Trebisacce-08/06/2025:      L’ARTE NEL CUORE

                                                   

 

 

 

 

 

 

    L’ARTE NEL CUORE

 

Scrivere di Antonio Sidibè vuol dire omaggiare un Artista meraviglioso, capace di trasmettere emozioni forti a chiunque osserva i suoi splendidi lavori.                                           

Elencare i suoi innumerevoli riconoscimenti nazionali ed internazionali sarebbe superfluo e diventerebbe lunghissimo, considerata la fama che avvolge la sua figura, nota in tutto il mondo.

Da sempre ha scoperto di possedere questa passione innata per la pittura, tanto che ogni immagine prodotta racchiude nel suo intimo un significato, un pensiero, una emozione.

L’artista è colui che non ha schemi mentali, pertanto Antonio Sidibè mette sulla tela tutto ciò che gli si sprigiona dall’animo, facendo in modo che il lavoro ultimato dia sensazioni ed emozioni incredibili.

Quando lui dipinge, è come se una mano misteriosa guidasse i suoi gesti, come se un qualcosa di profondamente sensibile gli dicesse come andare avanti nel suo lavoro.

Sidibè riesce a trasmettere a chi guarda un suo lavoro, delle sensazioni particolari, perché ne parla con un tale fervore e passione, ma con grande umiltà, che chiunque ne resta affascinato profondamente.

Il vero artista è colui che fa quello che sa fare, benissimo e con originalità.

Jim Morrison diceva che “ L’ arte è la più intensa forma d’ individualismo che il mondo conosca”.

Pittore e sacerdote antico, ad officiare il rito della vita che si rinnova e si perpetua nel fluire delle stagioni, nell’eterno mutare della forma, evanescente e fugace nella sua temporale manifestazione di linee e, per questo, inafferrabile.

Le sue tele diventano respiri del Tempo, racconti senza fine di un viaggio esistenziale che, paradossalmente, non ha avuto mai inizio e non avrà l’ultima stazione.

Il suo pennello coglie la “forma” che “si ferma” in una stazione del viaggio dell’Essenza.

La trasposizione pittorica, sempre straordinariamente lirico, diviene momento “problematico”, nel senso che il pittore, lo scienziato ed il poeta, così come noi amiamo definire Antonio, che convivono, devono rispondere ad una naturale esigenza di “ratio” di un Artista che ha pure la sua storia personale, vive pienamente il ritmo del proprio tempo, ha una sua favola azzurra ed una tragedia da raccontare.

E così l’Arte riesce a farci dimenticare regole e scuole e ci restituisce l’unicum che è solamente nell’Artista.

Sicchè nessuna Scuola poteva servire ad un Antonio Sidibè che viaggia infinitamente “oltre”, oltre il reale, in assenza di spazio e tempo, egli stesso sospeso nell’infinito.

Da qui, a nostro avviso, l’unicità, la singolarità di questo splendido Artista, che è solo e sempre se stesso.

Essenza irripetibile ed artisticamente non clonabile.

Egli “fotografa” magistralmente l’Essenza ed è qui, secondo noi, la “potenza” del suo messaggio artistico ed ogni tela diventa un grande letto in cui ritrovarsi con il cuore e con la mente.

Antonio ci consegna una chiave per “entrare” nell’Essenza delle forme, per soffiarci vita, per averne poesia pura, perché è nella forma che è custodita la Poiesis: la Vita.

Antonio piace a quanti vanno “oltre” la tela.

Ai confini della vita.

Da dove, forse, inizia il vero viaggio dell’uomo.

RAFFAELE BURGO