Trebisacce-16/05/2025:  LA VOCE   

                                                        

        LA VOCE                               

La musica è la lingua dello spirito. La sua segreta corrente vibra tra il cuore di colui che canta e l’anima di colui che ascolta” (Khalil Gibran).

Quando abbiamo avuto modo di ascoltare, per la prima volta, la voce di Marika Franchino, soprano di fama internazionale, ci siamo resi conto immediatamente che le emozioni che trasparivano dalle sue note appartenevano ad un retaggio emozionale fuori dal comune.

Persona splendida, con la passione per la Musica Lirica, che l’ha portata a partecipare ad

importantissime manifestazioni, ha scoperto questa capacità di cantare le sue emozioni fin da

giovanissima e da allora non ha mai smesso.

Marika Franchino è innamorata della luce. Le sue “sensazioni” sono tutte contro le tenebre

dell’anima. C’è desiderio di luce per illuminare la mente e il cuore.

La realtà prosaica che è diversa dai sogni non intristisce la cantante, ma accresce i suoi sogni di

purezza e di luce.

Ha nostalgia di vivere con la sete della bontà, ha nostalgia di mondi migliori.

E riesce in questo attraverso la sua voce.

Una musica la sua che è fonte di anelanti speranze ad altezze spirituali, sogno e canto, aspirazione

verso l’alto, attesa d’immensità mai vedute.

Tra l’assordante fracasso del mondo moderno il battere del cuore, la voce dell’anima, essenza

umana e divina, non mendace, non illusoria.

Marika non può non avere una visione di vita superiore e aspirazioni verso di essa, ma non si

allontana dalla realtà quotidiana con i suoi affanni.

I giorni scorsi l’hanno vista impegnata nel Bahrain e, di nuovo, con l’Italian Trio Soprano a Ruse, in Bulgaria.

Musica e impegno quotidiano, un abbinamento ricco di generosità, di coerenza della fede, esercizio

del bene.

Riesce a mettere amore in tutte le sue azioni e la sua musica è come la spiritualizzazione della sua

esperienza ricca di tesori di bontà.

La sua voce è come una mano generosa che versa speranza, balsamo per gli affanni, che sollecita

bisogno di elevazione verso idealità morali, contro le malattie dello spirito.

Musica che fiorisce e si dilata verso la prima, vera luce, quella dei primi albori del mondo, quella

della idealità, dei sentimenti veri, puliti e profondi.

Consideriamo Marika non una delle voci più importanti del panorama lirico nazionale, ma La Voce, in quanto le sue doti sono impareggiabili.

Auguriamo a questa splendida artista ancora tantissimi successi, affinchè il nostro territorio possa essere ricordato soprattutto per la presenza di questi talenti, che portano alto il nome dell’Alto Jonio, della Calabria e dell’Italia, grazie a professionalità, modestia e umiltà.

RAFFAELE BURGO