Sibaritide-07/08/2025: Sibaritide, Fullone e Mazza (CMG): “Sanità sull’orlo del baratro”

Intervento

Sibaritide, Fullone e Mazza (CMG): “Sanità sull’orlo del baratro”

 

Latitano prospettive di miglioramento. Si tergiversa sulla classificazione dei Presidi ospedalieri. Continua la commistione di aree mediche e chirurgiche nello Spoke

 Giovedì 7 agosto 2025

Benessere, salute e welfare sono complementari fra loro. La salute può essere preservata solo se i tre fattori di cui sopra fanno massa comune. Chiaramente, continuare nell’insulsa commistione tra medicina territoriale e offerta ospedaliera non gioverà alla sanità jonica, tantomeno a quella calabrese. D’altronde, il guazzabuglio spinto ha fortemente indebolito il sistema socio-sanitario. Per molti anni si è proceduto verso un avvitamento su sé stessi preservando una visione ospedalocentrica. Come se il carente servizio offerto nei Presidi di soccorso potesse sanare le lacune che nella medicina territoriale diventavano, giorno dopo giorno, sempre più granitiche. Per poter delineare una prospettiva di sviluppo e immaginare un servizio sanitario realmente efficiente, quindi, bisogna muoversi su un doppio binario. Da un lato serve investire in una crescita culturale. Dall’altro necessita un approccio integrato socio-sanitario ancora più urgente per le trasformazioni imposte dalla pandemia e dalla evoluzione dei bisogni della Popolazione. Senza dimenticare che un altro punto debole sul quale intervenire è il coinvolgimento del Terzo Settore e dei territori nell’offerta sanitaria.

Realizzazione delle strutture previste nella pianificazione sanitaria nazionale, a seguito della pandemia, rimaste solo sulla carta 

Nell’ombra sono state estromesse la prevenzione, la telemedicina, lo sviluppo delle Case della Salute e degli Ospedali di Comunità. Parimenti, nullo è lo studio di politiche mirate sul tema dell’invecchiamento della Popolazione e sull’acuirsi delle cronicità. Il disagio dei Cittadini riguarda le liste d’attesa, l’accesso ai Pronto Soccorso, la carenza di servizi sul territorio che generano uno stato diffuso di sconforto al punto da valutare rinunce alle cure. Senza dimenticare ciò che si sta verificando nel campo di una privatizzazione non palese e selvaggia dei servizi sanitari. Non si può più stare alla finestra: è necessario un sussulto dal basso. Non può esistere salute senza sicurezza o rispetto della dignità delle Persone. A livello europeo, la medicina, grazie alla rivoluzione digitale, sta attraversando un periodo di grandi mutamenti. I Comuni, anche a livello calabrese, grazie alla Conferenza dei Sindaci, possono svolgere un ruolo importante. In tale accezione, il ruolo di Corigliano-Rossano può essere determinante. Non va sottovalutata, infatti, l’ampiezza demografica del Comune che determina nel Sindaco della Città la figura del Presidente della richiamata conferenza provinciale.

 

Mancata attuazione dell’ex “Decreto Scura” con ottimizzazione dell’offerta sanitaria nei due Presidi della Città

