TREBISACCE -10/07/2025: Sanità, è arrivato il momento di passare ai fatti concreti

TREBISACCE Proseguono, ragione dell’ammirevole tenacia degli amministratori locali, gli incontri e le interlocuzioni con le autorità sanitarie regionali ma, al di là di risultati sporadici e di piccolo cabotaggio equivalenti spesso ad altrettanti battiti d’ali, nella sanità pubblica locale tutto sembra maledettamente fermo. Un esempio per tutti: del ripristino delle sale operatorie, da effettuare peraltro con risorse sulla carta già assegnate, si parla ormai da oltre 10 anni. Da allora sono cambiati più volte i vertici aziendali così come sono cambiate le forze politiche del governo regionale e anche nazionale ma i lavori, come è stato ricordato dagli amministratori locali al presidente Occhiuto e all’On. Straface nel corso dell’ultimo incontro istituzionale. Nel corso dell’incontro, oltre al “Chidichimo” sono stati trattati altri importanti temi come l’ex Distretto Sanitario “Jonio-Nord, il problema dello svincolo-nord sulla S.S. 106 sparito nel nulla insieme alle opere compensative, la portualità di cui a Trebisacce si parla da 50 anni, l’istituzione di un Distaccamento permanente dei VV.FF. chiesto e richiesto più volte dopo aver realizzato una bella e accogliente sede e, in particolare, del “Chidichimo” e delle sale operatorie i cui lavori sono fermi ai nastri di partenza da oltre un anno e nulla lascia presagire un avvio imminente dei lavori. Per quanto riguarda il tema più importante che è quello delle sale operatorie si è saputo che si tratta di una variante in corso d’opera da apportare al progetto esecutivo per adeguare la struttura portante agli attuali parametri di sicurezza. Rispetto a tutti i temi trattati nel corso dell’incontro a cui ha partecipato anche l’On. Straface come Presidente della Commissione Sanità ed in particolare rispetto al tema dei lavori delle sale operatorie, il Presidente Occhiuto, avrebbe preso atto, come se non lo sapesse, dello stallo delle procedure e si è impegnato di interessare in tempo reale il Direttore Generale dell’Asp invitandolo a sollecitare l’avvio, o la ripresa dei lavori, che comunque sono fermi da oltre un anno. Rispetto a questo tema è tornato a farsi sentire attraverso una lunga nota-stampa il Comitato Civico pro-Ospedale secondo cui “Gli unici lavori che proseguono, seppure a singhiozzo, – si legge in una nota del Comitato diffusa da Giuseppe Mangone che ha preso atto dello stallo dei lavori – sono quelli che riguardano il cosiddetto Ospedale di Comunità che per la verità sono iniziati in modo spedito, ma si sono subito arenati senza mai dare alcuna spiegazione… Mai partiti, invece, purtroppo, – sottolinea il Comitato Civico – quelli per la realizzazione del nuovo Pronto Soccorso”. Riguardo alla questione dello svincolo-nord direzione Taranto sulla nuova S.S. 106, il Comitato Civico Ospedale Trebisacce, preoccupato che senza lo svincolo-nord aumenterebbero i tempi dell’emergenza-urgenza, ha ribadito la necessità che venga accolta la proposta formulata dal Comune di Trebisacce in collaborazione con l’Università della Calabria di uno svincolo meno complesso e meno oneroso che sfoci nella zona di 104 e venga realizzata al più presto l’avio-superficie in servizio h/24. Il nuovo svincolo, supportato dalla realizzanda piattaforma dell’elisoccorso, secondo il Comitato Civico garantirebbe l’abbattimento dei tempi per le ambulanze e per l’elisoccorso, favorirebbe una maggiore fluidità del traffico e ridurrebbe la tempistica d’intervento che il più delle volte è risultata fatale per il paziente che viaggia in codice rosso. “Come Comitato Civico – si legge in conclusione nella nota-stampa – esprimiamo il nostro apprezzamento per l’esito dell’incontro, sottolineando l’attenzione e la sensibilità dimostrate ancora una volta dal Presidente Occhiuto nei confronti delle istanze del territorio”. Ottimismo, questo, forse dettato dall’imminente estate e dalle vacanze, ben sapendo però che, a partire dal prossimo autunno, Trebisacce e l’Alto Jonio si aspettano che agli impegni assunti facciano seguito fatti concreti.

Pino La Rocca