Rocca Imperiale-20/04/2024: S’inaspriscono i toni della politica

ROCCA IMPERIALE
Campagna elettorale avvelenata. E siamo solo agli inizi. Con le liste degli aspiranti sindaci e candidati al Consiglio comunale ancora non presentate.
Il primo cittadino uscente Giuseppe Ranù ha infatti “redarguito” il suo avversario Ferdinando Di Leo che nel corso di un suo pubblico intervento avrebbe usato parole e frasi offensive contro i suoi concorrenti. Ranù ha fermamente condannato e denunciato all’opinione pubblica alcune frasi di Di Leo. Una frase violenta ed offensiva del candidato Sindaco avversario, ad oggi incompatibile a ricoprire la funzione, che in un momento di grande disprezzo nei confronti della comunità politica Rocca che Cambia, è giunto ad affermare, ha scritto l’avvocato Ranù in un nota, “Cane con cane, persona perbene con persona perbene”. Per il legale prestato da anni alla politica attiva si tratta di “fatti gravi che sanciscono lo spartiacque tra due modi di fare politica. La loro è quella di un ritorno al passato dove insistono le minacce velate, le querele ai loro avversari politici, nel tentativo di mettergli il bavaglio, le false querele agli avversari cittadini- ragazzi, concluse con assoluzioni dell’imputato con formula piena. Fatti che rappresentano il loro patrimonio identitario, una sorta di vero marchio di garanzia che certifica l’odio e il rancore”. Nel finale Ranù si rivolge direttamente al dottore commercialista Di Leo. “Qualcuno farebbe bene a spiegare perché in questi anni ha taciuto. Forse aveva timore di giudizi più gravi? Forse si preparava come è stato a colpire i suoi compagni di viaggio nel disperato tentativo di ritornare? Tante questioni. Ne riparleremo. Dall’altra parte noi con idee progetti che parlano alle nuove generazioni ed alla modernità della nostra terra”, si legge in conclusione.

Rocco Gentile