Villapiana-18/05/2024: Vorrei la vostra opinione cari elettori. (di Vincenzo Simone De Paola)

 

 

 

 

 

 

 

Vorrei la vostra opinione cari elettori.

L’estate si sta avvicinando, tanti ricordi si susseguono lungo gli stessi percorsi in cui a volte mi isolo per trovare e fare quadro delle idee senza essere disturbato dal passeggio che la cementificazione del lungomare di Villapiana ha subito in questi anni, correndo il pericolo di incontrare persone poco gradite o facce che preferisco evitare per non subire il confronto o l’offesa di chi potrebbe vederti strano se non rispondi ai loro canoni e alle loro aspettative.

Volevo rendervi edotti che avevo con i miei risparmi cominciato a leggere una piccola enciclopedia di filosofia che ogni tanto qualche editore intelligente per cercare di guadagnare qualcosa propone in abbonamento se frequenti l’edicola, non per comprare le sigarette, ma per controllare cosa dicono le riviste o i giornali. Ultimamente mi ero abbonato ad una raccolta di filosofia e avevo cominciato a leggere Sartre il filosofo francese che ha dato lezioni di filosofia a tutto l’occidente nell’ultimo secolo. Lui diceva che entrare nello “sguardo” degli altri produce la vergogna perché ci si rende conto che non stai più vivendo la tua vita ma sei entrato nel progetto di un altro perseguendo fini e opinioni che potresti non condividere e che potrebbero porti di fronte ad un problema etico e di libertà.

Passeggiando qualche giorno fa, incontro un simpatico ragazzone con una macchina lussuosa che guidava un drone, che ogni tanto veniva beccato e scosso da qualche uccello di passaggio e mi ha raccontato che è stato pagato abbastanza bene per inquadrare tutta la parte costiera che va dal lido incontro fino al Plingo e oltre con l’intenzione di creare il nuovo piano spiaggia e cementificare tutto il territorio per creare un mega villaggio turistico in cui dovrebbero andare a lavorare come lavapentole e addetti alla cucina tanti giovani di Villapiana sotto la raccomandazione della nuova amministrazione comunale.

Diverse volte la pineta è stata bruciata e incendiata per creare le condizioni di paura e favorire l’interesse privato ai danni della natura di cui ho un ricordo storico permettendo anche con alcune delibere comunali di raccogliere i resti dell’incendio e bruciarli in camini privati, mentre sarebbero dovuti rimanere li per terra, a dimostrazione e in testimonianza del male provocato e creare così la vergogna sentimento nobile in chi ha una coscienza che ripudia certe dinamiche di interesse.

Oggi passeggiando in quella parte di Villapiana che ancora non è stata cementificata ho visto nel laghetto che la paperella d’acqua ha nidificato con quattro/cinque uova nascondendosi con paura al mio passaggio. Ho visto gli scoiattoli provenienti dal passaggio del torrente antistante che hanno colonizzato la pineta e il cadavere di una di queste bellissime creature schiacciato da un auto o dai mezzi che stanno completando i lavori di cementificazione, senza il benché minimo rispetto delle misure di sicurezza e di controllo da parte delle autorità. Mi chiedo: se fosse stato un uomo invece a fare la stessa fine, avrebbe assunto una importanza e un rilievo maggiore la notizia?

Io credo che lo sforzo bellico ai vertici alti abbia fatto perdere la testa e per incamerare più tasse per alimentare la “carne da cannone” permetterà purtroppo anche questo oltraggio.

Chissà voi elettori in quale progetto rientrerete e se sentirete il sentimento descritto dal filosofo francese quando capirete a chi avete dato la fiducia.

Io per un problema tecnico non mi presenterò ho spiegato ad un amico un po fazioso (intendo di parte e ansioso di entrare nei progetti degli altri forse per necessità, forse per ignoranza, forse perché il vizio e la mancanza di progetti personali gli hanno fatto perdere la dignità infatti alcuni suoi amici che frequentava hanno addirittura scelto il suicidio per esasperazione) che mi ha rivolto la domanda diretta della richiesta di voto. In quel momento ho sentito la vergogna e senza rispondergli ulteriormente me ne sono andato.

Non so se la mia opinione conta qualcosa come singolo elettore fuori dal gioco per problemi tecnici, ma credo che in ogni caso non mi sarei presentato alle urne tanto è il puzzo quando entri in quella cabina elettorale come diceva il vecchio Idro Montanelli durante una sua simpatica intervista prima della sua morte.

In ogni caso se posso dare la mia testimonianza oltre alla paperella d’acqua ho visto anche una rarissima varietà di mirtillo bianco li vicino e con un mio conoscente qualche tempo fa ho fatto un esperimento che la legge non consente cioè creare un liquore casalingo, sapete dopo la macerazione e la miscela con lo zucchero ne abbiamo ottenuto un ottimo digestivo che sapeva di mare. In questo momento sento ancora il ricordo di quel brindisi fatto al Padre eterno per una cosa così gustosa e bella.

Ulteriore ricordo che voglio proporvi è il caso della tartaruga marina andata a nidificare in un lido tanti anni fa le cui uova sono state spostate per fare gli interessi di parte. Ricordo a tutti che il pianeta non appartiene a voi ma vi è stato solo affidato dal Signore del piano di sopra, quindi fate poco rumore durante la campagna elettorare perché voglio nascondermi dal vostro sguardo e siete pregati di non rivolgere offese o critiche perché come dicevo all’ex sindaco durante un comizio che parlava della violenza sulle donne e della castrazione chimica non è colpa del testicolo se uno violenta una donna. Offrite per favore argomenti più convincenti e non casse di birra a chi sapete ha il vizio del bere per non indurlo in errore.

Auguro a tutti un buon brindisi post elettorale, io non parteciperò, preferisco la pace e la compagnia della paperella d’acqua.

Vincenzo Simone De Paola