
Reggio Calabria-15/07/2025: L’amore in versi scuote il tempo del calcolo
Reggio Calabria. L’amore in versi scuote il tempo del calcolo
Il dieci luglio scorso si è presentato il testo “Economia d’ Amore” della nota giornalista e conduttrice televisiva
Ilda Tripodi,presso Il Circolo Tennis”Rocco Polimeni” Parco Pentimele a Reggio Calabria.
Un bagno di folla ha presenziato e applaudito con interesse l’ illustrazione di alcuni punti del testo.
In un mondo dominato da logiche di rendimento e da una misurazione costante del valore, dove ciò che non produce profitto viene relegato al margine, una voce poetica si è levata per affermare il contrario: che l’economia dei sentimenti è la prima economia, e che l’amore – come gesto e come linguaggio – è ciò che tiene insieme l’umano.
È questo il cuore di Economia d’amore, la raccolta poetica di Ilda Tripodi, edita Rubbettino, ha saputo unire riflessione, emozione, pensiero e canto. L’ eccellente incontro si è trasformato in una assemblea spirituale, un luogo dove la poesia è diventata atto pubblico, rito condiviso, gesto collettivo di riconoscimento reciproco.
Non si è trattato di un evento mondano, ma di un momento comunitario autentico, capace di radunare accademici, artisti, editori, studenti, poeti, operatori culturali e cittadini comuni, mossi da un bisogno diffuso di parole vere. Un bisogno che la poesia di Ilda sembra intercettare con radicalità: il libro, scritto in gran parte in verso endecasillabico, affonda nella tradizione per generare un nuovo presente. Non un esercizio estetico, ma una disciplina dell’anima.
Così ne ha parlato Francesco Magris, economista e autore della prefazione: “Questo non è un libro che parla di bellezza, ma un’opera che la rifonda. Dentro ogni verso si percepisce la tensione verso un ordine interiore, verso la musica ancestrale della parola. È un libro raro, perché non lusinga, non si adatta: risponde a una necessità.”
Nel suo intervento dal vivo, Magris ha poi aggiunto:
“Ilda genera connessioni. La sua poesia è come un tessuto che riunisce, cuce, ricompone. In un mondo fatto a pezzi, lei tiene insieme. Questo è il vero senso dell’economia dell’amore.”
La serata si è aperta con gli interventi di Ezio Privitera, presidente del circolo, e di Luciano Gerardis, presidente di Civitas 2025, che ha parlato dell’opera come di “un gesto politico nel senso più alto: un richiamo all’Umanesimo, un atto di visione, non di ideologia.”
Anche Caterina Capponi, assessora alla cultura della Regione Calabria, ha sottolineato l’importanza della poesia come bene pubblico, come spazio di parola che restituisce valore alla comunità.
Molto significativo l’intervento di Giuseppe Bova, presidente del Rhegium Julii, che ha evocato il percorso poetico di Ilda con parole piene di affetto e memoria:”Ilda è cresciuta con noi, tra i silenzi e le voci del nostro circolo culturale. È una figlia della parola, dell’ascolto, della riflessione. E oggi ci restituisce tutto con una maturità poetica che ci onora.”
La tappa reggina arriva dopo la presentazione inaugurale tenutasi a Firenze, presso la Fondazione Giovanni Spadolini, e non è casuale perché questo è il cinquantesimo anniversario dell’ istituzione del Ministero della Cultura da parte di Spadolini. Come ha ricordato Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione e direttore della rivista Nuova Antologia, presente anche a Reggio: “Questo libro non parla solo a una città o a una regione: ha una portata universale. È nato da una radice, ma si rivolge a tutti. La poesia di Ilda è un atto civile, necessario, perché ci ricorda che la cultura è l’unico modo per immaginare la pace.”
La serata è stata accompagnata da momenti musicali curati dal maestro Mario Taverriti e dalle letture condivise con i Poeti della Pace, guidati da Giovanni Suraci. Un equilibrio di suoni e parole, di emozioni e ascolto.
Profonda e vibrante l’esibizione della cantautrice Cecilia Larosa, la cui voce ha aperto una dimensione più intima e corporea della poesia. Proprio con Cecilia, Ilda e Piero Cassano, storico fondatore e tastierista dei Matia Bazar, stanno lavorando a un progetto musicale che unisce poesia e dialetto calabrese, in una sinergia tra oralità e radice. Cassano, presente nonostante una forte febbre, ha interpretato “Quando nasce un amore” e un brano legato alla tradizione francese, reso celebre da Mireille Mathieu. La terrazza del circolo si è così trasformata in un altare laico dell’emozione.
Tra i momenti più toccanti, la presenza straordinaria della giurista e linguista belga Els Pannecoucque, agente finanziaria della banca centrale di Stato di Bruxelles, che ha scelto di volare in Italia per essere presente, colpita dalla visione economico-affettiva del libro. Nel suo intervento ha detto: “Con il mio sguardo nordico, posso dire che in questa poesia Ilda ha dipinto – nella lingua più bella del mondo – un autentico Vermeer. Questo dimostra che la bellezza vera supera i confini, le lingue, le geografie. Economia d’amore è universale perché parla a ognuno nella propria interiorità. È come un’arpa invisibile: tocca una corda che inizia a vibrare in chi legge.”
A chiudere l’incontro, le voci di Eduardo Lamberti Castronuovo e di Luigi Franco, direttore editoriale di Rubbettino, la casa editrice del volume. Entrambi hanno evidenziato la forza dell’opera come gesto culturale resistente, capace di rompere l’appiattimento comunicativo e di proporre una nuova visione: intima, radicale, relazionale.
Sulla copertina del libro compare una domanda: “L’amore crede nell’amore?”
La risposta, in quella sera di luglio, è risuonata chiara e unanime: sì. Senza condizioni, senza ritorno, senza calcolo.
E così Economia d’amore prosegue il suo viaggio, portando in altre città italiane un messaggio poetico che si fa economia e politica dell’anima.
La poetica Ilda ha sprigionato magia e simmetria verso il pubblico presente con un solo battito d’ ali carico di sana cultura.
Anna Maria Schifino