
TREBISACCE-23/06/2025: Consegnato il Premio Enotria alla Cultura ad Antonio Miniaci
TREBISACCE Docente, giornalista, saggista, promotore culturale di rango capace, attraverso un linguaggio sempre lucido e forbito e attraverso i suoi scritti sempre originali e schietti, di contribuire alla crescita sociale e civile della comunità locale alla quale è sempre rimasto radicato. Dotato di grande equilibrio e onestà intellettuale e rimanendo sempre al di fuori della politica e dei luoghi comuni, nei suoi ragionamenti e negli scritti ha sempre esternato il suo pensiero critico senza pregiudizi, senza favoritismi ma senza fare sconti a nessuno. Sono soprattutto questi, come ha sottolineato il Dr. Leonardo Diodato presidente dell’Associazione Culturale “Enotria”, i presupposti che hanno portato il Direttivo dell’Associazione a conferire ad Antonio Miniaci il Premio “Enotria” alla Cultura. La cerimonia di consegna del Premio e della targa-ricordo introdotta e coordinata da Franco Maurella Giornalista e Presidente del Club Unesco di Trebisacce si è svolta domenica 22 giugno in una Sala Consiliare gremita di rappresentanti delle Associazioni Culturali e di Volontariato, del figlio Angelo e dei familiari del premiato, dei suoi amici, delle “vecchie glorie” Mimmo Partepilo e Angelo Campanella del mitico Trebisacce di cui Miniaci è stato eterno Dirigente e di tantissimi estimatori del prof. Antonio Miniaci, alla presenza, oltre che del Presidente dell’Associazione Enotria Dr. Leonardo Diodato, del Sindaco Franco Mundo, di Dante Maffia, poeta, scrittore, narratore e critico d’arte di fama nazionale, della Delegata alla Cultura Fatima Ruggio, del Vice-Sindaco Maria Domenica Aino, degli Assessori Gino Malatacca e Mimmo Pinelli, del Sindaco di Amendolara Maria Rita Acciardi e dell’ex sindaco di Villapiana Paolo Montalti… Nel confermare di aver subito condiviso l’iniziativa di assegnare il Premio alla Cultura ad Antonio Miniaci già destinatario in passato del Premio “Il Bastione”, il primo cittadino ha rimarcato il contributo importante da lui dato alla crescita sociale e culturale della comunità e, in segno di stima, gli ha consegnato la “spilla” quale emblema del Comune. La Delegata alla Cultura ha sottolineato la figura del premiato come amico di tutti, come padre e nonno esemplare, come maestro e come educatore. E’ seguito quindi l’intervento del Dr. Leonardo Diodato che ha elencato le motivazioni che hanno portato al conferimento del Premio “Enotria” ad Antonio Miniaci quale interprete del pensiero comune e quale coscienza critica della società del tempo. E’ quindi seguita la narrazione di alcuni aneddoti di vita vissuta da parte di Franco Maurella quale conduttore della cerimonia e la lettura, a cura delle Signore Silvia Mangone, Titti Cardamone e Mirella Franco, di alcuni articoli, di cronaca e di costume, ripescati all’interno del periodico “Il Tiraccio” di cui Miniaci è stato Direttore. A questo punto il toccante intervento del figlio Angelo che, con una punta di emozione e con estrema sincerità ha definito “vivace” e non sempre “idilliaco” rapporto col papà sia per le normali ragioni generazionali sia per ragioni di tifo calcistico e anche per divergenze di natura politica suggellato alla fine con un affettuoso abbraccio. Ha quindi preso la parole il poeta nazionale Dante Maffia che, riconoscendo Antonio Miniaci quale esponente di spicco “dell’Alto Jonio che conta”, ha ricordato che alla base del sapere c’è sempre il piacere e la fame, tipica dell’intellettuale di rango, di leggere, di studiare, di approfondire e di indagare a 360 gradi quanto avviene nel mondo senza trascurare, ovviamente, quanto avviene nella realtà che ci circonda. Ha concluso i lavori il premiato prof. Antonio Miniaci che, confermando le sue doti e le sue qualità affabulatrici, ha ammesso, con una punta di ironia, che non si aspettava tanta solennità e, tanto meno, “l’avvio della causa di beatificazione” ed ha ringraziato tutti, dall’Amministrazione Comunale all’Associazione che gli ha conferito il Premio, dal conduttore della cerimonia a tutte le Associazioni presenti ed ha sottolineato e confermato il piacere… di essere vissuto e di continuare a vivere tra la sua gente.
Pino La Rocca