Trebisacce-11/11/2023: Ritratti Socialisti (di D’ambrosio Francesco)

Antonio Mundo
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ritratti Socialisti
Antonio Mundo dallo Jonio a Roma
Antonio Mundo, Tonino per tutti, è un SOCIALISTA la cui vita potrebbe tranquillamente essere oggetto e soggetto di un romanzo d’appendice.
Tonino nasce il 3 gennaio del 1938, ad Albidona quasi al confine del mondo, verso la Lucania, distante anni luce da Cosenza. Il padre Francesco era un muratore, la mamma, Divina Mignuoli, una coltivatrice diretta. Una donnina curva, ma forte. Piegata da lutti terribili: il marito, giovanissimo, il figlio Leonardo e la figlia Isabella anch’ella deceduta giovanissima. Nonostante ciò, seppe orientare e formare il giovanissimo Tonino ad una vita di sacrifici, di studio, di vita. Mundo si laurea in Giurisprudenza all’Università di Bari e comincia a farsi notare, apprezzare, viene seguito da uno stuolo di giovani concittadini che a soli 22 anni lo eleggono nel Consiglio Comunale del piccolo borgo di Albidona. Da lì inizia un percorso, un’ascesa che non conosce soste. Diviene Sindaco del suo amato Paese, poi consigliere provinciale in un collegio dominato da una fortissima Democrazia Cristiana. Fino al grande salto, nel 1970 alla Regione. Eletto con un suffragio plebiscitario, assume anche l’incarico di Assessore ai Lavori Pubblici; riconfermato nel 1975 e nel 1980 con una breve esperienza di Assessore alla Sanità, avendo sfiorato anche l’elezione a Presidente della Giunta Regionale, non resa possibile da giochi di equilibri interni al PSI. Nel 1983 decide di sfidare i grandi del Socialismo calabrese e si candida, in sordina, alla Camera dei Deputati, ove viene eletto con quasi 60.000 voti. E’ il grande salto nell’olimpo della politica, divenendo uno degli uomini più vicini a Bettino Craxi che per la sua elezione a Deputato si impegna molto, anche attraverso uomini di “peso”, come Gennaro Acquaviva e Gaetano Mancini. Prende il posto alla Camera del suo “mentore”, Cecchino Principe che quella mancata elezione la vive, ovvio, malissimo e considerandola uno “sgarro” del suo pupillo. Tonino, infatti, fu uno dei massimi dirigenti vicini al Leader rendese, per anni, per tanti anni. Ma la politica è fatta di coraggio, di intraprendenza e Tonino Mundo seppe tessere una trama di rapporti in ogni angolo della Calabria socialista. Rapporti che seppe mantenere sempre, con una presenza costante sul territorio. Mundo, inoltre, viene chiamato a gran voce a Trebisacce ove viene incoronato Sindaco per ben tre volte. E dove anni dopo il nipote, amatissimo, Franco, gli succede per bendue volte, segno di un legame fortissimo con quel territorio. I suo impegno per l’Alto Jonio cosentino è stato sempre alto. Un’area strategica ma senza praticamente infrastrutture, alcune delle quali, in verità ancora insufficienti, si devono alla sua azione amministrativa e parlamentare. Se lo Jonio è meni distante lo si deve anche a lui.
Tonino Mundo è mio amico; per anni ho avuto il privilegio di seguirlo nel suo percorso politico. Non sono mai stato un “mundiano” ma con Tonino ho avuto ed ho un rapporto di grande simpatia e solidarietà. Mio padre, i miei zii gli sono sempre stati vicini ed io stesso già nel 1975, praticamente adolescente, ho seguito la sua prima campagna elettorale alla Regione. Con suo nipote Vincenzo percorremmo migliaia di chilometri per raggiungere i suoi sostenitori, le sezioni, organizzargli i comizi, presentarlo sui palchi. Tonino era un bel ragazzo, spigliato, con una dialettica accattivante. I suoi comizi erano seguitissimi ed i suoi compagni per lui avrebbero fatto e fecero follie. Credo che pochi come Tonino Mundo sanno mantenere un rapporti così continuo, forte, saldo con l’elettorato ed ancora oggi dopo oltre 20 anni di assenza dal proscenio è circondato da affetto, affetti, amicizie che resistono al tempo ed al “potere”, segno che Mundo era un predestinato, uno nato per la politica. Socialista sempre, senza mai esitazioni, sbandamenti eppure non sono mancate le “offerte” per averlo. Mundo ha sempre detto no. Tra l’altro Tonino, così loquace sui palchi, è uno dei rari esempi di compostezza, riservatezza. Mai un pettegolezzo, mai una parola di troppo. Ed i suoi consigli, le sue riflessioni sono state oro per i grandi del socialismo calabrese. Tonino ha una moglie che sembra essere nata per lui. Bella, riservata, mai un pettegolezzo, praticamente distanta dalle mondanità della politica. Una donna di Trebisacce che ha saputo accompagnarlo, proteggerlo. La signora Angela Cortese che fra l’altro gli ha dato due figli, Francesco e Divina, anche loro sempre in seconda fila. Riservati ed educati. Insomma, Tonino Mundo è un personaggio del Novecento che ha scritto pagine inedite, la sua una vita da romanzo, avrebbe potuto ispirare i grandi romanzieri della sua epoca. Un Socialista coerente, che oggi è anche presente sui social. Non ci crederete e le sue piccole apparizioni sono gocce di saggezza, quella che ereditò dai genitori in quel piccolo villaggio a metà fra la montagna ed il mare Jonio. Un uomo che merita un posto di rilievo nella storia di questa terra.
D’ambrosio Francesco