Oriolo-02/10/2025: Patto di Cittadinanza Attiva per Oriolo

 

 

 

 

 

 

 

Gruppo consiliare

Patto di Cittadinanza Attiva per Oriolo

 

Comunicato Stampa

La sindaca Simona Colotta, ospite a Crotone del Festival della Restanza – III edizione “Ruggine & Oro”, ideato dall’associazione #IoResto”, alla quale va la nostra ammirazione per l’iniziativa, si è attribuita meriti che non ha, tralasciando la distruzione sistematica, dopo più di sei anni di amministrazione, del “Polo Culturale”, oltre ai tanti passi indietro in diversi altri ambiti. Ha sparato numeri inesistenti: “ Ho preso Oriolo con servizi in difficolta”, ma come, tutto quello che c’è è quasi tutto frutto del passato, dal 1975 in poi. Tanti i nomi di sindaci fattivi: Pierino Greco, Nicola Diego, Giuseppe Basile (consigliere provinciale), Mario Maiuri, Franco Colotta, Nicola Pugliese, Giorgio Bonamassa, senza dimenticare il principale politico di riferimento: l’avvocato Giuseppe Maria Basile, con tanti suoi collaboratori, motore politico per anni, l’uomo che tanto ha fatto e che tanto ha dato sino alla morte. Lungo l’elenco delle opere che hanno portato Oriolo ad essere quella che lei ha raccontato. Altro che servizi in difficoltà, ripetiamo ancora. Dice la sindaca: “Abbiamo ereditato un paese dove anche i servizi avevano difficoltà ad andare avanti in una certa maniera”. Mah!… Nell’intervento servivano un briciolo di buon senso, di riconoscimenti, rispetto per il lavoro degli altri, un briciolo di onestà intellettuale, invece delirio di onnipotenza, megalomania allo stato puro e tante bugie ( bugia, per come spiega il vocabolario Treccani: bugìa 1.a. Falsa affermazione, fatta intenzionalmente per trarre altri in errore, o per nascondere una propria colpa, per esaltare sé stesso). La rigenerazione urbana è stata fatta ad oggi con finanziamenti delle passate amministrazioni, altre opere già in programma sono da anni ferme e pericolose per la pubblica incolumità, giusto qualche esempio: Piazza del Borgo e scuola media. “Abbiamo ereditato – dice –  un comune di quasi 1800 abitanti, ora siamo ritornati a 2800. Altro delirio, altre “bugie”. Ecco i dati al giugno 2025: 1762 abitanti. Nel 2019, anno di insediamento della Colotta, gli abitanti erano 1987. Bastava dire: “stiamo contrastando nel migliore dei modi lo spopolamento, collaborando con altri comuni, interessando diverse istituzioni, pensando a una serie di idee e di percorsi …”. Insomma, tante le parole giuste, tante le formule che si potevano usare, del resto è un problema serio che dipende da una molteplicità di fattori, ha radici profonde, ma ritoccare a piacimento i numeri significa non avere un briciolo di rispetto per la cittadinanza. Poi, ancora, Oriolo, il centro storico, il turismo.

 Abbiamo chiesto, a proposito, chiarimenti su un probabile caso nazionale, definiamolo così. Un caso che va ancora chiarito, che ha bisogno di risposte. “Oriolo: il borgo calabrese che conquista Visit Italy nel 2025”.

Qualcosa, a nostro avviso, non torna. Si è stati selezionati per meriti? Ove non fosse così, nei cittadini, turisti e consumatori si insinuerebbe un dubbio più che legittimo. 

 Una domanda che giriamo a tutti gli attori di questa storia, in attesa di risposte.

Chiediamo alle autorità competenti, per amore della verità e della trasparenza, di indagare, così come sarebbe giusto che si mobilitassero le associazioni a difesa dei consumatori.

Noi contribuiamo con le delibere di giunta n. 243 e 244 del 23 dicembre 2024, dove, dopo la premessa e alcune considerazioni, si stanziano ben 22. 000.00 euro, oltre iva, per una serie di servizi.

Altri   3.000,00 euro  (tasse incluse) sono stati stanziati per altri servizi come specificati nei documenti di giunta.

Dopo queste delibere, qualche dubbio si insinua in riferimento al rapporto tra Visititaly e il comune di Oriolo.

Il nostro è un sospetto. Chiediamo verità e trasparenza.

Visititaly – si leggeva nell’articolo – ha selezionato Oriolo come una delle mete più belle e nascoste da conoscere in questo 2025. Negli anni scorsi era certamente così.  

Tutto il patrimonio culturale, ad oggi, è chiuso o poco fruibile, eppure si viene selezionati?…

Qualche considerazione:

 I musei, come “Palazzo Giannettasio”, mortificati e abbandonati; stessa sorte, se non peggio, per la “Casa delle Arti e delle Idee”, completamente smantellata, dove invece un tempo rifiorivano arti e idee, e venivano ospitati laboratori e conferenze. Non vivono un bel periodo altri monumenti, tra i quali il Castello.  

La “Liuteria Corrado”, oggi portata ad esempio dalla sindaca, un tempo fu ignorata e cacciata dalla medesima. Oggi, quella Liuteria opera felicemente a Montegiordano. Stessa sorte per i laboratori di ceramica, di pittura e artigianato.

La “Biblioteca-Pinacoteca” smantellata.  

Il Convento dei Claustrali lasciato marcire, tra rovi e degrado.

Il teatro La Portella, poi, così tanto decantato, è stato realizzato da altri, come il Teatro Valle. L’elenco sarebbe davvero lungo, ci torneremo magari un’altra volta. 

 Possiamo parlare di altro ancora, di altri aspetti della vita sociale, civile ed economica del nostro paese, ma per il momento ci fermiamo qui.

Naturalmente, siamo pronti a confrontarci su numeri, delibere, dati, sulla storia del nostro paese, nell’interesse della nostra Comunità, ma anche della nostra Regione. Le mistificazioni, i bluff, l’inganno, le falsità portano a manipolare la realtà, le libertà, le regole democratiche, mortificando donne, uomini e verità. Quando si arriva a questo, le società sono in grave pericolo. Per questo chiediamo chiarimenti urgenti, confronti pubblici, diversamente resta una sola strada: quella delle dimissioni.

 

                                                            I Consiglieri

                                                                        Vincenzo Diego –  Francesco Cirò