Sibari-06/08/2025: PROSEGUE CON SUCCESSO AL PARCO ARCHEOLOGICO DI SIBARI #SIBARINPROGRESS OVAZIONE PER GIORGIO CONTE NELLA TERZA GIORNATA DI SYBARI ART DOMANI DI SCENA SERGIO CAMMARIERE, VENERDI’ ATTESO GEGE’ TELESFORO

 

 

 

 

 

 

 

 

COMUNICATO STAMPA

 PROSEGUE CON SUCCESSO AL PARCO ARCHEOLOGICO DI SIBARI #SIBARINPROGRESS

OVAZIONE PER GIORGIO CONTE NELLA TERZA GIORNATA DI SYBARI ART

DOMANI DI SCENA SERGIO CAMMARIERE, VENERDI’ ATTESO GEGE’ TELESFORO

 Prosegue con grande successo, facendo registrare centinaia di spettatori ad ogni concerto, la terza edizione di #Sibarinprogress, lo spettacolo della cultura (evento ideato e fortemente voluto dal direttore dei Parchi archeologici di Crotone e SibariFilippo Demma, promosso dal Ministero della Cultura Direzione Generale Spettacolo e realizzato con il supporto del Comune di Cassano all’Ionio e in collaborazione con il Peperoncino Jazz Festiva), strutturato nelle tre sezioni del “Sybaris Folk, Sybaris Art” e “Magna Graecia Jazz Fest” che dai primi di luglio sta regalando serate di grande musica e archeologia tra le rovine dell’antica Sybaris.

Dopo i riuscitissimi eventi targati “Sybaris Folk”, dallo scorso 2 agosto nel territorio che è stato il cuore della Magna Graecia, ha preso il via una intensissima “dieci giorni” in programma fino al 10 agosto, nell’ambito della quale, accanto a grandissimi nomi del jazz italiano ed internazionale (nel cartellone del III “Magna Graecia Jazz Fest”), si stanno esibendo cantautori e artisti di grande prestigio nel segno del “Sybaris Art”.

Archiviate le applauditissime performance di Nino Buonocore e Gianluca Guidiieri sera (martedì 5 agosto) è stata la volta di uno dei più intelligenti e originali cantautori italiani: Giorgio Conte, “fratello del più noto Paolo”, come con grande ironia si è autodefinito nel corso della serata; grande amante del jazz, della musica popolare e della canzone francese, che oltre ad un sodalizio artistico proprio con Paolo Conte passato attraverso i primi gruppi musicali e giunto fino ai contatti con lo storico “Clan Celentano”, ha alle spalle una intensa attività di autore per interpreti del panorama italiano (tra cui Mina, Ornella Vanoni, Fausto Leali, Loretta Goggi, Francesco Baccini) ed internazionale (tra cui Mireille Mathieu e Wilson Pickett), ben 13 album e un’intensa attività live, in Italia ed all’estero, che prosegue fino ad oggi.

Nel corso della serata, accompagnato dal brioso pianista Alessandro Nidi, dal portentoso Bati Bartolio al piano e alla fisarmonica e dall’istrionico Alberto Parone alla batteria e al basso, ha presentato al pubblico del Sybaris Art il suo ultimo, meraviglioso lavoro discografico: “Sconfinando”.

Salito sul palco imbracciando la sua inseparabile chitarra, ha intrapreso un appassionante viaggio musicale e aneddotico caratterizzato da un grande interplay e da una forte sinergia umana, passando in rassegna, in modo tematico (dopo aver annunciato preliminarmente la divisione dei brani da lui composti in due grandi categorie, l’una relativa ai brani attinenti alle storie che parlano di cibo e l’altra che ha come filo conduttore le storie d’amore, per lo più finite male) anche i suoi cavalli di battaglia, da “Questo Vivere” “Deborah”, da “Gne Gne” “La blu dalle persiane verdi” passando per “Stop & Go” e la famosissima “Una giornata al mare”.

Dopo un set intenso e molto partecipato, richiamato a gran voce sul palco, lo chansonnier astigiano ha ricevuto una vera e propria ovazione da parte del pubblico, al quale, generosamente, ha concesso un triplo bis, a cominciare da “Come è bella la luna” – nel corso della quale, in piedi e accompagnato dal solo Alessandro Nidi al pianoforte, ha quasi recitato lo splendido testo alla meravigliosa luna che splendeva nel cielo di Sibari – per poi proseguire con l’intima “Stringimi Forte” (delicatissimo brano scelto dall’allora Ministro della Cultura Dario Franceschini come colonna sonora per la riapertura di teatri e musei e dei luoghi della cultura dopo il Covid 19), e concludere con la coinvolgente “Non sono Maddalena”, che ha visto il numeroso pubblico intonare cori e ritornelli come da indicazioni e suggerimenti del grande cantautore astigiano, salutato nella sua uscita dal palco con una vera e propria standing ovation.

