ALTO JONIO -21/06/2021:“Il mare più bello”: Legambiente ignora la Calabria
ALTO JONIO “Il mare più bello”: Legambiente e il Touring Club Italiano non hanno occhi per la Calabria tanto che nella compilazione annuale della “Guida Turistica 2021” figurano ben 98 Comprensori balneari considerati più belli e sostenibili disseminati in tutta Italia all’interno dei quali vengono premiate 45 località considerate tra le più belle zone balneari, ma non assegnano alla Calabria nessuna delle “vele” di Legambiente. In testa alla classifica, il Comprensorio della Maremma Toscana. La Sardegna è la regione più premiata, con 5 Vele assegnate a ben 6 Comprensori turistici. Molti riconoscimenti anche per la Puglia, la Campania e la Sicilia dove gli stabilimenti balneari si vengono ritenuti più accessibili e sostenibili. Niente invece, nessun riconoscimento e nessuna vela per la Calabria che pure gode di oltre 600 chilometri di coste e che viene superata finanche dalla Basilicata (premiata la Costa di Maratea) che ha pochissimi chilometri di litorale sia sullo Jonio che sul Tirreno. Nessun riconoscimento, in particolare, per le spiagge dell’Alto Jonio Cosentino pur premiato da Fee-Italia anche quest’anno con ben 3 Bandiere Blu (Roseto Capo Spulico, Trebisacce e Villapiana) collocate nell’arco di pochi chilometri, che stanno a dimostrare tutte le attenzioni riservate dai Comuni dell’Alto Jonio alla pulizia del mare, e più in generale, alla tutela dell’ambiente e alla cura dei servizi sulle spiagge, che del resto rappresentano i parametri privilegiati attraverso cui vengono assegnate ogni anno le Bandiere Blu. C’è, dunque, secondo il sentire comunale, qualcosa che non quadra, che fa stridere non poco i dati di Legambiente con quelli di Fee-Italia, che danneggia l’immagine turistica della Calabria e che finisce per sciupare gli sforzi immani che gli operatori turistici calabresi sostengono, in particolare in questa fase di post-pandemia, per attirare in Calabria i flussi turistici nazionali ed europei. Grave danno d’immagine in particolare per gli operatori turistici della fascia jonica già penalizzati dalle distanze e dall’assenza sia di un Aeroporto che dell’Alta Velocità. «La guida turistica di Legambiente – si legge tra le motivazioni con cui vengono assegnate le vele – nel complesso punta a valorizzare al meglio i Comprensori meno sfruttati e più incontaminati. Con i suoi circa 7500 km. di coste, – si legge ancora – il nostro Paese riesce ancora a offrire spiagge deserte o poco affollate, paesi e borghi senza ingorghi ferragostani, luoghi e angoli incontaminati, feste e tradizioni ancora vive, cucina e ospitalità genuine e che valorizzano le produzioni tipiche». Tutti ingredienti, questi, di cui è ricca la Calabria, e in particolare l’Alto Jonio Cosentino che presenta spiagge incontaminate e non affollate e che hanno il solo handicap di non essere servite da collegamenti sicuri e veloci.
Pino La Rocca