Trebisacce-27/10/2023:   VOCE E SENTIMENTO

 

                                                    

   VOCE E SENTIMENTO

 

La voce di una soprano assomiglia al grido di una madre ed è per questo motivo che attrae tutti, nessuno escluso” (Montserrat Caballe’).

Il nostro Sud ha da sempre espresso grandissimi talenti in diversi settori della vita sociale e siamo sempre estremamente felici quando possiamo omaggiarli.

E lo siamo ancora di più nel momento in cui trattasi di talenti nati nella nostra Trebisacce.

Ripercorriamo le tappe di una ragazzina che tanti anni addietro, sobbarcandosi di enormi sacrifici, si recava a Taranto, accompagnata dal papà che con la sua moto scendeva dal Centro Storico per portala fino alla stazione ferroviaria dove, salendo su un treno, arrivava nella Città dei due Mari, per studiare canto, una passione che la accompagna praticamente da sempre.

Non c’era nessun ostacolo che potesse farla desistere, perché il classico fuoco sacro che l’animava era più forte di ogni difficoltà o impedimento.

Dopo essersi diplomata in Canto con il massimo dei voti presso l’Accademia Musicale “Giovanni Paisiello” di Taranto, inizia la sua ascesa partecipando a vari concorsi nazionali ed internazionali, ottenendo risultati prestigiosi, che la fanno conoscere al grande pubblico, il quale ne apprezza sia le qualità canore che quelle umane.

La musica è sempre capace di trasmettere sensazioni ed emozioni; ha fatto sbocciare amori, ha fatto nascere amicizie, ma è stata capace di fare ciò soltanto quando è stata fatta con la voce del cuore.

Oggi molti artisti cantano, ma sono pochi coloro i quali lo fanno realmente con l’animo

Tra questi c’è Maria Addolorata Mondella, la cui voce sembra venire da un’altra dimensione, quella interiore, dalla quale scaturiscono sogni, speranze, bellezza, soavità, potenza.

Sentirla cantare fa venire i brividi, proprio perché ci si rende conto che ci troviamo di fronte un’artista meravigliosa, con valori etici eccezionali e, nello stesso tempo, con una voce incredibile, che riesce a farti chiudere gli occhi e ti trasporta in un mondo stupendo, fatto di melodia paradisiaca, nel rispetto della tecnica e, soprattutto, del cuore.

Non esageriamo dicendo che la musica di Maria Addolorata arriva all’anima ed è una sua componente sana

Ebbene, ascoltandola ciò accade e per questo possiamo dire che ogni nota diventa per lei “anima” e “cuore”.

Il curriculum di questa splendida Artista è corposo e dimostra come i sacrifici e la passione siano stati capaci di farle raggiungere le più alte vette nel mondo della Lirica.

1994/95 – Debutta nel ruolo da protagonista “Leonora” nel Trovatore di G. Verdi nel teatro Orfeo di Taranto.

1994/95 – Ruolo da protagonista “Norma” nell’omonima opera di G. Bellini, teatro San Giuliano di Napoli.

1994/95 – Interprete di “Santuzza” nella Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni al teatro Orfeo di Taranto.

1998 – Ruolo da protagonista “Madama Butterfly” di G. Puccini, nel teatro Orfeo di Taranto orchestra e coro del conservatorio “Giovanni Paisiello” di Taranto.

1999 – Diplomata in canto lirico, con il massimo dei voti, presso il Conservatorio “Giovanni Paisiello” di Taranto sotto la guida del Baritono M° Vittorio de Siati.

2004 – Ruolo da protagonista “Violetta” nella Traviata di G. Verdi. Teatro Fanin di Bologna diretta dal M° Giuseppe Sforza.

2004 – Ruolo di protagonista “Nedda”, Pagliacci di R. Leoncavallo diretto dal M° Silvano Frontalini e dall’Orchestra Russa. Teatro Orfeo 2004

2008 – Interprete di “Suor Angelica” nell’omonima opera di G.Puccini, nel teatro dell’Università della Calabria di Cosenza.

