Rocca Imperiale-09/03/2024: Sinistra al quadrato dice ‘NO’ all’Autonomia Differenziata! /Strategia indicata: unione con altre regioni per contrastare il disegno di legge
Rocca Imperiale:09/03/2024
Sinistra al quadrato dice ‘NO’ all’Autonomia Differenziata!
Strategia indicata: unione con altre regioni per contrastare il disegno di legge
“L’Italia s’è rotta”, si legge sulla locandina d’invito di Sinistra al quadrato all’incontro sul tema dell’Autonomia Differenziata e presenta il nostro tricolore a pezzi per indicare il ‘NO’ deciso e determinato contro l’approvazione del Disegno di Legge. Si è tenuto l’incontro dibattito, organizzato dal Laboratorio di Sinistra al quadrato, sabato 9 marzo, con successo di partecipazione e ricchezza di contenuti, nella sala consiliare “E. Camerino”, presso il Monastero dei Frati Osservanti. Al tavolo dei relatori: Giuseppe Ranù (Sindaco di Rocca Imperiale), Angela A. Di Leo (membro del laboratorio di Sinistra al Quadrato nel ruolo di moderatrice), Pasquale Corbo (portavoce del laboratorio di Sinistra al Quadrato), Angelo Broccolo (medico e membro del laboratorio di Sinistra al Quadrato), Santo Gioffrè (medico e scrittore meridionale). Alla diretta streaming il Prof. Emilio Panio, alla servizio stampa –video per Policoro Tv la giornalista Antonella Gatto. “Lo scorso 23 gennaio, il Senato ha approvato il Disegno Di Legge sulla Autonomia Differenziata con 110 voti favorevoli, 64 contrari e 3 astenuti. Il provvedimento è ora al vaglio della Camera dei Deputati per ottenere l’approvazione definitiva prima delle elezioni europee di giugno. Il Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli ha proposto una drastica riduzione delle materie di competenza esclusiva dello Stato, cercando di veicolarne il potere sulle regioni, tramite appunto la cosiddetta “Autonomia differenziata delle Regioni”. Questa riforma prevede l’attuazione della riforma del Titolo V della Costituzione introdotta nel 2001 e mira a ridefinire, ancora una volta, i rapporti tra lo Stato centrale e le Regioni a Statuto Ordinario. Qualora il disegno diventasse legge, le Regioni – dopo la consultazione degli Enti locali, possono richiedere autonomia su 23 materie. Le materie, come si legge nel testo del Ddl Calderoli, sono definite dall’articolo 116 della Costituzione (comma 3): rapporti internazionali e con l’Unione europea delle regioni; commercio con l’estero; tutela e sicurezza del lavoro; istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale; professioni; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi; tutela della salute; alimentazione; ordinamento sportivo; protezione civile; governo del territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia; previdenza complementare e integrativa; coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali; casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale; enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale; l’organizzazione della giustizia di pace; le norme generali sull’istruzione e la tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali”. Sull’analisi dei contenuti, seppure con diverse sensibilità, tutti i relatori in piena condivisione hanno detto il loro NO! all’Autonomia Differenziata. Per il sindaco Ranù significa allungare le distanze tra il Nord e il Sud. Ha raccontato dell’esperienza positiva vissuta a Roma con la partecipazione all’incontro organizzato dal Governatore della Campania De Luca. E, tra gli altri passaggi, ha annunciato che il prossimo 25 marzo ci sarà un nuovo incontro sul tema con il quale inizierà un nuovo percorso strategico per dire NO! in condivisione al disegno di legge. Per Angela Di Leo :”Non ci sono soldi per la Sanità, ma non mancano per l’acquisto di armi!”. Ha ancora citato l’art. 5 della Costituzione per la indivisibilità dell’Italia. Ha ricordato la riforma del titolo quinto che ha dato l’autonomia alle regioni. La responsabilità non grava solo a destra o solo a sinistra, ma oggi il gioco c’è il tema dell’Autonomia Differenziata. Il tempo pieno a scuola è importante per gli studenti e le famiglie, ma ci sono i tagli. Per Pasquale Corbo “L’Italia si è rotta!”,o meglio “il meridionalismo si è rotto!”. L’autonomia differenziata dividerà i ricchi dai poveri e spezzerà l’Unità del Paese e penalizzerà il Sud. Ha ancora precisato che il Laboratorio di Sinistra al Quadrato opera sul nostro territorio, ma il pericolo viene da lontano. La Partita in gioco è troppo importante e da questa decisione non si potrà tornare indietro. ”Non dimentichiamo che c’è la Lega, oltre il Centrodestra!”. Ha richiamato gli artt. 116 e 117 del Costituzione dove compare la supremazia dello Stato. ”Sanità, Trasporti, Lavori pubblici…se tutte le Regioni decideranno per il si allora il Sud e le nostre vite saranno distrutte. “Il laboratorio di Sinistra al Quadrato fa discutere di politica e dei bisogni dei cittadini”. Il tema del Premierato è voluto da Fratelli d’Italia, ma non è questa l’Italia che vogliamo. ”Non lasciamoci scippare tutto!”. Per Angelo Broccolo “L’Italia s’è rotta!” e manca la percezione del pericolo. Ha raccontato che il Nazismo e Fascismo vennero fuori da paesi non sottosviluppati. Le leggi sono astratte ed è il popolo che lotta nella storia per il loro cambiamento. Si mette in discussione lo Stato di Diritto! –La storia è maestra di vita. Ha ancora analizzato altri contenuti come il Residuo Fiscale e la spesa storica che fanno la fotografia delle disuguaglianze. Stiamo lottando per una Italia più giusta. Per Santo Gioffrè l’approvazione è prevista per il mese di Aprile e c’è una forma di rapina in atto. Siamo impegnati a fornire armi a ben tre guerre. L’Autonomia Differenziata, di fatto, è una secessione. Il Piano di rientro per la Sanità non viene fuori perché non vogliono ricostruire l’importo elevato della debitoria. ”Ci stanno preparando il cappio e contemporaneamente ci governano!”. Alta velocità, mancanza di medici, viabilità, ecc. e alla fine consegneranno alla ‘Ndrangheta il controllo del territorio. Cosa fare? –Insieme con la regione Campania e Puglia organizzarci e combattere per tutelarci. Il rischio è enorme e va a discapito della Salute perché si va verso la Sanità Privata ad uso dei ricchi. Ognuno di noi deve fare la propria parte”.
Franco Lofrano