
ROCCA IMPERIALE-21/07/2025- Crisi idrica, i produttori di limoni IGP sono…all’ultima goccia
ROCCA IMPERIALE I produttori del rinomato limone IGP di Rocca Imperiale si radunano per protestare contro la carenza di acqua a scopo irriguo che mette a rischio la produzione dell’annata e finanche la sopravvivenza degli impianti, ma gli interlocutori istituzionali non ci sono perchè… impegnati altrove. Ad ogni modo dalla piazza, che ha parlato attraverso più voci ma sempre in modo pacato, sono sicuramente arrivati messaggi chiari e inequivocabili: siamo veramente all’ultima goccia! Prendendo infatti la parola il portavoce del movimento, apolitico e apartitico, che raduna gran parte dei produttori ha precisato che, nonostante la richiesta degli agricoltori dell’aumento da 300 a 500 l/s della dotazione idrica proveniente dalla diga di monte Cutugno in Basilicata, per carenza di acqua oggi l’irrigazione dei limoneti avviene ogni 11/12 giorni. E cioè solo 3 volte al mese, mentre in territori confinanti, ma appartenenti ad altre Regioni, nonostante la diffusa e acclarata siccità del periodo, avviene regolarmente per 4 volte al mese. “Non ce la facciamo più – questo il grido unanime degli agricoltori della piana di Rocca Imperiale a cui si sono aggiunti gli agricoltori dei paesi vicini come Amendolara, Montegiordano e Trebisacce – a dissetare e far sopravvivere i nostri impianti per realizzare i quali ci sono voluti 10/12 anni di sacrifici e di rinunce. Per farli sopravvivere e dare un futuro all’economia locale e ai nostri figli, per dissetare i nostri impianti abbiamo usato le botti, poi le bottiglie e ora siamo arrivati al bicchiere. E oggi, purtroppo, – ha concluso il portavoce degli agricoltori segnalando l’assenza dei rappresentanti del Consorzio Unico di Irrigazione della Calabria – qui siamo presenti solo noi, mentre le istituzioni sono assenti e si limitano solo ad inviare puntualmente i bollettini di pagamento dei cosiddetti benefici fondiari”. Dopo il sostegno e la solidarietà espressa dal rappresentante della CIA (confederazione italiana agricoltori) e quella espressa dal Laboratorio Politico “Sinistra al Quadrato”, sono intervenuti altri rappresentanti dei produttori i quali, con pacatezza ma con altrettanta fermezza, hanno chiesto alla Regione Calabria la convocazione urgente di un tavolo di concertazione per prevenire gli effetti che ci potranno essere a seguito della perdurante siccità. “La crisi idrica – ha ammonito il sindaco di Rocca Imperiale Giuseppe Ranù dopo aver elencato le tante battaglie condotte nel corso degli anni per rivendicare il diritto delle popolazioni locali di avere l’acqua “del Sinni” che tocca alla Calabria – deve essere affrontata con equità e senza…figli e figliastri. Ma succede, purtroppo – ha concluso il primo cittadino di Rocca Imperiale invitando gli agricoltori dell’Alto Jonio ad unirsi alla protesta e pre-annunciando una nota formale di protesta indirizzata al Prefetto di Cosenza – la Regione si accorge della crisi idrica solo quando la segnaliamo noi”.
Pino La Rocca