Trebisacce-27/11/2023: LA SETTIMANA DI FEDERICA

LA SETTIMANA DI FEDERICA
“Per tutte le violenze consumate su di lei, per tutte le umiliazioni che ha subìto, per il suo corpo
che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete
lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le sue ali che
avete tarpato, per tutto questo: in piedi, signori, davanti ad una donna
” (William Shakespeare).
Anche quest’anno, il Volley pugliese, si è fatto promotore di una splendida iniziativa, omaggiando
per una intera settimana Federica De Luca, scomparsa tragicamente insieme al suo piccolo Andrea,
di quattro anni, quel maledetto 7 giugno 2016.
Attraverso iniziative varie, si cerca di sensibilizzare tutti su quella che è una vera e propria piaga
sociale: la violenza sulle donne.
Non nascondiamo che scrivere questo articolo è per noi motivo di enorme malinconia, oltre che di
grande amarezza e dolore, infatti andremo a scrivere di una mamma e del proprio bambino che non
ci sono più, uccisi da chi avrebbe dovuto, al contrario, sempre difenderli.
Federica, arbitro di Volley e grandissima sportiva, era una ragazza di 30 anni, solare, buona,
sensibile, che viveva per il piccolo Andrea di 4 anni.
Due cuori che battono all’unisono in un unico Cuore: quello dell’amore puro tra mamma e figlio.
Questi due volti splendidi sono quelli di Federica e del suo Andrea.
Ma, accanto a questa meravigliosa immagine, se ne aggiunge un’altra: quella del dolore provocato
da una mano crudele che, in un attimo, ha deciso di spezzare due giovani vite, di spegnere per
sempre quel sorriso dai volti di due angeli.
Federica e Andrea erano due anime innocenti, che avevano davanti tutta la vita per realizzare i loro
sogni, per gioire di quelle cose semplici che amavano.
Da quel triste giorno, il papà di Federica, Enzo, e la mamma Rita, hanno lottato strenuamente per
sensibilizzare, per mantenere vivo il ricordo dei loro due giovanissimi angeli e tutto ciò ha portato
ad organizzare diverse iniziative, atte anche ad educare ad un comportamento retto e corretto nei
confronti della donna e dei bambini.
Enzo e Rita, seppur distrutti ancora da questo immane dolore, con grandissima
dolcezza si impegnano quotidianamente in questo loro compito, in quella che per loro è diventata
una missione, al fine di porre un freno a questa piaga.
Ricordare la dolcezza di quei due volti felici e sorridenti e sapere di non poter più godere della loro
presenza fisica, ancora oggi lascia sgomenti e fa riaffiorare sul nostro volto una lacrima, che
vorremmo far trasformare in un dolce sorriso per loro, che sono assisi tra gli angeli, perché loro
stessi erano tali sulla terra.
Enzo e Rita sono stati e sono due genitori eccezionali e speciali e Federica aveva in sé le virtù che la
sua splendida famiglia le aveva trasmesso.
Amava la vita e meritava, insieme al suo piccolo Andrea, di godere delle bellezze che la vita poteva
loro riservare: entrambi hanno lasciato un enorme vuoto in tutti noi, ma siamo certo che da Lassù
sapranno guidare i passi di quanti li hanno davvero amati.
Il loro sorriso resterà sempre impresso nel ricordo di tutti e sarà il simbolo della bellezza interiore.
Personalmente siamo legati a loro da un vincolo di profondo affetto, per cui ogni parola scritta
proviene dal cuore e nostro desiderio sarebbe quello di non dover mai più parlare o scrivere di
episodi che distruggono intere famiglie.
Ecco perché tutte queste bellissime iniziative e l’impegno di Enzo e Rita devono essere viste come
un veicolo importante per riuscire a debellare questo tremendo bubbone.
“La violenza distrugge ciò che vuole difendere: la dignità, la libertà, e la vita delle persone”. (Papa
Giovanni Paolo II).
E ricordiamoci che il silenzio uccide la dignità.
Federica e Andrea sono sempre con noi. E lo sono con il loro sorriso che nessuna mano omicida
potrà mai spegnere nei nostri cuori.
RAFFAELE BURGO