Trebisacce-30/09/2025: L’Alto Jonio non è terreno di propaganda: respingiamo la passerella elettorale di Matteo Salvini.

COMUNICATO STAMPA
 
L’Alto Jonio non è terreno di propaganda: respingiamo la passerella elettorale di Matteo Salvini.
 
Il suo arrivo a Trebisacce, a ridosso delle elezioni, non sorprende ma indigna.
È la solita strategia: comparire all’improvviso, come se fosse il padrone di casa, per promettere soluzioni mai realizzate e usare il nostro territorio come scenografia di comizi.
 
L’Alto Jonio non ha bisogno di passerelle.
Non è un bacino di voti, né una cartolina da esibire in campagna elettorale.
È una terra che vive ogni giorno le proprie difficoltà, che lotta contro l’isolamento infrastrutturale, la mancanza di servizi, la fuga dei giovani.
Problemi che non si risolvono con slogan.
 
Matteo Salvini, oggi ministro della Repubblica, non può far finta di non avere un passato politico che parla da sé. Per anni ha definito il Sud come un peso, ridicolizzando i nostri giovani, i nostri lavoratori, le nostre comunità.
Dichiarazioni che hanno lasciato ferite profonde, come “Prima i padani”, “Non siamo una speranza per i parassiti”, “Questa regione mi fa vergognare di essere italiano”.
Queste frasi non sono state pronunciate da un politico marginale, ma dall’attuale vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture.
 
Parliamo dello stesso ministro che, mentre il mondo si mobilita in sostegno del popolo palestinese, non perde occasione per definirsi amico di Israele e ricevere premi per questo. Nelle scorse settimane, in un’intervista a una tv israeliana, non ha speso una sola parola di condanna per l’occupazione e per il genocidio in corso. Si è limitato a ribadire che “Israele ha tutto il diritto di garantirsi un futuro sereno”.
Un atteggiamento che stride profondamente con quanto accadeva nel consiglio comunale di Trebisacce: mentre si annunciava la sua visita, si chiedeva al governo di riconoscere lo Stato di Palestina e di fermare il genocidio. Un passo importante, che dimostra come l’Alto Jonio non sia fuori dal mondo ma, al contrario, partecipe delle grandi sfide globali.
 
Il nostro messaggio è chiaro:
Il Sud non è terra di conquista.
L’Alto Jonio non si vende.
 
Respingiamo con fermezza la presenza di chi arriva soltanto per raccogliere consenso.
L’Alto Jonio è una terra viva, orgogliosa e capace di costruire futuro con le proprie forze.
Non saremo mai merce di scambio nelle mani della propaganda.
Non accetteremo mai che chi si proclama amico di uno Stato che compie azioni criminali e genocidarie venga a presentarsi qui come difensore dei nostri diritti.
Collettivo Nuova Onda Ionica