Trebisacce-16/06/2025:Presso il Chidichimo arrivano i primi infermieri tirocinanti.

TREBISACCE In attesa che riprendano i lavori alle Sale Operatorie fermi da circa un anno a causa
di una travagliata e onerosa Variante in corso d’opera e che, soprattutto, vengano colmate le vistose
lacune presenti nell’organico medico e infermieristico, presso il “Chidichimo” nella giornata di
lunedì 16 giugno sono arrivati i primi tre infermieri tirocinanti iscritti al primo anno della Laurea in
Scienze Infermieristiche presso l’Università della Calabria. I tre tirocinanti, assegnati subito al
Servizio di Medicina Generale insieme a un altro Medico Cubano dirottato anche lui in Medicina
per colmare il vuoto d’organico, in realtà sono una goccia in un oceano sconfinato di carenze
mediche e infermieristiche, ma rappresentano comunque un segnale di speranza e di fiducia sulla
possibile riapertura del “Chidichimo” resa difficile e faticosa proprio per carenza di personale e
nonostante le continue sollecitazioni degli amministratori locali, del Dr. Franco Laviola quale
Commissario ad Acta e della Direzione Sanitaria. Carenze che, come è risaputo, non riguardano
solo le corsie ma anche servizi essenziali come il 118 dove, a fronte delle 6 presenze mediche
previste in organico, operano ormai da anni due soli medici costretti a stress lavorativo per far
fronte alle esigenze di un territorio che, come è noto, d’estate quadruplica le presenze e tre soli
autisti che, dopo aver prestato le ore di servizio previste, devono essere reperibili h/24 per far fronte
alle ricorrenti emergenze. Per non parlare del Servizio di Anestesia affidato a un solo medico
costretto ormai da mesi a… cantare e a portare la Croce, come del resto fanno medici e infermieri
impegnati negli altri servizi. L’arrivo di questi giovani, autentica linfa vitale per il nostro territorio,
è comunque un buon segnale di attenzione che conferma la grande interconnessione esistente tra le
Istituzioni e l’Università della Calabria che si è arricchita solo di recente della Facoltà Magistrale di
Medicina e Chirurgia e della Facoltà Triennale in Scienze Infermieristiche a cui attingere nel
prossimo futuro il personale necessario per integrare gli organici che sono carenti in tutta la
Regione e a cui il Governo Regionale ha cercato di rimediare ricorrendo ai medici cubani che, da
quanto si è saputo, salvo problematiche esistenti sotto forma linguistica, si dimostrano preparati e
professionalmente motivati.
Pino La Rocca