Montegiordano-02/10/2023: IL GRAN VIOLINO A  5 CORDE DELLA “LIUTERIA JONICA-CORRADO” DI MONTEGIORDANO APPRODA ALLA FIERA DI CREMONA. (di Mario Vuodi)

IL GRAN VIOLINO A  5 CORDE DELLA “LIUTERIA JONICA-CORRADO” DI MONTEGIORDANO APPRODA ALLA FIERA DI CREMONA. (di Mario Vuodi)

 

Montegiordano, 02.10.2023. Grande successo della “Liuteria Jonica-Corrado”di Montegiordano (CS) alla Fiera degli strumenti musicali artigianali, più grande al mondo, che si è tenuta, dal 22 al 24 settembre u.s., nella città di Cremona dove ha esposto un quartetto realizzato da  Marco Corrado, due  violini realizzati da Vincenzo Corrado e come “ospite speciale” IL GRAN VIOLINO A 5 CORDE realizzato nel laboratorio  della Liuteria da Vincenzo e Marco.

IL GRAN VIOLINO A 5 CORDE rappresenta una vera e propria innovazione strumentale nata da un’idea del violinista Mauro Tortorelli, che, trovandosi di fronte ad una nuova sfida legata al progetto discografico su Guido Santórsola ed al suo repertorio, che vanta opere sia per violino e pianoforte, che per viola e pianoforte, decide di far costruire alla “Liuteria Jonica-Corrado” di Montegiordano (CS) uno strumento appositamente per l’occasione: «il gran violino a 5 corde».

Nasce cosı̀ un nuovo strumento, unico al mondo, capace di possedere contestualmente i registri del violino e della viola, con l’aggiunta di una quinta corda al violino, corrispondente alla corda più grave della viola.

Questo geniale espediente, trasformato da idea utopistica in realtà dalla maestria dei liutai Vincenzo e Marco Corrado, ha dato vita ad uno strumento meraviglioso, che va dai toni caldi e profondi della viola a quelli acuti e luminosi del violino e che consente all’esecutore di passare dal repertorio per violino a quello per viola senza cambiare strumento.

Inoltre, le peculiari caratteristiche sonore e di estensione dello strumento stanno ispirando numerosi compositori a scrivere nuove opere per il “gran violino a 5 corde” ed il primo a cimentarsi nell’ affascinante compito è stato il compositore napoletano Alessandro Cuozzo.

Marco Corrado ha un lavoro stabile in Ospedale a Parma, decide di tornare nella propria terra, in Calabria, precisamente a Montegiordano in provincia di Cosenza, suo paese di nascita per valorizzare e mettere in atto l’antica arte del liutaio, creando l’Associazione “Liuteria Jonica Corrado” con sede a Montegiordano-Marina.

Montegiordano un ridente paesino  dell’Alto Jonio Cosentino,  dell’Antica Magna Graecia, terra ricca di arte, cultura, territorio e ambiente,  sono il patrimonio che, ogni giorno, le giovani generazioni, hanno il dovere di tutelare.

Questo splendido territorio che va da Crotone a Taranto con aree archeologiche e realtà museali, con paesaggi mozzafiato bagnati dalle acque incontaminate dello Jonio ed impreziositi dalle cime innevate del Pollino, colorati  da tante specie floreali disseminati sul lungo territorio..

Nonostante la crisi della politica, la crisi del lavoro tradizionale, un sistema assistenziale che ha relegato il Sud a terra di consensi e di clientele, c’è ancora spazio per una Calabria produttiva, libera e orgogliosa di se stessa.

Sono stati questi elementi, insieme alla spinta propulsiva del papà,  a convincere Marco di far ritorno nel suo paese natio.

Vincenzo Corrado, padre di Marco,  Docente di Educazione Musicale, in quiescenza,  da più di trent’anni si diletta a costruire,  artigianalmente,  violini  che usa Francesco, l’altro figlio,  anche lui musicista.

Le origini della famiglia Corrado sono di musicisti: il nonno, gli zii e diversi cugini hanno la passione della musica e suonano uno strumento.

Marco frequenta a Parma un corso di liuteria, per un anno, presso la Bottega del famoso Maestro, costruttore artigianale di violini, Renato Scrollavezza, dove impara tutte le tecniche per la costruzione, a mano,  di questo meraviglioso strumento.

Successivamente frequenta un altro corso per la costruzione di chitarre a Bisignano presso la bottega di un allievo di  De Bonis uno dei, più affermati, costruttori di chitarre.

La “Liuteria Jonica Corrado”, produce in maniera completamente artigianale, secondo le tecniche tradizionali, violini, contrabbassi, chitarre classiche, chitarre battenti. Queste ultime sono una vera rarità, essendo ormai pochissimi i laboratori che le producono: si tratta di una chitarra calabrese a dieci corde usata per suonare la tarantella e che nonostante tutto ha ancora moltissimi estimatori e acquirenti.

 Per la costruzione dei corpi di  questi meravigliosi e pregiati strumenti, unitamente ai violini, utilizzano il legno del Pollino (Acero), mentre per le tavole armoniche degli stessi strumenti utilizzano l’Abete Rosso.

Suona  la chitarra battente  della “Liuteria Jonica Corrado” un Artista di fama Internazionale, Vinicio Capossela, cantautore, polistrumentista e scrittore italiano.

 Vi sono anche  molti estimatori di questi pregiati strumenti, tra cui  Francesco Loccisano, musicista straordinario, che ha creato un  nuovo approccio alla chitarra battente, un diverso punto di vista, ha trovato  l’originalità in quello che faceva, ha trovato in uno strumento della propria terra il canale espressivo che lo  avrebbe reso, a suo modo, unico agli occhi del resto del mondo.

La Liuteria costruisce, inoltre, sempre in maniera completamente artigianale la Lira Calabrese, uno strumento che stava scomparendo, utilizzando il legno dell’Eucalipto di Montegiordano, mettendo in atto tecniche complesse e particolari che solo gli esperti sono in grado di conoscere.

Le ultime attestazioni dell’uso della Lira, in Calabria,  erano datate 1908. Tra le due guerre mondiali si hanno le ultime esibizioni pubbliche.  Verso la fine degli anni ’70 del secolo scorso era ormai in disuso, sembrava essere uno strumento destinato ai Musei.

Successivamente grazie alle ricerche sul campo portate avanti dalla Cooperativa “R.L.S.” di Catanzaro e dal gruppo musicale Re Niliu, vennero rintracciati gli ultimi suonatori e costruttori viventi nell’area della Locride, mentre la presenza di costruttori e suonatori attivi fu attestata solo fino agli anni ’50.

Negli ultimi anni la moda dell’etnico-popolare ha amplificato il numero degli aspiranti suonatori e, di conseguenza di costruttori, e numerosi sono i corsi, sia in Calabria che nel resto d’Italia, per imparare a suonare o a costruire questo strumento.

 Dal 2010, a Spilinga (VV), si svolge un festival internazionale della lyra del Mediterraneo.

Per ultimo, come impegno e perseveranza per portare avanti questa bellissima e interessantissima iniziativa, la Liuteria Jonica  ha condotto uno studio per il  recupero della chitarra battente lucana.

A Marco e Vincenzo Corrado gli auguri più sentiti affinchè il loro appassionato e sudato lavoro gli possa far raggiungere le mete da loro desiderate.

Mario Vuodi