
Trebisacce-11/05/2025: TESTE SARACENE
TESTE SARACENE
La suggestiva ed elegantissima Sala Francesco dell’Hotel Miramare di Trebisacce è stata teatro di un bellissimo evento, denominato Teste Saracene- Storie di TerrAMARE, organizzato dalla dinamica Roberta Proto, anima pulsante de ” I sogni di Minù”, Laboratorio d’Arte rinomato a livello nazionale per le splendide opere realizzate dalla Maestra Proto.
La Mostra ha voluto celebrare l’arte della nostra Terra e ha promosso la conoscenza di un’antica tradizione artistica attraverso leggende e attività creative.
Alla inaugurazione della Mostra era presente un numerosissimo ed attento pubblico, che è rimasto affascinato e ammaliato dalla bellezza delle opere , tutte di grandissimo pregio artistico e affettivo.
Nel contesto della Mostra si trovano la Collezione di Teste Saracene in ceramica del Laboratorio “I sogni di Minù” con 15 coppie rappresentanti 14 paesi dell’Alto Jonio Cosentino e 1 del Tirreno; Dipinti su tela ispirati alle storie delle Teste Saracene da diversi artisti; Piatti in ceramica decorati con il tema delle teste; Racconti delle Teste Saracene e possibilità di inventare nuove storie; Esperienza artistica dal vivo per riprodurre Teste Saracene con l’assistenza di esperti; Laboratori interattivi di ceramica, pittura e narrativa per scuole; Momenti di lettura per bambini, stimolando la creatività.
Estremamente interessante l’intervento del Professor Alessandro Gaudio, Docente all’Unical, che ha sottolineato l’importanza di non dimenticare da dove veniamo e, quindi, la necessità di considerare il passato come punto di riferimento preciso per il presente ed il futuro.
Un grazie ad Enrico Tirotta, Gaia Cvech, Cinzia Aino, Nina Camelia e a tutti gli intervenuti, che con il loro contributo hanno permesso ai presenti di riappropriarsi di conoscenze ataviche ormai sopìte.
Roberta Proto, con questa sua intuizione si può definire come la sacerdotessa di un rito arcaico che, quando officia, recupera fantasmi e miti, valori e radici culturali di eroiche appartenenze alla terra stessa, madre feconda delle favole più belle che la natura riesce ancora a raccontare.
Rito che è passato indenne tra le pieghe amare della storia di questo nostro territorio.
Roberta recupera, così, anche una dimensione tragicamente perduta, quella di un Sud che, grazie a queste meravigliose opere, ritrova finalmente la dignità di una identità, ricca di favole eterne, di racconti azzurri.
La Mostra delle Teste Saracene ha dimostrato come le radici siano profonde e mai tagliate, nell’humus, così straordinariamente ricco di fantasmi, nel quale sono sbocciate le prime delicatissime gemme della sua arte.
Questo importantissimo lavoro di Roberta è partito dall’anima ed è giunto al cuore, evitando le strade fin troppo trafficate della materialità che, invece, viene sconfitta ed annega anch’essa in oceani di pulizie.
Roberta Proto ci ha stregati con questo viaggio sul “vascello” di queste splendide Teste Saracene.
Un grazie anche ai vari produttori di vino locali ed altri prodotti tipici, che ci hanno deliziato con le loro storie, capaci di riportarci in un passato fatto di tradizioni che, a sua volta, si è riversato nel presente donandoci prodotti di altissima qualità.
E qui mi si perdoni una classica reminiscenza, tratta da una tragedia di Sofocle tradotta in versi: “Tutto risolve in sua vicenda il tempo – Occulte cose al chiaro di produce – Palesi occulta – E disperar di nulla mai non si deve”.
Ed è proprio vero! Roberta Proto ha fatto tornare alla luce immagini e storie rimaste nascoste e che il tempo non ha osato cancellare definitivamente..
Grazie, Roberta!
RAFFAELE BURGO