Dopo aver letto e ascoltato, nei mesi scorsi, le posizioni pubbliche di alti Funzionari dell’Asp relativamente l’agognata classificazione caldo-freddo dello Spoke jonico, a oggi nulla è cambiato. I reparti, presenti nei due stabilimenti, continuano a rimanere nella condizione attuale. Latita, pertanto, una prospettiva organica finalizzata a scindere l’area medica da quella chirurgica. Vieppiù, non mancano esternazioni, da parte di Rappresentanti territoriali, pervase da scampoli campanilistici. Leggiamo comunicati, dal chiaro sapore elettoralistico, che annunciano immobilismo logistico e persistere dello status quo tra l’offerta ausonica e quella bizantina. Non nascondiamo che le richiamate posizioni ci lasciano alquanto esterrefatti. Non già perché fuori luogo rispetto quanto previsto dalle normative sanitarie, piuttosto perché totalmente carenti del benché minimo buon senso. È paradossale quanto il cosiddetto bene comune venga posposto a quisquilie legate a casacche partitiche e a visioni sanitarie superate dal tempo e dai fatti. La classificazione tra i due Presidi dello Spoke di Corigliano-Rossano, in area interventistica e area medica, risale già al famoso Piano Scura. Un piano – invero mai concretamente attuato – al tempo lanciato per offrire una ottimizzazione dell’offerta sanitaria tra il Giannettasio e il Compagna. Nel predetto decreto, si intese stabilire la concentrazione dei reparti caldi (area chirurgica) nello Stabilimento di via Ippocrate, mentre si decise di inquadrare l’area fredda (medica) nel Presidio di viale delle Rimembranze. Purtroppo, come spesso avviene alle latitudini joniche, la Politica si è sempre intromessa nei tentativi d’attuazione del piano. Quindi, la riorganizzazione funzionale dello Spoke sibarita è rimasta lettera morta e la commistione dei reparti è tutt’oggi all’ordine del giorno. La descritta condizione, in verità, è risultata funzionale solo al mantenimento di clientelismi politici che, per un motivo o per un altro, hanno anteposto interessi di natura personalistica a quelli della collettività. La classificazione caldo-freddo dello Spoke, d’altronde, fu un fatto necessario. Si tratta, infatti, nel caso di specie, di un unico ospedale suddiviso su due stabilimenti. La scelta dell’area chirurgica su Rossano e di quella medica su Corigliano, d’altronde, fu dettata da una questione d’allocazione geografica e logistica dei due Presidi. Il Giannettasio è ubicato in un’area facilmente raggiungibile e ben collegata alle principali arterie del territorio, parimenti non può dirsi del Compagna. Il Presidio ausonico, infatti, è l’unico ospedale calabrese giacente a monte di un Centro storico. In una posizione, invero, poco funzionale rispetto alle attuali linee di transito e alle esigenze di raggiungimento del complesso sanitario dal territorio circostante. Pertanto, non predisposto a poter ospitare reparti profilati per l’emergenza-urgenza. Non a caso, infatti, il recente Documento di Riorganizzazione della Rete Ospedaliera (Integrazione DCA 64/2016), nel caso di specie, non fa altro che ribadire quanto già previsto dall’ex Decreto Scura

 

Polemiche inutili che qualificano una Classe Politica non al passo con i tempi

Eppure, è bastato qualche rumors relativo all’imminente dislocamento del Dipartimento materno-infantile da Corigliano a Rossano (stabilimento dotato di terapia intensiva), per generare una serie di interventi, del tutto inopportuni, da parte della Politica locale. Con scandalosa approssimazione e dilagante pressapochismo, infatti, alcuni dei dispacci stampa degli ultimi giorni hanno palesato tutto il bigottismo in cui buona parte della Politica jonica sguazza. Vieppiù, qualificano la mancata consapevolezza, da parte di chi si espone sul tema, della funzione sociale espletata dalle strutture ospedaliere. Impalcature pubbliche, quest’ultime, che restano al servizio delle collettività e non già delle Località ospitanti gli stabilimenti.

 

Un invito alla lungimiranza sulla destinazione d’uso del nuovo ospedale jonico

Suggeriamo alla Classe Dirigente sibarita, pertanto, di trovare argomenti più interessanti sui quali concentrare la propria azione politica. Comprendiamo la brezza della prossima campagna elettorale. Tuttavia, nel terzo millennio, non possono essere tollerati pensieri e visioni medievali al solo scopo di preservare qualche pugno di voti. Per restare in tema sanitario — offrendo uno spunto di riflessione che dovrebbe coinvolgere l’intero Establishment locale — sarebbe il caso di concentrarsi sulle sorti del futuro ospedale dello Jonio. Invitiamo, sul tema richiamato, a evitare celebrazioni dell’ovvio. Esaltare le tempistiche di realizzazione della struttura, senza ancora aver presente la corretta destinazione d’uso del nuovo Presidio, non dimostra acume politico. Sarebbe opportuno concentrarsi, piuttosto, su quello che dovrà essere la futura classificazione logistica dell’ospedale unico. Poiché senza una declinazione che inquadri la struttura come Hub all’interno di un’Azienda Ospedaliera, il gioco della sua realizzazione non sarà neppure valso l’investimento.

Sandro Fullone

Domenico Mazza 

www.magnagraecia.eu 

comitato@magnagraecia.eu

comitato@pec.magnagraecia.eu

https://www.facebook.com/domenicomazza.mg

https://www.instagram.com/domenicomazza.76

https://x.com/DomenicoMazza76

https://www.facebook.com/comitatomagnagraecia

https://www.facebook.com/progettojonia.mg

https://www.facebook.com/baiamagnagraecia

https://www.facebook.com/Sybariti

https://www.facebook.com/IKrotoniati

https://www.instagram.com/comitato_magnagraecia