TREBISACCE-11/06/2024: Raduno mondiale delle Corali in Vaticano. Il Coro di Trebisacce ha risposto, presente.
TREBISACCE “Nel canto corale, come nella Chiesa di Dio, ognuno è chiamato a fare bene la propria parte a beneficio di tutta la comunità. Solo così la musica sacra, se ben eseguita, genera armonia raggiungendo tutti, consolando chi soffre, ridonando entusiasmo a chi è scoraggiato e facendo fiorire in ciascuno valori universali come la bellezza e la poesia, riflesso armonioso della luce di Dio”. Lo ha detto Papa Francesco rivolto alle Corali di tutto il mondo ritrovatesi a Roma dopo qualche anno a causa della brutta parentesi della pandemia, in occasione del IV Raduno Internazionale delle Corali in Vaticano organizzato per celebrare solennemente il 40° Anniversario del Coro della Diocesi Roma e per cantare e pregare insieme a Papa Francesco che ha accolto in Vaticano e dato udienza nella grande Sala Nervi (nella foto) alle Corali parrocchiali e diocesane, alle Scolae Cantorum, alle cappelle musicali, ai loro direttori e a tutto l’esercito dei cantori provenienti da tutto il mondo per cantare in coro e rivivere intensi momenti di emozione. E, al grande raduno delle Corali svoltosi nei giorni 7 e 8-giugno nell’Aula Paolo VI e domenica 9 giugno nella Basilica di San Pietro non poteva mancare anche questa volta una rappresentanza del Coro Polifonico della Parrocchia “Cuore Immacolato della B.V.M.” che, accompagnato dalla Direttrice Loredana Bastanza, ha partecipato da protagonista all’esecuzione di un ricco repertorio di canti sacri eseguiti con la magistrale direzione di Mons. Marco Frisina, biblista, direttore di coro, illuminato compositore di brani di musica sacra ormai diffusi in tutto il mondo e autentica anima di un evento culturale ormai consolidato a cui Papa Francesco ha già dato appuntamento per l’Ottobre del 2026. “Siete venuti in Vaticano anche da molto lontano – ha confidato Papa Francesco agli oltre 6mila coristi che animano la liturgia nelle proprie Parrocchie distribuite in tutti i 5 continenti dall’Europa, all’Africa, alle Americhe e al medio Oriente – per approfondire ed esaltare il valore della musica al servizio della liturgia ed è bello vedervi qui anche perchè, provenendo da luoghi così lontani e diversi ma uniti dalla fede e dalla passione per la musica e il canto, voi siete un segnale forte di unità e di universalità della Chiesa”. La musica – ha ricordato ancora Papa Francesco – ha un linguaggio universale e immediato e non ha bisogno di mediazioni nè di tante spiegazioni concettuali perchè può essere interpretata dalle persone semplici e dai dotti…attingendo tutti alla stessa ricchezza, educando all’ascolto e, come è auspicabile in una società matura e inclusiva, educando al rispetto degli altri per essere tutti in sintonia e in armonia. “Proprio come gli strumenti di un’orchestra o le voci di un coro, nel quale – ha ricordato il Sommo Pontefice – è necessario evitare le stonature, correggere le dissonanze e rendere armonico e gradevole il canto corale. Care sorelle e cari fratelli – ha detto infine Papa Francesco rallegrandosi per la numerosa presenza di bimbi a cui ha regalato caramelle – vi ringrazio per essere venuti, vi ringrazio soprattutto per il servizio alla liturgia che svolgete nelle vostre comunità parrocchiali e per il contributo che fornite alla Chiesa e all’evangelizzazione. Vi accompagno con la mia benedizione e vi chiedo, per favore, mentre cantate, di pregare per me”.
Pino La Rocca