2009 – Concerto apertura anno Leoncavallo a Montalto Uffugo (CS)

2009 – Opera concerto “Zazà” di R. Leoncavallo diretta dal M° Silvano Frontalini e Orchestra Russa. Teatro Morelli (CS)

2009 – Interprete in prima assoluta nel ruolo sempre da protagonista di “Berta” nella “Leggenda del Ponte” del compositore cosentino S. Giacomantonio al teatro Rendano di Cosenza.

2010 – Interprete “Giocasta” nell’Edipo Re di R. Leoncavallo, al teatro Metropol di Corigliano (CS).

2011 – Interprete della “Notte” nell’opera moderna “Il Sogno” del compositore albanese Lodi Luca

2018 – Elle in La voix humaine di Francis Poulenc, con la regia di Antonello Mancini, al Castello di Minturno (Lt)  

2018 – Tournee di 30 concerti in Cina: Wenzhou Poly Grand Theatre, Xishi Grand Theatre, Changzhou Poly Grand Theatre, Weinfang Poly Grand Theatre, Grand Theatre di Shanghai, Goujia da Juyvan Pechino e altri per un totale di 30 teatri.

2019 – Cortometraggio per la TV sul “Duetto dei Gatti” di Rossini dal titolo “Miao

2019 – Interprete ancora da protagonista di “Nedda” dei Pagliacci al teatro Antico di Taormina e la Teatro di Verdura a Palermo.

2023 – Interprete da protagonista e in prima assoluta nel ruolo di “Graziella”, nell’opera moderna “Graziella e Alphonse”, di Rosalia Granatiero.

Ruolo da protagonista di “Mimì” nella Boheme di G. Puccini, Teatro Niccolò Piccinni di Bari.

Concerto di inaugurazione del Teatro Arena di Taranto insieme al tenore Nicola Martinucci.

Partecipa a varie Master Class con artisti di fama: Mirella Freni, Giulietta Simionato, Katia Ricciarelli,  Gabriella Tucci, Marcello Lippi.

Vincitrice di alcuni concorsi nazionali ed internazionali tra cui:

1995 – Primo premio con borsa di studio “Carlo Vitale” Brindisi

1996 – Primo premio canzone classica napoletana – Sorrento.

1996 – Primo premio Festival del Barocco – Lecce

2006 – Menzione speciale nel Concorso internazionale di “Ruggero Leoncavallo” a Montalto Uffugo – Cosenza

2010 – primo premio “Danilo Cipolla” Cetraro (Cs) 

Primo premio “Pier Luigi da Palestrina” Manduria – (Ta) 

Primo premio “Città Bianca” Ostuni – (Br) 

Ha cantato in vari teatri italiani (Petruzzelli – Bari, San Carlo – Napoli, Nuovo Orione di Roma, Teatro comunale – Firenze e altri) ed esteri, interpretando ruoli come Gilda in Rigoletto, Micaela in Carmen, Liù in Turandot e altri.

Ha collaborato con direttori d’orchestra come Daniel Oren, Donato Renzetti, Bruno Aprea, Stefano Ranzani e registi come Franco Zeffirelli, Hugo de Ana, Pier Luigi Pizzi e altri.

Ha partecipato a vari concerti e recital lirici, tra cui uno dedicato a Giuseppe Verdi nel 2013 a Trebisacce.

Donna in possesso di grandi qualità etiche ed umane riesce ad isolarsi da tutto e tutti, nel mentre si prepara a cantare, anche grazie ai suoi studi buddisti che la portano a comprendere quando arriva il momento di “chiudersi” nella propria interiorità per poter poi esprimersi al meglio.

E’ un grandissimo esempio per le nuove generazioni, proprio perché la sua vita è stata improntata al sacrificio, all’impegno, allo studio per poter raggiungere le mete agognate.

