caratteri che non risultano presenti nelle richieste di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna;
  6. sia portato rapidamente alla discussione in Senato il D.D.L. di iniziativa popolare per la modifica degli artt. 116 e 117 Cost., promosso dal Coordinamento Nazionale per la Democrazia Costituzionale, non appena completata la raccolta firme nel maggio 2023.