Trebisacce-08/12/2023:    MADRE TERRA

                                         

   MADRE TERRA

Chi non ha il suolo natale sotto i piedi non ha neppure un Dio.’ Questa espressione non è mia; l’ho sentita dire da un mercante, un vecchio credente, che ho incontrato in viaggio. Veramente egli non disse proprio così, bensì: ‘Chi ha rinnegato la propria terra natale ha rinnegato anche il proprio Dio’ (Fëdor Dostoevskij, L’idiota).

Quando si scrive un libro, molto spesso c’è il rischio di proporre un lavoro freddo, difficile da comprendere, mentre dovrebbe essere semplice per tutti, offrire spunti di riflessione, farci immedesimare nella storia.

Ebbene, Salvatore Cosma, dopo il suo primo lavoro “ Un uomo in trincea-la forza del tricolore”, si è cimentato in quello che noi non abbiamo timore a definire un vero e proprio capolavoro, infatti ha scritto “Madre Terra, la voglia di restare”, un libro meraviglioso, un omaggio alla sua Terra, la Basilicata, tornando indietro nei ricordi e descrivendo dettagliatamente usi, costumi, storia, spiritualità di luoghi che trasmettono tutt’oggi emozioni forti nella loro umiltà e semplicità.

Un libro che affonda le radici nell’amore per la propria famiglia, che ha sempre rappresentato per questo giovane Sindaco un faro, un punto di riferimento, un’oasi nella quale adagiarsi negli attimi più faticosi della vita personale e di quella politica.

Il Professor Cosma ha scritto questo suo secondo libro con il cuore e mettendo in campo le sue emozioni, i suoi sentimenti profondi, le sue fragilità, i suoi ricordi e le sue esperienze, frutto di tantissimi viaggi in tutta la sua Regione.

Le sue origini umili, ma improntate sul rispetto dei valori veri e tradizionali della vita, gli permettono di mantenere inalterati valori tradizionali, che lo fanno amare da tutti e, nel contempo, rispettare.

E grazie all’attaccamento alla sua terra, è riuscito a realizzare un lavoro stupendo.

Purtroppo, in molti fuggono dalla propria terra, chi per motivi di lavoro, chi per rincorrere un sogno che, molto spesso, è illusorio, mentre Salvatore è voluto restare legato alle sue origini, ai profumi della propria terra, ai ricordi, alle emozioni che soltanto luoghi intrisi di semplicità sanno donare.

Ama definire il suo libro come un “diario del cuore” , fatto di emozioni che sussurrano ai vostri cuori una sola parola: l’amore per la propria terra, madre terra.

Il suo è un viaggio meraviglioso e il ricordo della madre che, con le sue mani, piantava quel piccolo seme che un giorno sarebbe diventato un albero forte e rigoglioso, oppure una pianta bellissima, è ancora vivo nel suo cuore e nella sua mente, dandogli quella forza necessaria per affrontare con determinazione le avversità della vita, lottando per la sua terra, per quella Regione, che è la Basilicata, dove si vive ancora nel rispetto dei valori del lavoro e della condivisione.

I tempi dell’uomo cambiano, mutano e si trasformano come frutti al variare delle stagioni. Un padre, con le sue mani forti e grandi, tiene stretta la “ canestra di frutta”. Sembra il trofeo di un’età, di una generazione di valori, sentimenti, traguardi, delusioni ed ostacoli, insegnamenti e dolcezze da trasmettere, come la storia, le radici, le tradizioni da tramandare. La consegna di quella “canestra” a suo figlio è il simbolo ideale, la chiave di un passaggio di testimone tra decenni che si incontrano. Un suggello ed una speranza. Il futuro è l’eredità e l’affronto. Il domani è la bellezza che non vive senza gli occhi del passato. Leggere è come pensare, come pregare, come parlare ad una Madre, come raccontare le tue idee, come ascoltare le idee degli altri, come udire la natura, sì come contemplare un paesaggio, come uscire a fare una passeggiata: un viaggio nella mia Amata Terra”(Salvatore Cosma).

Grazie per questo bellissimo Viaggio!

RAFFAELE BURGO