Rocca Imperiale-20/08/2025: La Festa delle LiberAzioni celebra la Poesia di Otello Profazio

La Festa delle LiberAzioni celebra la Poesia di Otello Profazio

 

In Calabria “si campa d’aria”: così ieri e tanto ancora oggi. Ed è una filosofia popolare che diventa Epica e respira la Storia del nostro Sud.

In Piazza Monumento, all’ombra della chiesa madre del centro storico di Rocca Imperiale, l’Associazione “Gli Amici di Otello Profazio” mette in scena una serata dedicata all’Arte del più grande cantore calabrese, Otello Profazio appunto. Musica e Versi, provocazioni intellettuali e riflessioni a fior di pelle: e non chiamatelo folk, che è tutto un mondo a parte.

È il penultimo appuntamento della “Festa delle LiberAzioni 2025”, l’atteso “Omaggio a Otello” pensato per raccontare una Calabria sempre arrabbiata, pure quando celebra le sue radici musicali, ma mai doma. Lo spettacolo (ma forse è “altro”, di più e diverso) viene organizzato nello specifico dal Laboratorio Politico “Sinistra al Quadrato” e dal neonato Circolo di Rifondazione Comunista dell’Alto Jonio.

La piazza è gremita: c’è chi ha sfidato traffico e pigrizia ed è qui. Profazio sorriderebbe considerando la scommessa vinta. A esibirsi sono Gori Capano, Vittorio De Paola, Sara Biblioteca e Gabriele Pappaletto, presentati dall’attivista politica locale Angela Di Leo. In collegamento telefonico anche la famiglia del maestro Profazio: e così le emozioni raddoppiano, sfiorate da un generoso Eolo che premia con la sua frescura chi ha scelto l’evento rocchese. Si celebra la Musica. E la Poesia di un grande Maestro della Musica italiana tout court.

Per qualche ora Profazio è nel pubblico, col pubblico. Nessuno più ne sente la mancanza, la sua Voce vibra tra le corde delle chitarre e le labbra di chi canta. E si ascolta dapprima, poi amaramente si riflette e sorride mentre si recitano le leggendarie “profeziate”, pensieri in libertà di un Uomo libero ancora vivo e attuale. La notte di Rocca Imperiale si consuma così. E non manca il pensiero per il triste destino della Palestina, con una raccolta fondi per aiutare quello sfortunato popolo. Con Profazio che idealmente annuisce. C’è di più. La Musica sa vivere di contaminazioni, sempre. Così a Rocca: ed ecco che la Tradizione delle ballate dei Briganti come l’altra della Canzone della “capitale” Napoli sgomitano e conquistano il proscenio. Esistono frontiere nell’Arte? La risposta è perentoria e anche ovvia: no, non ce ne sono mai state né ci saranno mai.

È questa la Calabria della “Festa delle LiberAzioni 2025”, questo il Sud raccontato da chi ha voluto celebrare la propria passione politica in queste dimenticate Periferie calabre (e.v.p.).

 

–        su youtube: https://www.youtube.com/watch?v=a-mZGBPKILw

 

Rifondazione Alto Jonio