Dopo il cantautore piemontese, domani (giovedì 7 agosto) alle ore 22 sul grande palco allestito sulle rovine dell’antica Sybaris salirà un artista calabrese che da anni porta in alto il vessillo della nostra terra in giro per il mondo: Sergio Cammariere, che proporrà al pubblico un viaggio musicale che attraverserà i momenti più luminosi della sua carriera, fino alle note del suo ultimo lavoro discografico, “Una sola giornata”, che dà il titolo al nuovo tour. 

Così, si andrà da pezzi come “Tempo perduto”, “Via da questo mare” e “Tutto quello che un uomo” (il brano della prima partecipazione a Sanremo, nel 2003, dove ottenne il terzo posto in gara, il Premio della Critica e quello come Migliore Composizione Musicale, che di recente è stato reinterpretato anche dalla grande Mina), fino a “Dalla pace del mare lontano”“L’amore non si spiega” e l’autoironica “Cantautore piccolino”.

Noto e apprezzatissimo da pubblico e critica per la sua capacità di fondere jazz, bossa nova e sonorità mediterranee in un linguaggio musicale personalissimo e coinvolgente, in questo viaggio, in cui peraltro non mancheranno tributi e omaggi ai memorabili cantautori che lo hanno ispirato durate la sua carriera, il cantautore crotonese canterà suonando il suo amato pianoforte e, accompagnato dalla calda e avvolgente sonorità del violoncello di Giovanna Famulari e dalle delicate e melodiche note del sax soprano di Daniele Tittarelli, sarà supportato da una delle migliori sezioni ritmiche del jazz italiano (formata da Luca Bulgarelli al basso e Amedeo Ariano alla batteria).

A chiudere in grandissimo stile la terza edizione di Sybaris Artevenerdì 8 agosto, sempre alle ore 22, poi, sarà il grandissimo GEGÈ TELESFORO.

Polistrumentista, cantante, compositore e portavoce in Italia dello Scat, Telesforo, che vanta ben 15 album a proprio nome e un numero impressionante di collaborazioni nazionali ed internazionali (da Dee Dee Bridgewater a Jon Hendricks, da Claudio Baglioni a Clark Terry, da Marco Mengoni a Giorgia), è anche conduttore e autore di programmi radiofonici (uno su tutti, Capital Groove Master) e televisivi (tra cui il bellissimo D.O.C.) ed è conosciuto non solo dagli appassionati di jazz di tutto il mondo, ma anche dal grande pubblico anche per la sua partecipazione a programmi televisivi capolavoro realizzati da Renzo Arbore (da “Indietro Tutta” a “Quelli della notte”, fino ad arrivare al recentissimo Striminzitic Show) e per essere stato per tanti anni voce inconfondibile dell’Orchestra Italiana, che ha fatto conoscere la musica napoletana nel mondo.

Il pluridecorato vocalist foggiano salirà sul palco a capo di un organico che riunisce alcuni fra i migliori talenti italiani della nuova generazione: il sassofonista Giovanni Cutello, il chitarrista Christian Mascetta, il tastierista (e organista) Vittorio Solimene e il fido batterista Michele Santoleri, insieme ai quali proporrà il suo ultimo progetto artistico e discografico: Big Mama Legacy.

 

Ai concerti di Cammariere e Telesforo si potrà accedere con il biglietto giornaliero che dà diritto a visitare sia il Museo archeologico nazionale della Sibaritide che il Parco archeologico di Sibari (5 auro intero, 2 euro ridotto per 18/25 anni e oltre 65 anni e gratuito per i minori) o con la PACS Community Card e come per tutti i concerti inseriti nel cartellone si #sibarinprogress, in entrambe le serate a partire dalle 20 sarà attivo da Marina e dai Laghi di Sibari, nonché dal Museo archeologico della Sibaritide il servizio di navetta gratuito A/R per gli Scavi di Sibari messo a disposizione dal Comune di Cassano.

#Sibarinprogress è molto più di un cartellone: è uno sguardo sul presente che celebra il valore del patrimonio attraverso la bellezza delle arti.

“#Sibarinprogress, che fonde musica d’autore, jazz internazionale, suoni della tradizione e valorizzazione del patrimonio archeologico in un’esperienza culturale immersiva e condivisa, è il progetto che esprime al meglio la vocazione contemporanea del Parco di Sibari: un luogo di cultura viva, di incontro tra linguaggi diversi, di apertura al territorio e ai suoi pubblici”, dichiara Filippo Demma, direttore dei Parchi archeologici di Crotone e Sibari, il quale aggiunge: “Musica e archeologia non sono mondi distanti: qui diventano strumenti per leggere il passato e immaginare il futuro, attivando conoscenze, emozioni e appartenenze”.

Informazioni per il pubblico:

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