
Rocca Imperiale-01/05/2025:Sindaco polemizza con assessorato regionale agricoltura
Rocca Imperiale, 28.4.2025
di FRANCO MAURELLA
La criri idraulica per l’irrigazione dei campi coltivati a limone, oro giallo per Rocca Imperiale, rischia di mandare in malora il prezioso raccolto di quest’anno. Tale carenza d’acqua per l’irrigazione, innesca una polemica a distanza tra il sindaco di Rocca Imperiale, Giuseppe Ranù e l’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo. “L’assessorato all’agricoltura della Regione Calabria – scrive Ranù in una piccata e polemica nota -, insieme ai suoi dirigenti, è così attento che dimentica finanche di partecipare agli incontri indetti dalle Regioni del Sud per discutere di crisi idrica irrigua”. Ranù nella nota evidenzia che solo poco fa “il capogruppo di Forza Italia locale, su indicazione dell’assessore all agricoltura Gallo, rassicura il comparto agricolo di un aumento dei litri d’acqua per uso irriguo”. “A dir poco sconcertante”, chiosa Ranù il quale evidenzia che “solo l’altro ieri ho personalmente informato il Presidente Occhiuto e il dr. Giacomo Giovinazzo (Commissario straordinario Consorzio di Bonifica, n.d.c,) della grave crisi e delle ripetute assenze ai tavoli indetti dalle diverse Regioni, al punto da indurre qualcuno a correre ai ripari”. “Quest’anno – conclude Ranù -, non ci saranno sconti. Siamo davvero alla rovina altro che meriti”. Ovviamente una rovina agricola con le conseguenze che essa porta con se in quanto il limone IGP di Rocca Imperiale viene esportato in Europa e nel Mondo e, evidentemente, i produttori hanno contratti da rispettare per la fornitura dell’agrume. LA POLEMICA intentata da Ranù nei confronti della Regione Calabria e dell’assessorato all’agricoltura ha origine da un incontro tenutosi a Bari, in un importante tavolo interregionale convocato dal Commissario Straordinario alla Risorsa Idrica, Nicola Dell’Acqua, e dal Presidente di Acque del Sud, Luigi Decollanz, per il quale l’assessore regionale della Basilicata, Carmine Cicala ha riferito: “Un momento di confronto alto e concreto che ha visto coinvolte le Regioni Basilicata, Puglia, Campania e Molise, insieme a tutti i principali attori del sistema idrico nazionale e locale”. Manca al tavolo la Calabria per, come dice Cicala,”costruire una regia condivisa, forte e responsabile per affrontare una crisi che non può più essere trattata come un’emergenza temporanea”. Per la cronaca, l’incontro di Bari ha permesso di definire un primo quadro operativo per il coordinamento degli interventi da attuare nel breve periodo e di avviare una fase di programmazione a medio-lungo termine, che fa dire all’assessore regionale della Basilicata, Cicala, “l’impegno del Commissario Dell’Acqua è stato fondamentale nel dare forza istituzionale e concretezza operativa a questo processo; il Sud ha bisogno di un coordinamento efficace e di un’accelerazione degli investimenti”. “Il tavolo di Bari – conclude Cicala -, rappresenta, dunque, un punto di svolta: dalla gestione emergenziale alla costruzione di un modello strutturale di risposta alla crisi idrica, capace di garantire certezze al mondo agricolo, all’industria e ai cittadini”.