Sibari-05/04/2024: Al Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide domenica scatterà l’“Operazione Erodoto” per permettere a tutti i visitatori di scoprire quella che al Parco archeologico di Sibari abbiamo definito “Archeologia salvata”.

Filippo Demma
Reperti confiscati in mostra

Al Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide domenica scatterà l’“Operazione Erodoto” per permettere a tutti i visitatori di scoprire quella che al Parco archeologico di Sibari abbiamo definito “Archeologia salvata”.

In questa nuova sezione del Museo, che sarà inaugurata alle ore 16:30, si potranno trovare una serie di reperti provenienti da sequestri operati dal Comando Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Cosenza, recuperati nel corso degli anni (principalmente tra il 2011 e il 2019) con complesse operazioni di indagine sul territorio regionale o nazionale che, al termine di una serie di procedimenti giudiziari ed amministrativi, sono stati riconsegnati allo Stato, rappresentato in questo caso dal Ministero della Cultura.

I reperti vengono rinvenuti nell’ambito di inchieste nel corso delle quali il TPC, spesso in collaborazione con le forze militari e di polizia, rileva reati nella compravendita illegale di materiale archeologico, ricettazione e riciclaggio.

«Le collezioni “salvate” – racconta il direttore del Parco archeologico di Sibari Filippo Demma – sono composte da vasi di varie epoche, provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo, ma anche da gioielli, ornamenti antichi in metallo, reperti di vario tipo provenienti dal mercato clandestino spesso alimentato da attività di scavo non autorizzate. Una parte dei sequestri consiste in un grande numero di monete, dal periodo greco al tardo Medioevo, recuperate dai “collezionisti” anche tramite il commercio online. In questa sezione i reperti più interessanti saranno presentati secondo una rotazione periodica, per poterne ammirare maggior numero possibile nel corso del tempo ed avere un motivo in più per tornare spesso al Museo, che è il luogo in cui questo Patrimonio torna ad essere quel che deve: proprietà di tutti».

Ma la domenica del Parco non sarà solo dedicata all’Archeologia salvata. Al Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide, infatti, per il ciclo di conferenze #nonrompeteci si tornerà a parlare di femminicidio e violenza di genere insieme al direttore Demma e ad Antonio Gioiello, autore del libro “Il femminicidio in Italia” e presidente dell’associazione Mondiversi. Interverranno l’onorevole Simona Loizzo, parlamentare membro della Commissione di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere, e Annamaria Bianchi, assessora alla Cultura del Comune di Cassano All’Ionio. La conferenza inizierà alle ore 17:00. La giornata prevede, inoltre, due turni di visite con ingresso gratuito: alle ore 11:00 visita guidata al Parco del Cavallo e al Museo e alle ore 16:00 visita guidata al Museo.

Tutte le attività ricadono nell’ambito della “Domenica al museo” l’iniziativa del Ministero della Cultura – guidato dal Ministro Gennaro Sangiuliano – che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali ma la giornata sarà anche l’occasione per sottoscrivere la Community Card, l’abbonamento annuale che permette di partecipare a tutte le iniziative del Parco, dalle mostre ai concerti, alle aperture straordinarie, oltre che naturalmente di accedere al museo ed alle aree archeologiche in qualunque giornata dell’anno senza ulteriori costi.

 

Sibari, 5 aprile 2024

Parco archeologico di Sibari

Segreteria e Ufficio Stampa