
ROSETO CAPO SPULICO-12/04/2025: È tempo di ascoltare i saggi anziani, anche perchè anche noi un giorno diventeremo come loro.
ROSETO CAPO SPULICO
È tempo di ascoltare i saggi anziani, anche perchè anche noi un giorno diventeremo come loro. Il Vescovo di Cassano Mons. Francesco Savino ha abbracciato i nonni che risiedono nella casa protetta “Villa Azzurra” tra le più lussuose e ben gestite dell’intero Belpaese nata in un Hotel a 5 stelle. Dinanzi ai proprietari Roberta e Maria Federica Diego che stanno proseguendo la loro “mission” sulla scia dell’indimenticabile papà Adriano, al Direttore Vincenzo Diego, al sindaco Giovanni Pugliese, nonchè a tanti confratelli e ospiti della struttura, il Vice Presidente della Cei, ha invitato a volgere lo sguardo non al telefonino, come facciamo di solito, ma al fratello, agli anziani, a chi soffre, a chi è solo, agli ammalati, agli umili, agli ultimi. Il Vescovo fatto Popolo, ha scosso le coscienze. Chiediamoci perchè ci alziamo dal letto la mattina? Questa è stata la sua domanda ad alta voce. “Evitiamo di banalizzare la vita perché è peccato, un peccato così grande che non ci possiamo permettere”. In tempo di Quaresima, don Ciccio come ama essere chiamato in virtù dei tanti anni trascorsi da parroco a Bitonto, ha sottolineato che la Pasqua rappresenta la vita, il superamento della morte. Gli anziani di “Villa Azzurra” hanno ascoltato con grande ammirazione, e per ringraziare il Vescovo per la sua gradita visita, hanno anche regalato momenti di intensa emozione con la rappresentazione della Via Crucis. È toccato a Roberta Diego mostrare gratitudine e riconoscenza all’alto presule bitontino per la sua presenza assidua e costante a fianco di chi vive e opera in questo luogo, dove ognuno cerca di mettere in campo la propria umanità e professionalità al servizio dell’utenza. Monsignor Savino da parte sua, ha dispensato carezze e abbracci, avvicinandosi soprattutto ai meno autonomi, a chi è costretto a trascorrere diverse ore su una sedia a rotelle, accudito però con amore e dedizione dallo staff del noto centro residenziale che accoglie pazienti provenienti anche da altre regioni, a conferma della fiducia che la gente pone da anni verso questo plesso sanitario e assistenziale tra i più accoglienti, funzionali e all’avanguardia presenti nel panorama nazionale. Tornando a mons. Savino, lo stesso prima di congedarsi, ha voluto anche lanciare un invito finale che è un desiderio custodito nel suo cuore. “Ognuno di voi deve essere portatore di fiducia e speranza, di sorriso e gioia, avendo cura di donare una carezza agli anziani”. Nella sala conferenze allestita nell’occasione per la santa Messa, erano presenti anche i parroci cittadini don Francesco Raffaele Gimigliano, don Joseph Koffi, don Antonio Cavallo, don Claudio Bonavita, don Nicola Mobilio, don Pierino De Salvo e don Nicola Vilotta.
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