La sua cantante preferita è Maria Caniglia, un grande soprano dei primi anni del Novecento, tanto che la sua voce veniva paragonata a quella di questa artista.

Apprezza anche Renata Tebaldi e come compositori ama Puccini, Verdi, Donizetti, Mozart . Mentre come come registi adora Zeffirelli e Pasolini.

Per Maria Addolorata Mondella, la Musica, quella vera, è socializzazione, è mezzo per esprimere la propria interiorità ed i propri valori etici e per fare tutto questo è necessario cantare non soltanto con la voce ma , soprattutto, con il cuore e l’animo.

Per lei la musica è una missione, non potrebbe vivere senza cantare e senza trasmettere emozioni.

Oltre alle sua enormi qualità artistiche, Maria Addolorata si distingue per la sua semplicità, modestia ed umiltà e per la moralità che ne fanno un esempio per moltissimi giovani, che si perdono nei meandri della solitudine e della disgregazione dei princìpi.

Un ringraziamento nostro personale a Federico De Marco per il notevole supporto che dona a Maria Addolorata e per la sua vicinanza costante, grazie alla sua professionalità, ad ogni iniziativa che vede impegnata la nostra Artista.

Quando inizia a cantare puoi notare dai suoi occhi che si immerge in un mondo tutto suo, si isola da tutti immedesimandosi nella interpretazione, diventando tutt’uno con la canzone e con la musica: voce, cuore, animo, melodia diventano una cosa sola e chi l’ascolta non sente più niente attorno a sé, se non questo usignolo che sembra cantare dal cielo.

Ci ha trasmesso un messaggio importante: siamo nell’epoca della comunicazione, e mai come oggi ci accorgiamo come sia complicato comunicare, infatti è necessario conoscere le lingue, gli strumenti, la tecnologia, ma la vera storia degli uomini non si può leggere senza l’amore e lei ha sempre ascoltato il suo cuore e grazie a questo è rimasta se stessa, con i suoi valori, con la sua passione, con la sua semplicità. Nella sua vita si è sempre impegnata, e continua a farlo strenuamente, per raggiungere mete ambiziose senza mai chiedere niente a nessuno, dimostrando che “quisquis fortunae suae faber est” (ciascuno è il facitore della propria fortuna, cioè del proprio futuro). La personalità autentica di una persona si costruisce anche attorno ad alcuni “no” e il primo di questi è il “no” alla doppiezza; ebbene, Maria Addolorata l’ha detto questo “no”, alla mediocrità, ai compromessi inutili e sterili, restando sempre quella di sempre: umile, sensibile, determinata.

Quando canta è come avere uno schermo cinematografico davanti, sul quale le parole diventano immagini e la sua voce diventa sensazione dolce e sublime. Al termine delle sue splendide interpretazioni è come se fossimo stati realmente rapiti da un trasporto emotivo che in quegli attimi ci fa dimenticare qualunque altra cosa.

Ed allora, questa grandissima artista di provincia, della nostra sana provincia, ci ha insegnato che tutti abbiamo il dovere di sognare, di pretendere da noi stessi il sogno, di caricare di sogno il nostro oggi, perché diventi ragione del domani che vogliamo.

Noi tutti dobbiamo spingere questa nostra conterranea  verso vette sempre più alte, perché  lo merita e perché i nostri talenti, quelli della nostra zona, non devono restare inespressi, ma raggiungere mete meravigliosamente alte, per realizzare quel sogno che nel caso di Maria Addolorata Mondella non può che diventare una splendida realtà.

La musica è la voce di ogni dolore, di ogni gioia. Non ha bisogno di traduzione” (Helen Exley)

La voce di Maria Addolorata Mondella esprime appieno questo bellissimo aforisma, in quanto nel momento in cui inizia a cantare non c’è bisogno di alcuna traduzione, perché ogni nota sprigiona una emozione, quella che viene dal cuore e giunge all’animo di ognuno di noi.

Semper ad maiora.

RAFFAELE BURGO