
TREBISACCE-21/05/2025: Lotta agli incivili che smaltiscono i rifiuti nei cestini
TREBISACCE Giro di vite contro gli sporcaccioni che, evidentemente privi di qualsiasi educazione civica, invece di utilizzare la raccolta differenziata “porta a porta” che a Trebisacce esiste da oltre 20 anni, preferiscono comode scorciatoie smaltendo i rifiuti “indifferenziati” nei cestini che il Comune ha fatto installare nel perimetro urbano per poter smaltire piccoli oggetti. Risultato: l’immagine della città ne esce compromessa e, per colpa di questi scostumati, viene sprecato lo sforzo che la maggior parte dei cittadini sostengono per tenere pulite le strade e le piazze della città e per consentire a se stessi e ai propri figli di vivere in un ambiente pulito, sano e decoroso. Basta infatti farsi un giro nel perimetro urbano per vedere decine e decine di cestini traboccanti di rifiuti. “Tanti, – ha osservato il sindaco Franco Mundo accendendo un focus su questo brutto e intollerabile vezzo e invitando tutti ad una civile collaborazione – utilizzando i Social, pubblicano foto evidenziando nelle strade buche, erba infestante e altro, ma nessuno è disposto a collaborare denunciando, anche in modo anonimo, questi incivili che utilizzano i cestini presenti sui marciapiedi per il deposito dei propri rifiuti domestici, il più delle volte maleodoranti e stomachevoli. Tutti bravi dietro le tastiere, ma possibile – ha aggiunto il primo cittadino – che nessuno vede e nessuno denuncia? Eppure li depositano sul corso principale, nelle piazze e sul lungomare”. La verità su cui è purtroppo triste convenire è che nella cittadinanza manca, o rimane retaggio di pochi, quel civismo e quel senso di appartenenza che ha a cuore l’identità del proprio campanile e si fa vanto dell’immagine, della storia e delle tradizioni della comunità di appartenenza. Certo, nel servizio di igiene urbana permangono alcune criticità che il Comune intende risolvere attraverso un nuovo capitolato di incombenze da affidare all’impresa appaltante tra cui, per esempio, lo svuotamento più frequente dei suddetti cestini e lo spazzamento (manuale e meccanico) delle strade con il ripristino di quello che un tempo era impropriamente chiamato “spazzino di quartiere” che, usando abbondante olio di gomito, teneva pulito lo spazio a lui assegnato e rappresentava una sorta di sentinella in grado di scoraggiare gli incivili. “L’ambiente – ha scritto in conclusione il primo cittadino invitando tutti a collaborare per individuare questi pseudo-cittadini ed a segnalarli – è patrimonio comune e tutti dobbiamo contribuire a salvaguardarlo perché il deposito dei rifiuti domestici nei cestini riservati allo smaltimento di piccoli oggetti, sfigura l’ambiente, deturpa l’immagine della città e rende vani gli sforzi e gli investimenti economici che il Comune destina ogni anno alla cura dell’igiene urbana”.
Pino La Rocca