Trebisacce-13/04/2025: 14 Nisan: La Commemorazione della morte di Cristo secondo i testimoni di Geova.
14 Nisan: La Commemorazione della morte di Cristo secondo i testimoni di Geova.
Ieri, 12 aprile 2025, ho assistito alla commemorazione della morte di Cristo celebrata dai Testimoni di Geova in tutto il mondo.
L’anno scorso i partecipanti sono stati circa 22 milioni.
Mi sono recato presso la loro congregazione a Trebisacce alle 19:15, fuori c’era la luna piena in un cielo nuvoloso, infatti l’evento coincide con l’ultima luna nuova visibile a Gerusalemme prima dell’equinozio di primavera.
Mi hanno accompagnato i miei familiari che hanno insistito che ci andassi, anche loro testimoni di Geova.
Ripercorro vari momenti nella mia mente, infatti è da circa dieci anni che sono fuoriuscito per problemi legati alla loro disciplina interna e ai miei dubbi sulla loro prassi.
Per un certo periodo ho frequentato anche la Chiesa Cattolica, cercando di approfondire i motivi del credere o voler credere.
Personalmente non mi sento di un ovile particolare, restando in un certo senso indifferente alla fede collocandomi nel girone degli ignavi, cioè gli indifferenti, apatici e critici, rifiutati da Dio e dal Diavolo.
Per me l’uscita dai testimoni di Geova è stata traumatica, con sensi di colpa e dolore emotivo, sfociando nel mio caso in un disturbo che mi ha condotto in psichiatria di cui ancora sento gli strascichi.
La celebrazione è iniziata con un discorso che ha ripercorso la Genesi in cui si narra che l’uomo abbandona Dio non ubbidendo al comando di non mangiare del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male.
Successivamente viene citata la scrittura di Romani che dice che se in Adamo tutti muoiono ed è per mezzo di un solo atto di giustificazione che si può avere la vita.
Viene introdotta quindi la dottrina del riscatto, cioè per riequilibrare la bilancia della giustizia di Dio è necessario che un altro uomo come Adamo si sacrifichi per l’umanità. Questa dottrina viene anche chiamata “riscatto equivalente”, necessario affinché l’uomo possa riavere la prospettiva di Adamo di vivere per sempre.
I testimoni di Geova hanno due speranze.
La prima speranza è quella dei 144000 del libro di Apocalisse o Rivelazione che vengono anche chiamati “piccolo gregge” i quali fanno un “patto per un regno” e la loro raccolta parte al tempo degli apostoli per cui sono sempre più rari oggi e solo loro partecipano agli emblemi, cioè mangiano del pane e del vino; tutti gli altri ( la maggioranza dei presenti) resterà su questa terra e si è scoraggiato di fare decisioni emotive nel decidere se partecipare se si hanno dubbi, paragonandolo all’affronto di usurpare il voto matrimoniale ad una festa di nozze.
Successivamente c’è stato il passaggio degli emblemi preceduto da una preghiera spontanea di rendimento di grazie.
Alcune considerazioni personali :
- La differenza tra simbolo e realtà, infatti mentre nella religione cattolica il pane e il vino dopo la celebrazione eucaristica rappresentano la realtà della presenza del corpo mistico di Cristo e si ha la spiegazione letterale del vangelo di Giovanni in cui sia in senso affermativo che negativo il Signore Gesù afferma che mangiare il suo corpo e bere il suo sangue sono necessari per avere la vita, nei testimoni di Geova non c’è nessuna presenza reale ma gli emblemi sono solo dei simboli in ricordo di un avvenimento avvenuto duemila anni fa.
Dopo la celebrazione sono stato avvicinato e ho fatto notare questa prima riflessione ricevendo come risposta: “si, ma se fosse letterale sarebbe un atto di cannibalismo”, accusa che anche i pagani muovevano ai primi cristiani secondo le narrazioni degli antichi scrittori.
2.Nella scrittura agli Efesini 4:5 si parla di “una sola fede, una sola speranza un solo battesimo”, quindi perché due speranze? Non sarebbe dovuto essere evidente dai primi tempi? Inoltre il vangelo dice che “presso il padre ci sono molte dimore”.
- L’ultima riflessione : Quando sono entrato e sono entrate le persone interessate, sono state accolte e salutate creando un ambiente di attenzione e riguardo cosa che gli psicologi chiamano “tecnica del love bombing” o bomba di amore.
Questa atmosfera di attenzione e riguardo molto difficilmente si prova entrando in una chiesa tradizionale.
Infatti uno dei mali della chiesa tradizionale è l’indifferenza che regna sovrana mentre nei testimoni di Geova questo comportamento che ti fa stare bene viene preso come prova che si è trovata la vera religione e come segno di amore che contraddistingue i seguaci di Cristo.
Cio non mi toglie il dubbio, impedendomi di schierarmi da una parte precisa, preferendo tollerare e non giudicare nel rispetto delle credenze di tutti.
Artur Bruno