Trebisacce-24/05/2023: LAVORO COME MISSIONE

LAVORO COME MISSIONE
“Come infermieri abbiamo la possibilità di guarire il cuore, la mente, l’anima ed il corpo dei nostri pazienti, le loro famiglie e noi stessi. Essi possono dimenticare il tuo nome, ma non potranno mai dimenticare come li hai fatti sentire”(Maya Angelou).
Ci sono professioni che sono vere e proprie missioni, per la delicatezza e per tutto ciò che ruota attorno ad esse.
Una di queste professioni è senza dubbio quella dell’infermiere che, personalmente, consideriamo
una delle più difficili, proprio perché necessita non soltanto di grande preparazione professionale, ma anche di notevole umanità. Uno splendido esempio di “ angelo” della corsia è Loredana Di Leo, in forza fino al 2014 presso la postazione del 118 di Trebisacce, dopodichè le è stato conferito l’incarico come Caposala al Pronto Soccorso, sempre di Trebisacce ed attualmente lavoratrice instancabile nel Reparto di Cardiologia del “ Chidichimo”.
Loredana è in possesso di una umanità fuori dal comune e ciò la fa assurgere ad esempio positivo da
imitare e da seguire, in quanto mette davanti a tutto la persona e poi il paziente, facendo sì che
chiunque si trovi ad usufruire del suo intervento si trovi di fronte un’amica pronta a dare una parola
di conforto.
La capostipite degli infermieri, Florence Nightingale, a proposito di questo difficilissimo lavoro diceva che era “ la più bella tra le arti belle”, proprio a significare il rapporto di vicinanza che si crea tra il malato e l’infermiere che lo assiste.
Loredana mette tanto coraggio ed amore nel suo lavoro, dimostrando come quando ci si prende cura
di una persona, comunque vadano le cose, si vincerà sempre.
In un recente incontro con questo meraviglioso esempio di abnegazione per il prossimo, abbiamo
apprezzato ancora di più il suo modo d’essere.
Loredana Di Leo è un’anima candida, pulita, sensibile, disponibile; è una persona con una
straordinaria adesione alla vita, un concentrato di bontà.
E le dimostrazioni di stima ed affetto che le vengono tributate sono la dimostrazione lampante di
quanta considerazione umana e professionale tutti hanno nei suoi riguardi.
E’ bellissimo vedere l’umiltà del suo proporsi, la condivisione profonda e sofferta dei dolori del
prossimo, il sorriso eternamente stampato sulle labbra, la dolcezza del suo disquisire.
Ci sono creature talmente belle, fresche, solari, semplici e pulite “ dentro ” che fanno sentire la
professionista come una persona di famiglia. Loredana è una di queste meravigliose creature.
La sua vita ed il suo lavoro sono una “ lectio magistralis” : dona a tutti il suo sorriso, la sua
compostezza, la sua professionalità, la sua umanità, la sua bontà.
Per dirla tutta, a tutti dona il suo cuore. E sappiamo quanto sia importante per un malato poter avere il conforto attraverso una parola buona o un sorriso.
Ha avuto dalla vita un dono ineguagliabile, ha accumulato giorno dopo giorno un tesoro
inestimabile, un tesoro che non ha nulla a che vedere con la ricchezza effimera.
Ha accumulato il tesoro della trasparenza, dell’onestà, della dignità, della modestia.
Madre Teresa di Calcutta diceva:”
Non è solo ciò che fai, ma quanto amore metti in ciò che fai”. Loredana, nel suo lavoro, mette l’amore al primo posto.
Grazie per la delicatezza con cui svolgi la tua delicatissima missione, grazie per dimostrare come si
possa svolgere il proprio lavoro mantenendo inalterati quelli che sono i valori veri e profondi della
vita.
Ad maiora semper!
RAFFAELE BURGO